Jessica Pieri ha compiuto venerdì diciotto anni e si è regalata, con quattro giorni di anticipo, la partecipazione alle prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia, vincendo il torneo Open al TC La Meridiana di Casinalbo (Modena), superando un po’ a sorpresa anche giocatrici più quotate di lei. Jessica vive in una famiglia dove il tennis è il pane quotidiano. Il papà, Ivano Pieri, ex giocatore e oggi uno dei più bravi e affermati allenatori, ha seguito Jasmine Paolini fino a quando non si è trasferita a Tirrenia, ora allena le figlie Jessica e Tatiana (plurivincitrice di campionati nazionali giovanili) e tante altre giovani di grandi speranze.
In famiglia sono quindi abituati a celebrare vittorie, ma oggi la festeggiata è solo lei, Jessica, che sarà tra le più giovani in assoluto ad avere la chance di poter entrare agli Internazionali BNL d’Italia passando dalle prequalificazioni. Jessica questa chance se l’è guadagnata giocando molto bene a Modena, vincendo 5 partite, alcune contro pronostico, sempre in due set, con grande autorevolezza. Al TC La Meridiana ha lasciato una grande impressione sia dal punto di vista tecnico, sia per la sua cordialità e gentilezza.
Hai vinto il torneo Open valido per le prequalificazioni agli Internazionali, raccontaci la tua esperienza al TC La Meridiana?
Mi ero fatta male un mesetto fa, quindi sono arrivata non al meglio della condizione, però mi sono subito trovata molto bene, ho cercato in tutte le partite di fare il mio gioco che è quello di spingere e attaccare molto. Ho giocato sempre bene fortunatamente, alcune partite sono state più facili, altre più difficili e si sono decise spesso per pochi punti importanti che comunque sono sempre riuscita ad aggiudicarmi. Sono molto soddisfatta ovviamente per aver vinto ed essermi qualificata per Roma, ma anche per come ho giocato in tutto il torneo.
Cosa ti aspetti dalle prequali del Foro Italico?
Intanto mi aspetto di trovare un’atmosfera fantastica, essere in mezzo ai grandi giocatori, deve essere veramente un qualcosa di magico. Non sono mai stata al Foro Italico, forse solo da piccolissima, ma non mi ricordo nulla, non vedo l’ora di poterci andare.
Un pensierino a vincere il torneo e arrivare al vero tabellone degli Internazionali lo fai oppure non ci pensi nemmeno?
Sarà sicuramente difficilissimo, quasi impossibile, però sognare non costa nulla, sarà bello solo giocare contro ragazze obiettivamente più forti di me e confrontarmi con loro.
Come giudichi la tua stagione fino a questo punto e quali sono i prossimi obiettivi?
Questa è la prima vera stagione tennistica per me, in quanto in passato sono stata infortunata tante volte a più riprese. Quindi il primo obiettivo è sicuramente quello di non farmi più male e riuscire a giocare con continuità. Se riuscissi a giocare costantemente penso che qualche soddisfazione riuscirò a togliermela. Mi piacerebbe arrivare a fine anno avendo guadagnato qualche altro punto WTA che mi porti ad essere intorno al ranking 600-700. Naturalmente sono consapevole che per arrivare in alto devo lavorare molto e migliorare tantissimo.
Sei in credito con la fortuna per quanto riguarda infortuni e malanni fisici…
Eh sì, ho avuto davvero tanti infortuni in passato. Al massimo sono stata ferma sei mesi, però è capitato più di una volta che appena riprendevo la preparazione mi facessi male di nuovo, magari in modo non gravissimo, però tutta la preparazione doveva essere sospesa e poi dovevo ricominciare da capo. A inizio anno poi ho fatto anche un incidente, quindi sfortuna anche fuori dai campi, però poi finalmente sono riuscita a prepararmi con le tabelle previste senza intoppi e infatti i risultati si stanno vedendo. Spero davvero di riuscire a giocare sempre con continuità.
Non sei ancora molto conosciuta dal grande pubblico che segue il tennis, descrivi il tuo modo di giocare.
Sicuramente il mio è un gioco di attacco. Non ho grandi doti fisiche quindi cerco sempre di comandare io il gioco e di far muovere l’avversaria. Cerco sempre di spingere e quando trovo qualcuna che riesce a tenermi dietro in difesa mi trovo un po’ in difficoltà. Per questo stiamo lavorando parecchio anche sulla difesa oltre che sull’attacco.
La superficie preferita?
Senza dubbio il cemento o comunque campi veloci in cui riesco a farmi valere al meglio.
Parliamo ora della tua famiglia. Tuo papà è anche il tuo allenatore. Come ti trovi in questa situazione particolare?
Ad essere sincera quando ero più piccola e ho iniziato con papà a giocare a tennis, non ho vissuto benissimo questa situazione perché mi sembrava che lui fosse molto più severo con me che con le altre ragazzine che allenava. Forse da papà si prendeva più confidenza e mi sgridava più delle altre. Adesso invece ho capito che è una grande fortuna avere il proprio allenatore “a casa”. Ora so che tutto quello che mi dice, anche magari con un tono un po’ severo, mi serve per crescere e per diventare più brava. Papà è davvero molto molto bravo e preciso con tutte noi e io appunto ho la fortuna che, ad esempio, mentre guardiamo una partita alla TV, posso sentire i suoi consigli da applicare quando poi sono sul campo di gioco.
E il rapporto con tua sorella Tatiana, di due anni più giovane di te, come lo vivi? Lei ha vinto tantissimo, in tutte le categorie giovanili e anche tra i PRO ha già fatto una finale. E’ considerata una “predestinata” al grande successo. Sei mai stata un po’ gelosa dei suoi successi?
No, assolutamente, non c’è mai stata gelosia tra di noi, ci incoraggiamo sempre a vicenda, io sono sempre la sua prima tifosa e lei lo stesso. Sono stata davvero contenta lo scorso anno quando ha fatto bene nel torneo di Santa Margherita.
A 18 anni come riesci a conciliare tennis, studio, amicizie, vita privata?
Quest’anno ho dovuto lasciare la scuola pubblica, facevo un Liceo Linguistico e sono passata ad una scuola privata perché purtroppo non c’era la possibilità di fare tante assenze per disputare tornei e allenarsi con continuità. Per quanto riguarda la vita privata credo di fare sostanzialmente tutto quello che fanno le mie coetanee. Dopo lo studio e dopo gli allenamenti, mi piace uscire con gli amici, andare un po’ in giro, divertirsi. Quando si è lontani da casa per i tornei è un po’ diverso ma poi appena torno riprendo i contatti con gli amici.
C’è qualche giocatrice che ti piace particolarmente o a cui ti ispiri quando scendi in campo?
A dire il vero, io il tennis femminile non lo seguo molto, preferisco seguire il maschile e il mio grande idolo è Roger Federer. Tra le donne mi piace molto Camila Giorgi, ho avuto modo di vedere i suoi allenamenti a Tirrenia dove mi allenavo due giorni a settimana durante la preparazione invernale.
Infine il sogno della tua carriera. Quale grande torneo ti piacerebbe vincere?
Il grande sogno della mia vita è diventare una tennista professionista, vorrei che il tennis diventasse il mio lavoro, ecco questo mi basterebbe. Anche se non dovessi mai vincere niente di importante ma potessi vivere di tennis, sarei davvero soddisfatta. Poi se proprio vuoi che ti dica un torneo in cui mi piacerebbe arrivare in fondo, ma anche solo giocarlo ovviamente è Wimbledon.
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