di Michele Galoppini
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Fino all’estate scorsa, ho sempre seguito con piacere l’evolversi di una serie di episodi a fumetti chiamati “Tales from the Locker Room”, tramite il mio profilo di TennisForum. Bobito, questo è il nome d’arte del vignettista Bob, ha sempre dimostrato fin dal primo episodio un’innegabile bravura con la matita, ma soprattutto una brillante verve comica che da sempre caratterizza le non-troppo-inventate tragicomiche e colorate avventure delle giocatrici della WTA. Ma dall’estate scorsa, la passione per Bobito ed i suoi lavori non ha potuto che crescere: nella giornaliera coda per la conquista di un paio di biglietti per Wimbledon, ed accampati con la tenda sotto il caldo sole inglese (ma quando mai, ovviamente pioveva…), io ed il collega di SpazioTennis Giulio Gasparin abbiamo avuto la possibilità, assieme ad altri amici, di condividere, un po’ per caso, due piacevoli giornate proprio con Bob, parlando di tennis, fumetti e divertenti situazioni poi diventate anch’esse un “Tale”. Partendo proprio da quei due pomeriggi è nata l’idea di quest’intervista, che trovate qui di seguito, per scoprire quello che c’è oltre i Tales from the Locker Room.
Da non dimenticare è che trovate tutti i lavori di Bobito sul suo nuovo sito internet www.bobito-tennis.com e che potete seguire tutti gli aggiornamenti anche tramite il suo profilo twitter.com/bobito64
Allora Bobito, cominciamo con una tua descrizione, chi sei, da dove vieni… qualche informazione per farti conoscere un po’ dai lettori di Spazio Tennis.
Stai cercando qualcosa da utilizzare come introduzione, un po’ come l’inizio di un romanzo in cui si dice che l’autore vive a Surry con sua moglie, le due figlie ed il cane di nome Archie? Quindi ecco alcune cose. Sono nato nello Yemen a poi cresciuto in Germania prima che a Bristol. Ora vivo a Reading, che è a metà strada tra Londra ed Oxford. A parte il tennis, i miei principali interessi sono la Storia (più antica è meglio è), la musica (blues e jazz soprattutto), la commedia ed i gatti. Non sono spostato e non ho né figli né tantomeno cani di nome Archie LOL
Quando è nata la tua passione per il disegno? E cosa ti ha ispirato a diventare un vignettista?
Disegno da più tempo che io riesca a ricordare. Quando si danno dei pastelli a dei bambini di 2 anni e mezzo, la maggior parte di questi tentano di mangiarseli. Io invece disegnai una tigre. Non so perché una tigre, forse ne avevo una giocattolo. Sta di fatto che sembra che sia l’artista che l’amante di felini che ci sono in me siano nati quando io ero molto piccolo.
I fumetti sono arrivati molto dopo. Ho cominciato a disegnare fumetti per gli amici e per il loro divertimento. Ho amici che tuttora hanno le vignette che ho fatto di loro e del loro matrimonio appese al muro. Alla fine degli anni ’90 ho anche scritto e disegnato un paio di storie a fumetti indie.
Da quando invece segui il tennis? E soprattutto quando hai avuto l’idea di fondere le passioni del disegno e del tennis?
Il tennis in Gran Bretagna è un grande evento per 4 settimane all’anno (tornei del Queens, Eastbourne e Wimbledon). Per anni sono stato come tanti britannici, lo guardavo e tentavo malamente di giocarci per quelle 4 settimane e poi lasciavo prendere polvere alla racchetta per il resto dell’anno, guardando dell’altro. Poi è arrivata la TV satellitare, che significò il poter guardare il tennis per tutto l’anno, e poi arrivarono Roger Federer e Justine Henin, che significarono il voler guardare il tennis per tutto l’anno. Ora le uniche 4 settimane in cui non guardo il tennis sono quelle di dicembre.
E quando hai avuto l’idea di fondere le passioni del disegno e del tennis? E come è nato il progetto “Tales from the Locker Room”?
Un paio di anni fa ho avuto questa pazza idea di uno battuta relative a Maria Sharapova, che si sarebbe sottoposta ad ipnoterapia in modo da non essere intimidita da Serena Williams quando ci avrebbe giocato contro. La volevo postare su TennisForum, ma poi ho capito che avrebbe funzionato molto meglio se l’avessi trasformata in un fumetto. L’idea è diventata l’episodio 2 di “Tales from the Locker Room” (TftLR), con l’episodio 1 a prologo (potete trovare qui l’episodio completo).
Peraltro è anche uno dei miei preferiti, soprattutto la parte che mostra Alize (Cornet) che urla i “come on!” di Serena (Williams). È proprio il tipo di battuta che funziona solo se disegnata a fumetto. All’epoca pensai ‘se piace, magari ne faccio altri tre o quattro, altrimenti lascio perdere per risparmiarmi dall’imbarazzo’. Il feedback fu invece fantastico e sono arrivato ora all’episodio 40.
I tuoi progetti di disegno sono limitati al tennis o lavori anche su altri soggetti?
Dipingo sul vetro e sulla ceramica ed ho anche venduto qualche mio pezzo. Adoro l’arte anglosassone dal sesto al nono secolo e sto lavorando in questo momento a delle pitture su vetro che seguono quello stile. Ma il mio sketchbook è pieno di cose che non sono tennistiche.
Ora sto lavorando anche su un libro illustrato per bambini che non c’entra niente con il tennis. Verrà chiamato “The Troll in the Hole”. Comincia con un innocente partita a calcio nel parco che finirà per portare cinque bambini a finire intrappolati sottoterra con un feroce troll. Ma dovrete leggerlo per sapere se poi il troll se li mangerà o meno…
Su quali sketch stai lavorando in questo momento? Possiamo avere un piccolo spoiler?
Devo decidere quanto voglio spoilerare di quest’ultimo che sto disegnando.
Sto lavorando ad un paio di episodi al momento, uno per Roma ed uno per il Roland Garros. Più una curiosità di uno spoiler, ma Camila Giorgi sarà parte di uno di questi.
Sto anche aggiungendo qualche giocatore al mio Tennis Legends Sketchbook, cominciando dalle superstar degli anni ’70, come Nastase, Borg, Connors e McEnroe. E quando avrò finito questo particolare progetto, spero sarà come un viaggio nella storia del tennis, dalla Lenglen fino a Nadal.
Vi sto dando un’esclusiva in pratica. E non mi vergogno a dire di sentire la pressione mentre disegno Bjorn Borg. Ci sono ancora un sacco di donne che definiscono Borg il “Dio Vichingo dell’Amore”. Probabilmente mi rincorrerebbero con torce e forconi se non riuscissi a farlo figo a sufficienza.
So che hai anche disegnato la nostra Lea Pericoli. È riuscita a diventare parte del tuo Legends Sketchbook?
Ovviamente! Lady GaGa sembra copiare il suo look di 50 anni fa, e se questo non fa di te una leggenda non vedo cosa possa riuscirci.
Nel mio Legends Sketchbook voglio includere non solo i grandi giocatori in termini risultati, ma anche quelli che hanno reso il tennis interessante senza avere la bacheca piena di trofei.
Chi sono i tuoi personaggi preferiti e perché? E quali sono i tuoi “Tales” preferiti?
Victoria Azarenka. Quando ho cominciato a disegnare i Tales from the Locker Room, era un momento in cui lei era presa di mira dai media. Soprattutto i sapientoni americani erano oltre il limite. Così, ho deciso di divertirmi un po’ a loro spese e far diventare Vika una dei super-Cattivi del tennis. Perfino i suoi fan amarono questa cosa. La cosa bella di Vika è che ha una così spiccata personalità che è facile trasportarla nel suo alter-ego a fumetti. Sono diventato anche un fan della vera Vika, come risultato del disegnarla.
E Tales preferito dici? Forse quello del Roland Garros dell’anno scorso, che era tutto centrato su una giovane raccattapalle alle prese con una giornata molto storta. Il tennis non è fatto solo dai giocatori ed è stato divertente mettere una raccattapalle al centro della scena. È stato anche il primo fumetto in cui ho avuto un co-writer, ed il mio amico Max è stato grandioso come collaboratore (potete trovare qui l’episodio completo).
Perché ti concentri sulla WTA piuttosto che sull’ATP?
C’è un sacco di tennis ottimamente giocato nel circuito ATP attualmente, ma io non sto disegnando l’ottimo tennis. Il circuito WTA ha un cast di protagoniste molto più interessante. Serena Williams, Vika Azarenka, Maria Sharapova, Jelena Jankovic, Flavia Pennetta ed altre creano un sacco di “drama”. Avessi potuto occuparmi di questo progetto quando Nastase, Connors e McEnroe erano ancora nei paraggi, mi sarei sicuramente concentrato maggiormente sull’ATP.
Alcuni giocatori dell’ATP sono comunque stati parte importante in TftLR. Nadal, Murray e Tipsarevic hanno avuto ruoli principali. E altri giovani giocatori che si stanno facendo spazio sembrano essere personaggi interessanti. Non c’è dubbio che faranno parte dei miei lavori in futuro.
Sei riuscito a farti conoscere da qualche giocatrice protagonista di uno dei tuoi Tales? Qualcuna di loro ha magari anche condiviso i tuoi lavori?
Ho ricevuto risposte, re-tweet e like da varie giocatrici, come Dinara Safina, Sara Errani, Sabine Lisicki ed altre. Ho ricevuto riscontri anche da allenatori, PR, manager. Fa sempre molto piacere sapere che loro vedono il tuo lavoro e lo apprezzano
Ti ho visto a Wimbledon mentre disegnavi alcune giocatrici dal vivo, mentre le guardavi giocare durante i loro match. Come scegli il momento perfetto da disegnare e come lo memorizzi? E quali sono i movimenti che più ti ispirano?
Disegnare da bordo campo una giocatrice che effettua un colpo è molto difficile. Quindi, per le action-pictures faccio semplicemente delle bozze, per poi lavorarci bene e completarle più avanti, magari anche con l’aiuto di fotografie.
Da bordo campo è però molto più facile cogliere quei piccoli momenti di “drama” tra un punto e l’altro, come una giocatrice che discute con l’arbitro, le loro reazioni dopo vincenti od errori… ed io cerco soprattutto quei momenti, per rivelare la personalità dei miei personaggi.
E per fortuna generalmente sono abbastanza rapido a disegnare bozze, il che significa che non mi perdo molto di quello che succede in campo.
Hai già disegnato giocatrici o giocatori italiani?
Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Sara Errani e Roberta Vinci sono state tutte parte dei Tales from the Locker Room. Ed ho disegnato anche Fabio Fognini in quest’ultimo Wimbledon.
Fognini a Wimbledon? Stava discutendo con l’arbitro?
Beh ovvio. Farò in modo che Fabio faccia parte di uno sketch. Lui è il sogno di ogni vignettista. Normalmente devi esagerare la follia quando disegni un personaggio, ma la sfida con Fognini è riuscire a cogliere quanto folle è davvero…
E invece chi vorresti disegnare ma ancora non hai disegnato?
Ci sono un po’ di tennisti che faranno il loro debutto quest’estate, di cui sono abbastanza eccitato all’idea. Ma c’è in particolare un’ex-giocatrice che davvero vorrei parte di un mio fumetto, Martina Navratilova. Ho disegnato alcune giocatrici del passato nella loro cabina di commento, ma quando (non se, quando!) Martina apparirà lo farà con un ruolo da protagonista. Non merita nulla di meno.
Qual è la parte più difficile del tuo lavoro? Intendo dire, disegnari visi, espressioni, outfit, …?
Il corpo è solitamente una parte più complicata da disegnare rispetto al viso, soprattutto in movimento. Tento di catturare la differente tecnica di ogni tennista, stile di gioco compreso come parte della loro identità, così come lo è il viso. Il rovescio a due mani è tosto da disegnare. Ma mi piace molto disegnare i momenti di azione, quindi amo queste sfide.
Disegnare il background, la parte “architetturale”, è difficile ma non divertente. Quindi solitamente i background sono molto semplici.
E qual è o qual è stata la giocatrice più difficile da disegnare?
Disegno sempre Serena troppo piatta, sia davanti che dietro se capisci cosa intendo… mi sono anche preso gioco di questo nell’episodio di Wimbledon dello scorso anno. C’è una scena in cui io sono seduto in Henman Hill mentre disegno Serena. Venus mi passa alle spalle, butta un occhio al mio sketchbook e dice ‘non male, ma il didietro dovrebbe essere più grosso’.
Da fan di tennis e non da vignettista, chi sono i tuoi giocatori preferiti (attivi o meno)? E hai già dedicato o dedicherai loro un fumetto?
Ovviamente i giocatori britannici come Murray, Robson e Watson. Ma anche Federer, Kvitova, Pennetta, Halep e Dimitrov. La maggior parte ha già fatto comparsa nei miei lavori e gli altri lo faranno presto.
Il giocatore da sempre mio maggior favorito è Ilie Nastase. Mi sarebbe piaciuto vedere di più sia del suo fantastico tennis che delle sue bizzarre pagliacciate. Ero anche un grande fan di Gabriela Sabatini e Justine Henin. Justine è l’unica di queste tre ad essere comparsa in TftLR.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
TftLR a parte, il mio obiettivo principale di quest’anno è finire il libro per bambini che ho menzionato prima. Sto programmando di riportare il mio blocco da disegno a Wimbledon quest’anno, quindi se qualunque dei vostri lettori dovesse venire a Londra e vedesse qualcuno con un grosso cappello blu mentre disegna giocatrici, che si fermi a salutare!
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