di Giulio Gasparin (ha collaborato Paolo Angella)
Si è chiuso sabato il torneo ITF da 10000 dollari di Tarvisio con la vittoria, un po’ a sorpresa, della slovena Pia Cuk, che si è aggiudicata sia il titolo del singolare, che quello del doppio, in coppia con la connazionale Tamara Zidansek.
A conclusione del torneo abbiamo incontrato il presidente della federtennis regionale Antonio De Benedittis e con lui tracciamo un bilancio di questa settimana e proviamo a scoprire i nuovi obiettivi della locale federazione.
Siete riusciti a portare a termine questo progetto di avere un torneo importante a Tarvisio, quale è la sua soddisfazione?
La soddisfazione è tanta, in considerazione del fatto che siamo riusciti a portare in Friuli una manifestazione sportiva di carattere internazionale, in particolare nella provincia di Udine, mancavano da tempo questo tipo di eventi. Queste manifestazioni sono promozionale per il territorio e la scelta di Tarvisio è stata decisamente azzeccata e poi sono promozionali per tutto il movimento nel senso che vedere un tennis di elevata qualità, può costituire un movimento di crescita di interesse da parte di tanti ragazzi e ragazze che si possono avvicinare al tennis.
Organizzare il torneo in una località turistica è stato un valore aggiunto
Noi abbiamo sempre pensato di mettere in primo piano il binomio sport-turismo. E’ stato fatto un ragionamento simile anche per Grado. Avere una splendida località turistica che può fare da contorno ad un evento sportivo è sicuramente un valore aggiunto che non tutte le località possono permettersi.
Del resto la città di Tarvisio, pur in un ambito diverso, ha già dimostrato esperienza nel gestire manifestazioni internazionali
Sì è vero, c’è stata un’ottima sinergia con gli amministratori locali, che all’inizio magari erano un po’ titubanti, ma poi si sono dati un gran da fare, come tutti noi, per organizzare al meglio questa manifestazione e credo che i risultati siano senza dubbio molto positivi.
Avete cercato di mettere in evidenza anche le giovani tenniste locali
Sì, uno degli obiettivi era anche quello di permettere ad alcune nostre brave giovani tenniste di farsi un po’ di esperienza e di farsi conoscere dagli addetti ai lavori. Abbiamo dato una wild card a Marianna Petrei per il main draw e avevamo dato le wild card per le qualificazioni a Aurora Dal Col e a Anna Sturmigh, che sono due giovanissime tenniste della nostra regione, poi purtroppo hanno dovuto rinunciare per motivi di salute. Del resto questi tornei devono sicuramente servire alla federazione per aiutare in qualche modo i nostri tennisti a fare i primi passi nel mondo del tennis professionistico. Ad esempio sedici anni fa al torneo di Grado ha partecipato una giovane Flavia Pennetta, che poi di strada ne ha fatta tanta. Anche a livello internazionale abbiamo avuto tante presenza prestigiose di tenniste che poi sono diventate top player, ad esempio la Halep e la Pliskova hanno giocato a Grado negli scorsi anni. Io credo sinceramente che grazie a tornei come questo il tennis femminile a livello nazionale sia molto cresciuto.
In un futuro più o meno prossimo, potremo vedere da queste parti anche un torneo di livello maggiore?
Come in tutti gli eventi che si organizzano, si parte pensando che la prima edizione sia solo il punto di partenza per migliore e aumentare il livello nelle edizioni successive, dopo di che è chiaro che bisogna sempre confrontarsi con le risorse economiche. La nostra intenzione è comunque quella di fare crescere il torneo anche perché riteniamo che Tarvisio sia una località strategica della nostra Regione, vicina ad esempio alla Slovenia e all’Austria e facilmente raggiungibile anche da tante altre località dell’est Europa, quindi pensiamo che possa essere davvero un torneo in grado di attirare molte giocatrici importanti. Lavoreremo da adesso in poi per riuscire in questo obiettivo.
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