Giovedì era una speranza, ora c’è la certezza: la sesta edizione del Trofeo Cpz avrà una finalista italiana. È il responso della giornata riservata ai quarti di finale, che nella parte alta del tabellone ha promosso due azzurre: Claudia Giovine e Martina Trevisan. La vera sorpresa è la prima, partita dalle qualificazioni e capace di vincere già cinque incontri sulla terra del Tennis Club Bagnatica, l’ultimo contro la baby stellina russa Anna Blinkova, sconfitta per 1-6 7-5 6-1 dopo una rimonta splendida, a tratti impensabile. Già, perché la 18enne moscovita, finalista nel 2015 a Wimbledon juniores e protagonista nella serata di giovedì dell’eliminazione della prima testa di serie Cristina Dinu, ha condotto in scioltezza il duello fino al 6-1 3-1, contro una Giovine spenta e sfiduciata. E pure alle prese con un problema alla coscia sinistra. Ma quando per la Blinkova la semifinale sembrava a un passo, è cambiato tutto. Lei ha rallentato un pochino, la Giovine ha ripreso a crederci, è tornata in partita e punto su punto ha costruito sorpasso e piccola impresa, fino a dominare il terzo set a suon di vincenti. “Il dolore alla gamba – ha spiegato la 26enne di Brindisi – mi ha destabilizzato: il muscolo era contratto, non riuscivo a muovermi e ho perso il controllo del mio gioco”. Poi il clic. “La fasciatura ha migliorato la situazione, sono tornata a crederci e avvertivo che la mia avversaria era molto tesa. Le ho messo pressione cercando di fare sempre la cosa giusta, lei mi ha regalato qualcosa e ce l’ho fatta”. E dopo il match-point si è girata verso la telecamera e ha mandato un bacio. A chi? Facile. “È per mia madre Elvira (maestra di tennis, ndr), che soffre sempre seguendomi in streaming. Un bacio simbolico, sì, ma se lo meritava”.
Per trovare l’ultima semifinale della pugliese in un torneo da 25 mila dollari di montepremi bisogna tornare addirittura al 2010, sei anni fa a Vigo (Spagna). Un dato che la dice lunga sul valore del suo risultato. “Sono felicissima, soprattutto per i cinque incontri vinti. Vedere che tutto funziona è una grande iniezione di fiducia, ho belle sensazioni, ho voglia di fare, ci credo”. Tanto da pensare di poter vincere il torneo? “Sì, mi sento pronta. Ci penso già dalle qualificazioni e qui l’ambiente aiuta. È un bel torneo, si sta bene. Mi sento come a casa”. Per farcela dovrà vincere altri due incontri, il primo sabato contro la toscana Martina Trevisan, emersa con il punteggio di 7-5 6-2 dal lunghissimo derby con Alberta Brianti. Una battaglia di 2 ore e 24 minuti per soli due set, che ha evidenziato una volta di più le grandi qualità di lottatrice della Trevisan, molto promettente da under 18, prima che dicesse addio al tennis giocato per ben 5 anni. Ci ha ripensato nel 2014, è tornata al professionismo (conquistando già cinque titoli) ed eccola raccogliere a Bagnatica il miglior risultato dell’anno. Straniera, invece, la semifinale della parte bassa del tabellone. Da una parte la polacca Katarzyna Piter, diventata la favorita numero 1 dopo aver fatto fuori per 6-3 6-3 la seconda testa di serie Conny Perrin (campionessa nel 2014), dall’altra Olga Saez Larra, settima testa di serie. Nell’ultimo incontro di giornata la spagnola l’ha spuntata per 5-7 6-4 6-2 sull’austriaca Julia Grabher. In attesa di scoprire come finirà in singolare, è già italiano il titolo del doppio, conquistato da Camilla Rosatello e Alice Matteucci. In finale le azzurre hanno superato per 6-4 5-7 10/5 la russa Yana Sizikova e la svizzera Conny Perrin. Le semifinali di sabato sono in programma a partire dalle 18. Ulteriori informazioni, livescore e live streaming sul sito www.itfbagnatica.it.
Singolare. Quarti di finale: Piter (Pol) b. Perrin (Sui) 6-3 6-3, Giovine (Ita) b. Blinkova (Rus) 1-6 7-5 6-1, Trevisan (Ita) b. Brianti (Ita) 7-5 6-2, Saez Larra (Esp) b. Grabher (Aut) 5-7 6-4 6-2. Doppio. Finale: Matteucci/Rosatello (Ita) b. Perrin/Sizikova (Sui/Rus) 6-4 5-7 10/5.
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