(Riccardo Bellotti – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Riccardo Bellotti chiuderà il 2012 intorno al numero 320 Atp, a pochi punti da quello che era il suo obiettivo di inizio stagione: raggiungere una classifica tale da poter partecipare alle qualificazioni degli Australian Open 2013. Ma per come si erano messo le cose ad inizio anno, la stagione del giovane italo-austriaco, classe 1991, non si può certo ritenere insoddisfacente. Sino a giugno infatti, oltre all’exploit che lo ha portato ad eliminare Bolelli al challenger di Napoli, non aveva combinato granché. Ma da giugno a novembre, in 6 mesi, ha messo insieme cinque vittorie e due finali a livello futures, consolidando una buona, seppur non ottima, posizione classifica Spazio Tennis lo ha raggiunto per avere le impressioni di Bellotti sul 2012 appena concluso e il 2013 già alle porte. Nei primi sei mesi dell’anno avrà pochissimi punti da difendere e il sogno di giocare le qualificazioni al Roland Garros sembra tutto fuorché impossibile.
Che voto daresti alla tua stagione?
“Mi darei un 7, perché credo di aver fatto bene a livello futures, vincendone 5 e raggiungendo altre 2 finali. Allo stesso tempo credo che avrei potuto fare molto di più, soprattutto nei primi sei mesi dell’anno. In particolare credo di aver perso alcuni incontri che avrei invece dovuto vincere.”
Quali sono i ricordi più intensi del 2012?
“Tutte le finali vinte sono un ricordo indelebile così come ogni sconfitta è un ricordo negativo, in particolar modo quelle di inizio stagione. Probabilmente non ero abbastanza preparato, in tutti i sensi, per i primi mesi, e infatti sono andati come sono andati…”
Tennisticamente quali sono i match più belli giocati nel 2012?
“Direi contro Simone Bolelli al challenger di Napoli e contro Andrea Arnaboldi in semifinale nel futures di Siena. Contro Bolelli ovviamente non avevo nulla da perdere e ho giocato davvero bene, mentre contro “Arna” avevo già perso due volte nel corso della stagione e volevo rifarmi! Ho alzato il livello nel terzo set vincendo 16 63 75.”
L’obiettivo del 2012 erano le “quali” in Australia? E dal 2013 cosa ti aspetti?
“Qualche obiettivo l’ho raggiunto mentre altri, come le qualificazioni a Melbourne, purtroppo no. Spero però di giocare bene ad inizio 203 così da poter disputare le qualificazioni al Roland Garros.”
Nel corso della stagione hai incontrato o visto giovani tennisti, italiani e non, che secondo te potranno fare una grande carriera da professionisti?
“Per quanto concerne gli italiani non parlo e non parlerò mai. Dico però solo un nome: Dominic Thiem, con cui ho perso da poco una finale futures. Per me può entrare addirittura nei top-10. Ha stabilità, tecnica, velocità di braccio impressionante…”
Come svolgerai la preparazione invernale e dove inizierai la stagione agonistica 2013?
“Terminata la Serie A per quest’anno ho finito i match. Mi preparerò come al solito allenandomi dalla mattina alla sera. La settimana prossima, insieme ai miei allenatori, decideremo come e quando iniziare il 2013.”
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