Il nostro Laurent Bondaz ha incontrato Stefano Ianni, attuale numero 451 Atp, attualmente in gara nel future di Bologna. “Jean” ci ha raccontato della sua stagione 2010, della difficoltà nel girare il circuito, soffermandosi sui migliori giovani azzurri visti all’opera in questi ultimi mesi.
di Laurent Bondaz
Siamo arrivati ormai a meta’ stagione. Come sono andati questi primi sei mesi?
“Posso ritenermi soddisfatto dei primissimi mesi di quest’anno, durante i quali ho raggiunto un paio di finali future in Florida, di cui una nel mese di gennaio e una poco tempo fa a maggio. Mi sentivo molto bene sia fisicamente che mentalmente, così ho potuto riscalare quasi duecento posizioni in classifica e questo mi permette di poter affrontare la seconda parte della stagione, durante la quale avrò pochi punti da difendere, con molto ottimismo. Nelle ultime settimane, causa un calo fisico, i miei risultati non sono stati in linea con le aspettative.”
Qual e’ stato il match che ricordi con piu piacere di quest’inizio di stagione?
“Sicuramente quello giocato contro il francese Paire nella seconda settimana dell’anno a Hollywood (Florida); lui arrivava dalla vittoria nella settimana appena terminata e io provenivo dalle qualificazioni. Ho vinto 76 al terzo dopo una lotta pazzesca e questo match mi ha dato molta fiducia. Da lì il mio tennis e’ salito di livello. L’incontro nel quale pero’ penso di aver giocato il mio miglior tennis, fino a oggi, è stato nel derby contro Matteo Viola sempre in quella settimana.”
Una buona parte della tua programmazione di tornei viene svolta in America, c’e’ qualche motivo particolare?
“E’ vero, amo giocare in America e mi trovo decisamente a mio agio; un po’ perché una buona parte dei tornei a cui partecipo vengono giocati sulla terra verde che ritengo sia ormai diventata la mia superficie preferita e un po’ per una questione di cuore. A Miami da un anno ormai ho la fidanzata e il fatto di poter (finalmente) passare un po’ di tempo con lei mi rende molto tranquillo e di conseguenza in campo i risultati si vedono.”
Una curiosità, sappiamo benissimo come economicamente sia dispendioso un attivita’ di questo genere. Come un giocatore del tuo pur ottimo livello riesce ad autofinanziarsi?
“Hai detto bene, è veramente tanto dispendioso. Le spese sono ingenti e se non ci fossero le entrate legate alle partecipazioni ai vari campionati a squadre in Italia e in Europa, sarebbe davvero improponibile attuare una programmazione di un certo tipo. I montepremi dei future infatti sono decisamente bassi rapportati alle spese che ci sono tra vitto, alloggio e spostamenti aerei…”
Obiettivi per questa seconda parte di stagione?
“Sicuramente cercare di migliorare il mio best ranking (300 Atp) sia di singolare che di doppio; questa sarebbe una bella soddisfazione sicuramente.”
Quali sono i giovani italiani, con cui hai giocato, che più ti hanno impressionato in questo 2010?
“A Milano ho perso da marco Cecchinato per 76 al terzo e devo dire che mi ha fatto una buonissima impressione. Il secondo nome che mi viene in mente è quello di un giovanissimo, Matteo Donati di Alessandria. Mi ci sto allenando tutti i giorni qui a Bologna e, per essere un classe 1995, gioca già ad un livello altissimo. Ieri invece ho giocato con tro Enrico Fioravante, vincendo al terzo set, ma devo dire che il suo atteggiamento in campo non mi convince affatto.”
Leggi anche:
- None Found