Nel 2016 fu una delle protagoniste, un po’ a sorpresa ma non troppo, del torneo di prequali agli Internazionali BNL d’Italia: Martina Colmegna, un po’ in sordina, si portò avanti nel tabellone, inanellando importanti vittorie fino a conquistarsi una wild card per il tabellone di qualificazione, che onorò giocando tutto sommato un buon match contro Monica Puig, di lì a poco medaglia d’oro olimpica. Il 2017 di Martina Colmegna è partito a marce basse, ma ancora un volta con l’arrivo della terra rossa le sue possibilità a Roma (e più in generale) sono tutt’altro che residue. Piccola e minuta ma dotata di un tennis molto intelligente e preciso, la Colmegna vuole stupire anche quest’anno e come da tradizione quest’anno SpazioTennis ha voluto contattarla per scambiare qualche parola.
Qual è stato il percorso che ti ha portato alla possibilità di giocare nelle prequali in questo 2017?
“Ho giocato al Quanta Club a Milano, che tra l’altro è anche il circolo dove mi alleno. Ho perso in semifinale da Gaia Sanesi, vincitrice del torneo, e ho vinto lo spareggio per andare a Roma contro Corinna Dentoni.”
L’anno scorso sei arrivata alla wild card nelle qualificazioni ed al match contro la Puig. Ad un anno di distanza, cosa pensi di quell’esperienza e quanto di buono hai imparato e vissuto? E dove vuoi arrivare quest’anno al Foro?
“È stata una delle esperienze più forti ed emozionanti della mia carriera. Arrivavo da 2 anni di stop a causa di un’operazione alla spalla, non mi sarei mai aspettata di ottenere quei risultati. Ogni partita ti insegna sempre qualcosa, quella contro Monica Puig mi ha fatto capire che la strada è ancora lunga, che il lavoro da fare è ancora tanto, ma che ce la posso fare! Per quanto riguarda l’esperienza di quest’anno, io spero quantomeno di ripetere il percorso dello scorso anno, arrivando alla wild card almeno per le qualificazioni.”
La tua guida è Roberto, e sembra decisamente un gioco di parole visto che parliamo di Roberto Guida, ed oltre al rapporto coach-giocatrice condividete anche un rapporto personale importante. Quali sono i lati positivi di questa doppia relazione e come separate il lavoro dal resto del tempo?
“Quest’anno non mi alleno solo ed esclusivamente con lui, ma con un team più ampio formato da Barbara Rossi, Maurizio Riva, Roberto Guida e Matteo Volante. Il mio rapporto con Roberto è molto intenso sia in campo che fuori dal campo, in quanto passiamo tutti i giorni 24h su 24 insieme. Il rapporto coach/fidanzato ha aspetti positivi e aspetti negativi, come in tutti i rapporti. È molto bello da un lato in quanto si condividono gli stessi obiettivi, le stesse emozioni, le stesse sensazioni, i momenti di gioia e i momenti difficili. Si ha, inoltre, piena fiducia l’uno nell’altro. È molto complicato dall’altro in quanto non è semplice separare i due ambiti di lavoro e vita privata, ma con il tempo siamo riusciti a trovare un buon equilibrio in questo.”
Cosa ne pensi di questo sistema di pre-prequali e di prequali?
“Sul sistema di prequali e sui tornei BNL organizzati in tutta Italia sono molto favorevole in quanto offrono a tutti la possibilità di giocare sui campi di uno dei tornei più belli al mondo. È molto difficile conseguire la WC in quanto bisogna affrontare match molto impegnativi, ma sono dell’idea che le cose ottenute con fatica sono le più soddisfacenti!”
Con le prequali si punta dritti ad una wild card, ma rispetto a tutta la bufera wild card che si è creata attorno a Sharapova e Schiavone quali sono le tue idee?
“Penso che la Sharapova si meriti la WC perché ha segnato per molto tempo la storia del tennis e può continuare a segnarla. Ha sbagliato e ha pagato per quello che ha fatto, non è da tutti, nonostante tanti mesi di squalifica, continuare ad allenarsi con impegno e dedizione per poter tornare più forti di prima.”
Raccontaci della Martina Colmegna al di fuori del campo da tennis. Hobby, altri sport, tempo libero…
“Sono una ragazza molto semplice, solare, generosa e altruista. Nel mio tempo libero amo cucinare, leggere, viaggiare, fare shopping… Quando ci si dedica ad un’attività così impegnativa come il tennis però si ha poco tempo da dedicare a se stessi e agli amici. Le mie principali amicizie sono nate grazie al mondo del tennis.”
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