(Giulio Gasparin e Anna Karolina Schmiedlova)
da Bratislava, Giulio Gasparin
Non ancora ventenne, Anna Karolina Schmiedlova ha raggiunto questa settimana il miglior ranking in carriera piazzandosi al 73° posto delle classifiche WTA, ma sicuro non si fermerà qui la sua scalata al ranking.
Dopo essere stata una junior di successo, collezionando una finale slam sul rosso di Parigi nel 2012, la giovane slovacca ha saputo trasportare il suo gioco al circuito maggiore. Pur non avendo giocato, questo weekend ha fatto parte del team slovacco che ha affrontato la Germania a Bratislava, ma in un break tra due match ha trovato il tempo per rispondere ad alcune domande. Con un sorriso rilassato racconta quanto sia contenta per come le cose stanno evolvendo in questi ultimi mesi, pur riconoscendo che il salto di qualità dal circuito ITF a quello WTA non è per nulla facile.
“È molto diverso giocare nei WTA: sono tornei più tosti e ho dovuto fronteggiare giocatrici molto brave fin da subito, cosa che non succede sempre negli ITF.” Dice, per poi continuare: “è soprattutto diverso perché già al primo turno puoi incontrare una top 20 o addirittura una top 10, come mi è successo la scorsa settimana a Pattaya, dove ho affrontato Sorana Cirstea, che è una top 30.”
Ciononostante la Schmiedlova rimane positiva e dice di essere pronta alla sfida, però con un po’ di ironia aggiunge: “Certo, poi si spera sempre per un tabellone migliore, così che non debba giocare sempre contro giocatrici così brave al primo turno. Al secondo o al terzo sarebbe decisamente meglio!”
Avendo raggiunto il secondo turno sia sulla terra del Roland Garros che sui cementi di New York e Melbourne è evidente la duttilità del suo gioco, eppure lei si dichiara una fan del rosso: “Gioco spesso su molte superfici, ma penso che la terra sia la mia preferita. Il Roland Garros è sicuramente il mio torneo preferito, ci ho giocato la finale junior in passato e la terra lì è particolarmente veloce, quindi si adatta bene al mio gioco e spero di far bene anche quest’anno come negli scorsi.”
I prossimi impegni per la giovane slovacca saranno in America, prima in Brasile nel torneo di Florianopolis e poi negli Stati Uniti per i premier mandatory di Indian Wells e Miami, ma prima di parlare del futuro, le chiedo se ha un match che ricorda sempre con piacere.
“Probabilmente direi tutto il torneo del Roland Garros dello scorso anno, ho battuto Yanina Wickmayer al primo turno e prima ancora ho lottato per uscire dalle qualificazioni.”
Sono sorpreso dalla risposta, perché in realtà mi aspettavo mi parlasse del suo debutto in un tabellone WTA, quando batté 6-3 6-0 Alizé Cornet a Katowice. Glielo dico e le immediatamente trasale: “Oh già…quello è stato un gran match, forse ho giocato pure meglio che con la Wickmayer, ho servito molto bene e anzi, penso sia stato il mio miglior match di sempre.”
Rientrata dalla tournée australiana per questa tappa casalinga di Fed Cup, a breve ripartirà per gli impegni americani, quindi le chiedo se tutto questo le pesa. “A dire la verità, viaggiare mi piace, però a volte diventa pensante. Per esempio io vivo a Kosice, che è a 5 ore da qui, quindi diventa dura, specialmente perché mio padre e mio fratello vivono lì e ciò rende lo stare qui a Bratislava ancora più difficile, poi ci aggiungi anche tutti gli spostamenti per i vari tornei e allora diventa dura.”
Ad ogni modo, anche qui a Bratislava ha modo di sentirsi un po’ a casa, specie ora che anche la sorellina Krystina, altro nome interessante per il futuro, si è spostata per allenarsi. “È fantastico avere lei qui con me, ci alleniamo assieme e ovviamente ci supportiamo a vicenda. Penso sia un’ottima cosa che anche lei si sia spostata qui a Bratislava, anche se di recente si è infortunata e quindi non è stato un gran periodo per lei, ma ora si sta rimettendo comunque!”
È fuori da ogni dubbio che ci saranno altre occasioni per sentire il suo nome in futuro, perché questa ragazza ha tutte le carte in regola per continuare a migliorarsi anche nel futuro più vicino.
Leggi anche:
- None Found