(Gianluca Naso – Foto Nizegorodcew)
Articolo apparso sul numero di dicembre di MatchPoint
di Alessandro Nizegorodcew
Le qualificazioni dei tornei del Grand Slam possono essere considerate un vero e proprio banco di prova per i giocatori che puntano ad entrare nel gotha del tennis. L’approdo nel tabellone principale di competizioni di questo spessore è, per la maggior parte dei partecipanti, il sogno di una carriera, il raggiungimento di un obiettivo. “Ogni partita è una lotta sino all’ultimo 15” – racconta Marco Crugnola, uno dei possibili protagonisti azzurri della stagione 2009 – “tutti corriamo per il medesimo risultato, ovvero poterci qualificare e affrontare i migliori giocatori del mondo. Sinceramente, è impossibile non trovare grandi motivazioni quando partecipi ad un torneo dello Slam; l’ambiente è fantastico e la gente ti spinge a dare il massimo.”
Così gli azzurri nel 2008
I tennisti italiani non hanno raggiunto grandi risultati nei tornei di qualificazione, per quanto concerne la stagione in corso. Stefano Galvani, a Wimbledon, è stato l’unico a riuscire nel proprio intento, spingendosi addirittura fino al secondo turno del main draw. Non si può non citare lo straordinario Us Open di Flavio Cipolla. Il tennista romano, ripescato però come lucky looser dopo aver perso all’ultimo turno di quali, ha sfiorato l’impresa contro Stanislav Wawrinka, arrivando ad un passo dagli ottavi di finale in quel di New York. Lo stesso Cipolla a Wimbledon e Gianluca Naso a Flushing Meadows, hanno raggiunto il terzo turno di quali. Questi gli unici risultati di rilievo dei nostri rappresentanti, che per il resto hanno racimolato la miseria di 13 eliminazioni al primi turno e 8 al secondo. Paradossalmente, nonostante l’Italia sia un popolo di terraioli doc, i peggiori risultati sono arrivati a Parigi, con 4 primi turni e 2 secondi turni.
Flavio Cipolla, obiettivo top-100
Il romano Flavio Cipolla è sicuramente la nostra punta di diamante. Cipolla, classe 1983 e numero 120 Atp, ha dimostrato una certa dimestichezza nell’affrontare i grandi appuntamenti. Dopo la splendida qualificazione al Roland Garros del 2007, si è ripetuto in questa stagione, a New York.
L’obiettivo di Cipolla è chiaro: iniziare alla grande la stagione per non dover più affrontare le qualificazioni. “Avevo iniziato il 2008 molto bene” – spiega Flavio – “vincendo il challenger di Noumea. Purtroppo a Melbourne mi sono fatto male al ginocchio e ho raggiunto solamente il secondo turno. Mi trovo sempre meglio sul cemento; giocare bene su tutte le superfici è fondamentale per poter entrare nei 100. So che è molto difficile, ma spero di salire in classifica nei primi mesi dell’anno, così da poter entrare direttamente nei tabelloni degli altri tornei dello Slam.”
Gli Outsider italiani
La stagione 2009 potrebbe e dovrebbe regalare al nostro movimento qualche soddisfazione in più. Gli occhi sono puntati su due giocatori in particolare: Gianluca Naso e Marco Crugnola. Il primo, classe 1987, ha dimostrato nel 2008 di aver raggiunto un livello di tennis tale, da permettergli di superare con continuità le qualificazioni dei tornei Atp. Il siciliano è migliorato molto sotto il profilo ateltico, negli anni precedenti vero e proprio tallone d’achille. Naso ha raggiunto il terzo turno di qualificazioni a New York, alla prima apparizione in un torneo dello Slam. “Riuscire a qualificarsi in un torneo del Grand Slam è davvero difficile” – spiega Naso – “perché il pubblico, l’ambiente circostante, il montepremi, invogliano i giocatori ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Ogni punto in un torneo dello Slam vale doppio.” Gianluca Naso, nonostante la classifica lo veda ancora fuori dai primi 200 del mondo, cercherà di giocare solo tornei di livello alto, limitando al minimo la propria presenza nei challenger. “Seguirò il circuito Atp sin da inizio anno, anche se dovrò passare sempre dalle qualificazioni; per crescere devo continuare a confrontarmi con grandi giocatori. Inizierò la stagione a Doha, per poi provare a qualificarmi agli Australian Open. Sul cemento mi trovo sempre più a mio agio e credo possa diventare la mia superficie ideale.”
Marco Crugnola, numero 220 circa delle ultime classifiche Atp, è certamente un giocatore su cui scommetere per il prossimo anno. Lombardo, classe 1983, dotato di enorme talento, ha iniziato a fare sul serio con qualche anno di ritardo. “Se avessi iniziato a 15 anni, anziché a 21, probabilmente sarei già molto più avanti in classifica” – racconta – “ma è inutile pensare al passato. Ora sta a me dimostrare quanto posso valere in questo sport. Nel 2007 ho giocato Parigi, Wimbledon e Us Open, giungendo ad un passo dalla qualificazione in quel di Londra. Dopo un anno di transizione spero di effettuare il salto di qualità nella prossima stagione. Il torneo nel quale credo di poter fare meglio è il Roland Garros; sulla terra in questa stagione ho giocato davvero bene.” Non solo Cipolla, Naso e Crugnola. Una nutrita pattuglia azzurra partirà per Melbourne. Simone Vagnozzi, Andrea Stoppini, Paolo Lorenzi e Stefano Galvani saranno accompagnati presumibilmente dagli esordienti Matteo Marrai, Giancarlo Petrazzuolo e Riccardo Ghedin.
Leggi anche:
- None Found