di Luisa Bosco
Wimbledon: Fuori dai Top Five su chi scommettereste un euro?
Le Porte del Tempio del tennis stanno per aprirsi sugli spettacolari campi verdi dove, come tradizione vuole, spiccheranno i completini dei tennisti, bianchi come la neve.
E’ opinione comune che ormai a Wimbledon non siano più possibili grandi sorprese, merito forse dei giardinieri dei campi che li hanno in pochi anni trasformati da superficie per specialisti a versione verde del campo di Parigi. Una cosa è certa, difficilmente il titolo sfuggirà dalle mani di uno dei Top Five, tutti stramotivati, anche se per motivi diversi, ad aggiudicarselo: Murray per accontentare il suo pubblico, Nadal per dimostrare di essere il più forte anche oltre il rosso, Federer per riscattare una stagione opaca (rischia di uscire dai primi 4) e dimostrare che c’è ancora, Djokovic per risentirsi il vero n. 1, Ferrer – che se non fosse n. 4 non citerei- per dimostrare di meritare la sua classifica anche sull’ erba.
Pur dando per scontato che i grandi protagonisti saranno sempre gli stessi, questo è ancora il torneo che, storicamente più di ogni altro, lascia agli outsiders spazio di grandi prestazioni. Anche quest’anno qualche sorpresa potrebbe esserci. Infatti, se ormai è impossibile parlare di veri e propri specialisti della superficie, esistono alcuni tennisti che per momento di forma, motivazione e caratteristiche del loro gioco, potrebbero tirar fuori risultati dal cilindro.
In attesa del Main Draw ufficiale, che sarà reso noto solo il 21 giugno, facciamo delle ipotesi:
Ovviamente non posso fare a meno di citare i super battitori che sull’erba potrebbero avere delle chanches: Raonic, Isner, Querrey saranno avversari pericolosi per tutti e potrebbero andare avanti nel torneo.
Più pericolosi a mio giudizio e in buon periodo di forma sono il tedesco Kohlschreiber, che deve riscattare una deludente prova ad Halle, e il forte e giovanissimo Janowicz, che pare avere gran voglia di emergere e forse il giusto grado di “pazzia” per un exploit.
Youzhny, dopo lo splendido torneo disputato ad Halle, è certamente da tenere d’ occhio, anche se difficilmente potrà fare di più che allungare il match, contro i top five.
Identica valutazione farei per Cilic, gioca bene sull’ erba, ha giocato un ottimo torneo e raggiunto la finale al Queens, disputata contro Murray, ma non mi pare possa davvero impensierire i top five fuori dai tornei 2 su 3.
Rosol a Wimbledon sarà accolto come un Vip dopo la vittoria su Nadal dell’ anno scorso, ma i suoi risultati sono deludenti e sarà complicato ripetere un simile risultato, specie con maggior pressione.
Mine vaganti assolute saranno senza dubbio Gulbis ed Haas: il lettone per poco non ha eliminato Nadal a Roma mentre il teutonico ha dimostrato grande tenuta e continuità negli ultimi mesi; entrambi hanno gioco e talento per battere chiunque.
Al contrario non mi pare potrà impensierire qualcuno Tomic, che ultimamente non riesce più a centrarne una, preso com’è più dai problemi familiari che dall’impegno nei tornei, anche se ovviamente spero mi smentisca.
Blake e Hewitt di recente rientrati tra i primi 100, hanno ancora qualche carta da giocare sull’ erba.
Il più pericoloso per i primi 5, anche se non propriamente un outsider, è Tomas Berdych, che in giornata potrebbe scombussolare i piani di tutti, salvo poi confermarsi con difficoltà, come suo solito, nel match successivo.
Dolgopolov, Llodra, Goffin potrebbero fare un bel torneo, ma difficilmente arriveranno grandi exploit contro i primi 5, troppa la differenza sul piano del fisico e della concentrazione.
Malisse mi ha ben impressionato al Queens contro Del Potro (poteva anche vincere il match se non si fosse bloccato sul più bello nel terzo set) ed ha appena eliminato David Ferrer a S-Hertogenbosch. Il belga è sempre temibile ai primi turni, in particolare sull’erba.
Stavo quasi per dimenticare Gasquet, che a Wimbledon nel 2007 ha raggiunto la semifinale e che sta attraversando un ottimo periodo quanto a risultati. Forse potrebbe sorprenderci ancora, nonostante la semi persa facilmente ad Halle contro Youzhny.
Anche se per ultimi, vorrei menzionare Baghdatis e Nieminem che se in giornata a mio parere possono fare partita alla pari con chiunque.
Poi, chissà, il vero outsider potrebbe essere quello che nessuno può prevedere, neanche lo scommettitore più attento. Ci auguriamo ovviamente che ci sarà, per il pubblico, per lo spettacolo, per non dover commentare sempre le stesse finali, con la consapevolezza però di quanto sia difficile: quota 100 per restare nella metafora da betting.
E voi su chi scommettereste un euro?