(Gioia Barbieri – Foto Nizegorodcew)
di Giulio Gasparin
Gioia Barbieri si è aggiudicata il torneo Città di Grado con una corsa fenomenale partita al primo turno, quando ha eliminato la testa di serie numero uno Magda Linette, continuata con battaglie serratissime con Grymalska, Camerin, Vogt e poi conclusa con un ace a chiudere una finale-maratona con la Kozlova.
La romagnola, che per pochissimi posti non ha preso parte alle qualificazioni del Roland Garros, ha così commentato la settimana: “A Grado ho iniziato giocando non il mio migliore tennis. La superficie, avendo piovuto quasi tutti i giorni, era molto lenta, non mi sentivo particolarmente brillante e le sensazioni iniziali non sono state positive.
“Poi l’essere stata sorteggiata subito contro la prima testa di serie ha contribuito al ‘malcontento’!
“La partita con la Linette è stata sospesa e questo mi ha aiutato a riordinare le idee. Ogni partita ho giocato leggermente meglio fino ad arrivare alla finale dove, seppur a sprazzi, ho espresso un buon tennis.”
Per la tennista di Forlimpopoli è il secondo titolo in un $25.000, ma il primo sul rosso, la sua superficie meno favorita, a segno di una crescita caratteriale, oltre che tecnica.
“È stato un ottimo torneo dal punto di vista mentale, vincere giocando “male”, accettare la lotta e riuscire lo stesso a dare al massimo, era uno degli obiettivi che mi ero posta insieme a Giorgio ad inizio stagione!” ha rimarcato Gioia, che, da quando ha cominciato la collaborazione con la San Marino Tennis Academy e in particolare con Giorgio Galimberti, ha ritrovato se stessa e forse anche scoperto nuovi punti di forza.
“Da quando lavoro con Giorgio è cambiata la mia identità come giocatrice. Giorgio mi ha fatto scoprire lati positivi del mio tennis che prima non sfruttavo adeguatamente. Gioco più vicina e più aggressiva, cerco di essere io ad imporre il mio gioco.”
Cosa c’è da aspettarsi da Gioia ora? Ce lo dice lei: “L’obiettivo rimane quello di giocare uno slam e iniziare competere in modo stabile nel circuito WTA! Adesso giocherò il $25.000 di Padova e poi proverò le quali a Wimbeldon anche se sono ancora 12 fuori…”
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