WTA Mallorca: Goerges “Finali sono sempre speciali”, Sevastova “Sarà molto dura”


A cura degli inviati a Mallorca, Giovanni Carratù, Giulio Gasparin e Michele Galoppini
Tutto pronto per la finale della seconda edizione del WTA Mallorca Open, torneo su erba in corso nell’isola delle Baleari. All’ultimo atto si sfideranno per il titolo la finalista uscente, Anastasija Sevastova, che in semifinale ha battuto Caroline Garcia (campionessa uscente), e Julia Goerges, che ha sconfitto molto nettamente la stellina statunitense CiCi Bellis. Ecco le parole delle due protagoniste in conferenza stampa.
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Anastasija Sevastova
Congratulazioni, due finali conquistate in un giorno!
Sì, è stato il mio miglior torneo dell’anno. È bellissimo, veramente. Non pensavo di avere possibilità oggi nel singolo visto che ero veramente stanca a causa del match di ieri. Ho semplicemente giocato più rilassata senza pensare molto… e sono felice anche di non dover giocare il doppio oggi [ha raggiunto la finale grazie al ritiro della coppia Goerges/Knoll].
JJ è felice per questa finale?Credo che sia veramente contenta, è molto motivate in vista della finale di domain, oggi si è allenata di nuovo e mi ha dato anche dei buoni consigli per la mia partita di singolo, visto che lei perse con la Garcia qui lo scorso anno… e mi son stati molto utili [sorride]
Come ti sei sentita oggi, vista la stanchezza accumulata del giorno precedente?
Si ero stanca ancora per la partita di ieri, ma in qualche modo sono riuscita ad entrare bene nel match, mi sento bene su questi campi, mi piacciono le condizioni ed è così che mi son ritrovata a giocare proprio come volevo.
Che cosa è cambiato rispetto all’anno scorso, quando proprio contro la Garcia perdesti la finale?
Credo di essere migliorata molto dall’anno scorso. Rispondo meglio, mi muovo meglio e il mio servizio è molto più efficace. Infatti, il servizio è stata la chiave di volta di questo match, unito al fatto di lottare per ogni palla, di essere “un muro” in modo tale da non darle troppo ritmo.
Oggi sei riuscita a raggiungere la finale passando per un lungo periodo di ritiro, proprio come sta accadendo con Ashleigh Barty. Come pensi a riguardo? Di tornare dopo un lungo periodo di stop?
Ti riferisci a me o alla Barty? (ride). No scherzo, la verità è che mi piace competere qui, avere l’adrenalina per poter giocare ancora sul centrale. Questa è la miglior sensazione. I soldi, i titoli non sono veramente importanti. Le emozioni che contano sono solo quelle provate sul campo di gioco.
E ti sei sentita sotto pressione?
Non credo sia cambiato nulla rispetto all’anno scorso. Di certo hai delle aspettative migliori visti i risultati, sarebbe stupido non averne, ma la verità è che non ne ho molte e di certo non mi faccio mettere sotto pressione.
L’anno scorso hai fatto un’ottima stagione, quella del rientro ma quest’anno le cose son diverse. Hai punti da difendere, è la prima stagione in cui devi dimostrare costanza per rimanere al top, come ti senti a riguardo?
Ovviamente è una sensazione diversa, ma alla fine ogni anno lo cominci lo stesso con 0 punti. Al momento lo sto gestendo bene ma sono consapevole che ci saranno punti in uscita ma non ci penso. Se giochi bene e continui a sforzarti per migliorare i risultati arrivano.
Qual è la finale più dura domani? Singolare o doppio?
Credo il singolo [ride]. Anche se in realtà JJ potrebbe mettermi sotto pressione. No scherzo è facile giocare con lei. Sicuramente il singolo sarà più importante, spero solo di avere un po’ di pausa tra una finale e l’altra [sorride]
Hai mai giocato una finale di singolare e doppio lo stesso giorno?
Si! L’anno scorso a Trnava, torneo ITF. Me lo ricordo proprio bene, perché mi sono storta una caviglia in singolo, praticamente mi obbligarono a giocare anche il doppio… e così alla fine riuscii a perdere entrambe le partite. [risata]
Visto che continui a macinare finali qui a Maiorca, si potrebbe dire che è il tuo torneo preferito?
Beh da un lato penso che debbano ancora fare alcuni miglioramenti in questo torneo, non è cambiato praticamente nulla dall’anno scorso, ma questa è una mia opinione. In realtà il torneo in sé mi piace molto, mi piacciono le condizioni che si trovano qui. Per quanto mi riguardo non è assolutamente un problema giocare diverse ore sotto il sole a 30°C o 35°C. [risata]
Il tuo tennis è molto vario. Come mai si è evoluto in questa maniera?
Ho 0 potenza, per questo motivo ho provato qualcos’altro [ride]. Non lo so come mai, ho sempre giocato così da quando sono piccola. Pensate addirittura che servivo dal basso; mentre il mio rovescio sempre è stato così. Nel corso degli anni ho migliorato il dritto ma in ogni caso non sarò mai una colpitrice. Sicuramente ho lavorato molto sul servizio visto da dove son partita, uso spesso il kick che secondo me è molto importante soprattutto su terra ma anche su erba risulta efficace.
Che ci dici sulla finale di domani con la Goerges?
È stata impressionate tutta la settimana, ci sarà un sacco di servizi a 200 km/h e la palla andrà molto veloce… e io giocherò variato come sempre [sorride]. Il mio servizio, come dicevo prima, sta migliorando di giorno in giorno ma ancora non ha quella potenza, anche perché credo che la varietà e la precisione siano veramente gli aspetti più importanti su cui investire.
Credi che il fatto di aver giocato contro 3 grandi colpitrici sta settimana possa essere di aiuto?
Sicuramente, mi sto abituando a queste velocità. In ogni caso è normale che ogni giocatrice abbia il suo stile, bisogna essere pronti a tutto. Mi sono allenata con Lucic-Baroni per esempio, quindi credo di essere pronta a ricevere bordate [sorride]. Bisogna essere pronti ad ogni evenienza.
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Julia Goerges

Congratulazioni, dev’essere una sensazione stupenda guadagnarsi la prima finale in carriera su erba.
A dire il vero, è sempre speciale, non importa su quale superficie. È davvero tanto che non raggiungevo una finale e devo dire che sull’erba qui mi sento molto bene. È stata una settimana di ottimo tennis dalla mia parte e sono davvero felice di questa finale.

Hai battuto la prima testa di serie e lasciato solo le briciole alle avversarie per tutta la settimana, devi sentirti molto sicura dei tuoi colpi, o no?
Non penso che essere o battere teste di serie significhi molto oggi nel tennis femminile: sappiamo tutte che i tabelloni sono sempre aperti e se giochi bene hai sempre una chance. Io ho provato a giocare ogni match al meglio delle mie capacità e alla fine posso dire di averne giocati quattro davvero bene e spero di giocarne un quinto oggi e portarmi verso Wimbledon in piena fiducia.

Cosa sta facendo sì che il tuo tennis funzioni così bene questa settimana?
Il mio gioco su erba non ha funzionato per un bel po’ [ride], ma ora va! Penso che essendo una giocatrice molto aggressiva e con un buon servizio io abbia le caratteristiche per fare bene sull’erba. Questa settimana sono anche rispondendo molto bene, che è fondamentale qui. Penso che se sei aggressiva, ma comunque solida, questa superficie ti aiuta; poi ho giocato molto doppio di recente e questo mi è servito davvero tanto: sull’erba è importante prendere la rete con sicurezza e avere un’ottima copertura.

Oggi hai usato tutti questi colpi, ma anche la palla corta. Quanto è importante riuscire a rimanere concentrati e scegliere il colpo giusto al momento giusto
Contro la Bellis mi ci è voluto un po’ per capire come giocasse, perché era la prima volta che ci incontravamo. Lei è giovanissima e avrà un gran futuro davanti! Ovviamente l’avevo vista giocare prima, ma non è la stessa cosa che giocarci contro. Quando ho capito che a lei piaceva ricevere una palla regolare e muovere il gioco (cosa che fa molto bene), ho provato a mescolare le carte con palle corte, slice e volée. Anche al servizio ho variato molto con il kick e lo slice. Subito ho realizzato che quando cambiavo ritmo, lei andava in difficoltà e ho reso questo la mia arma vincente.

Quando arriva la stagione su erba, hai sempre fissato i tuoi obiettivi come sul rosso o cercavi di abbassare l’asticella?
Proprio così [ride]. Il mio team ha sempre detto che sarei potuta essere un’ottima giocatrice sull’erba, ma io non credevo loro… fino a questa settimana! Ora dovrei proprio ricredermi. Per quanto mi riguarda, credo di essere sempre una giocatrice pericolosa: sono completa e aggressiva, ma non basta la convinzione, bisogna anche dimostrarle queste capacità. Con queste quattro partite credo di averlo fatto, ora vediamo in finale.

Cosa faceva sì che non credessi nel tuo tennis su erba?
I risultati, ovviamente [ride]. Il problema era di fatto il mio gioco di piedi, ma negli ultimi anni è migliorato tantissimo e ora sta facendo la differenza. Se ti muovi bene e hai le capacità, sull’erba puoi essere davvero un pericolo.

Com’ giocare sull’erba con la consapevolezza che non ci saranno ritardi per via della pioggia e quindi non solo pause durante le partite, ma anche molte chance di allenarsi?
Fa tutta la differenza del mondo. Non è solo il meteo durante le partite, ma il clima di vacanza quando finisci ti aiuta a rilassarti: pur concentrata sul tuo lavoro, sai di essere in un bel posto. Poi la sicurezza di giocare coi tempi prestabiliti di rassicura: se sei in Inghilterra sai che potresti giocare tre match in un giorno o aspettare per 5! Questo posto è davvero incantevole e penso che semprep iù fan se ne stiano accorgendo e venendo a vedere le partite.

Hai visto il tabellone di Eastbourne? [giocherà al primo turno contro Cici Bellis]
L’ho visto solo dopo la partita, prima non volevo… non so perché, penso fosse una specie di presentimento… a volte succede di giocare con la stessa avversaria due volte di fila, ma sarà un’altra partita, in condizioni diverse, quindi non la prenderò sotto gamba. Al momento però ho ancora un match qui a cui pensare.

Preferenze su chi trovare in finale? [L’intervista è stata fatta prima della fine della seconda semifinale] Garcia e Sevastova hanno due stili molto diversi…
Nessuna preferenza. Conosco bene entrambe, soprattutto Caro contro cui ho giocato spesso in doppio. In singolo non le ho affrontate per tanto tempo, ma spero che vinca la migliore.

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