Un 2017 che risuona come preludio di una rinascita. Stefano Travaglia è ripartito più agguerrito e determinato che mai con il suo zaino in spalla, carico di buone ambizioni e propositi, pronto a scalare un’altra montagna malagevole. “Sono stato fermo da febbraio a luglio (anno 2016, ndr) ed ho ripreso a giocare in concomitanza delle qualificazioni del torneo Challenger di San Benedetto del Tronto. Cosa mi ha tenuto fermo? Ho accusato una frattura da stress del peduncolo di L5, ovvero la frattura dell’articolazione che lega la 4 vertebra lombare L4 alla 5 vertebra lombare L5 – ci spiega Stefano –. Questa frattura causava un malfunzionamento della colonna vertebrale poiché squilibrata e sottoposta, con qualsivoglia movimento facessi, a continui sforzi causandomi di fatto edemi e infiammazioni muscolari sia al di sopra del quadrato dei lombi che al di sotto”.
Chi più alto sale più lontano vede e, al contempo, chi più lontano vede più a lungo sogna. “Stetone” ha già vinto tre titoli futures nell’anno nuovo di cui due in Spagna e uno in Tunisia guadagnando di fatto oltre 100 posizioni in classifica da fine 2016. “Questo inizio di stagione lo giudico molto positivo poiché sono riuscito a giocare tanti match come mi ero prefissato e sono stato in grado di trovare un ottimo ritmo partita – aggiunge Travaglia – anche se avevo pochissimo tempo di recupero tra una partita e l’altra ma anche tra un torneo e l’altro. Si tratta di un inizio di stagione che mi dà fiducia e forza dopo i lunghi stop che ho dovuto affrontare. Spero solamente di essermeli lasciati definitivamente alle spalle”.
In questo inizio di stagione Stefano Travaglia si è tolto più di una soddisfazione, non ultima il pass strappato per le Prequalificazioni IBI 2017. “Ho partecipando all’OPEN BNL di Orvieto vicino a Foligno dove mi alleno (Tennis Training School di Foligno, ndr). Ho deciso di prendere parte a questa manifestazione proprio perché era vicino il campo di allenamenti. È stata una decisione maturata per le stesse ragioni dello scorso anno quando giocai a Terni”. Un’avventura in cui Travaglia ha affrontato avversari degni di nota. “Nel cammino del torneo ho incontrato Miccini, Borella, Lulli e Balzerani in finale. È stato un torneo molto ben organizzato giocato in un bellissimo circolo. Aggiungo inoltre che sono stati tutti estremamente gentili e pronti ad accogliere le richieste di noi giocatori”.
Il tennista nativo di Ascoli Piceno sarà sicuramente uno dei grandi favoriti nelle prequali del Foro Italico, in uno scenario che l’ha visto già protagonista tre anni fa quando si fece conoscere al grande pubblico romano. “Chi la dimentica quella partita lì. Giocare sulla Super Tennis Arena contro Simone Bolelli nel torneo di casa fu un’emozione immensa, una partita che difficilmente posso dimenticare per svariati motivi. Fu il mio primo match a livello ATP in tabellone principale. Un main draw conquistato dopo aver passato le qualificazioni battendo giocatori con notevole esperienza sul circuito (Blaz Rola al turno decisivo ma in particolare Albert Montanes, ndr) davanti a tantissimi spettatori. Finí 7-6 al terzo set per Simone in un incontro in cui servii per il match nel secondo parziale. Che dire, un gran bel ricordo che conservo nella speranza di tornare a giocare su quei palcoscenici perché sono veramente straordinari”.
Oltre a “Stetone” in tabellone ci saranno anche tantissimi giovani pronti a darsi battaglia pur di ben figurare ma soprattutto qualificarsi. “Penso che il ricambio sia molto buono. Ci sono tantissimi giovani in rampa di lancio che già ottengono ottimi risultati nel circuito. La classifica parla chiaro a riguardo”. Nessuna paura in campo e massima concentrazione per rivivere le emozioni del 2014. Questo è il messaggio che Travaglia lancia in vista delle prequali in programma dal 6 al 12 maggio 2017. “Andrò al Foro Italico con lo spirito che affronto i tornei ovvero con grinta e determinazione cercando sempre di lasciare tutto quello che ho per portare a casa i match”.
Infine un’ultima battuta al termine di una chiacchierata piacevole con un occhio al prossimo futuro e un altro al sogno di una vita intera. “L’obiettivo di fine stagione è entrare nei primi 150 del ranking ATP. Un domani in Coppa Davis per i difendere i colori azzurri? Un posto in nazionale rappresenterebbe un grande sogno che si avvera. Sarebbe incredibile giocare e lottare in campo per la propria nazione”.
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