In Florida a caccia di talenti

Giampaolo Mauti

di Alessandro Nizegorodcew (Articolo apparso sul quotidiano Il Tempo del 25/07/14)

I coach italiani, all’estero, sono ormai un «must». Federico Ricci è il direttore della Jarkko Nieminen Tennis Academy, mentre Jacopo Tezza è a capo della Chris Evert Academy. Tanti anche gli allenatori che girano il circuito Atp e Wta al seguito di tennisti stranieri. Tra di loro, il romano Giampaolo Mauti è uno degli esempi maggiormente virtuosi, un esempio per tutti gli aspiranti coach. Oggi direttore della Rick Macci Tennis Academy a Boca Raton (Florida) ha Il Temporaccontato la propria storia, tra allenamenti, campi da tennis e, ovviamente, la maglia giallorossa. Nato a Roma il 28 giugno 1983, è cresciuto sognando il calcio e la sua Roma. Ore e ore passate all’oratorio Don Bosco a inseguire un pallone, il primo impatto con il tennis arriva a sette anni, dopo aver visto lo zio giocare con gli amici. «A casa di mio nonno c’era un muro – racconta Mauti – e mi rtirovavo a giocare lì per ore e ore senza rendermi conto del tempo passato. Guardavo anche il tennis in televisione, all’epoca grazie a Tele+2, cercando di imitare i colpi dei campioni. I miei genitori mi iscrissero a 11 anni a scuola tennis e da quel momento la mia passione non ha mai smesso di accompagnare la mia vita». A 13 anni il trasferimento al TC Junior Tennis dall’allenatore Marzio Miloro, maestro di tennis e di vita per Giampaolo. A livello giovanile Mauti raggiunge le semifinali in singolo e in doppio (con Flavio Cipolla) ai campionati italiani under 16, mentre a livello professionistico si ferma a un passo dai Top-1000. Le motivazioni iniziano a scarseggiare e la scelta di tentare un’avventura negli Stati Uniti stuzzica il giovane romano. «L’idea era quella di imparare l’inglese e scoprire un nuovo continente. Ho svolto il ruolo di sparring partner alla Rick Macci Tennis Academy grazie al mio amico coach Marco Martizi, ancora oggi tra gli allenatori più rinomati negli States». Passano solamente tre mesi e il sogno si avvera. Rick Macci offre a Giampaolo un lavoro come coach full time in accademia. «Tre anni dopo sono diventato head coach della RMTA. I Pro e i Contro della vita negli States? Le accademie non hanno soci ma solo professionisti o aspiranti tali. E, soprattutto, qui se vali puoi fare strada… Come in Italia, vero? I Contro? Faccio davvero fatica a trovarne. Il mio sogno? Creare da zero un giocatore professionista, come fatto da Rick Macci in passato con Roddick e Capriati».

Giampaolo è da sempre «malato» di Roma e lo scorso anno si è recato ad Orlando per seguire la squadra. «E quest’anno ho già comprato i biglietti per le fasi finali della Guinness Champions International Cup, sperando che i ragazzi ci arrivino. Come seguo la Roma a Boca Raton? In realtà è molto facile grazie al Roma Club Florida fondato da Stefano Papaleo. E se, causa fusi orari, non potessi seguire la «magica» in diretta, spengo il telefono per poterla vedere in differita. Quest’anno dobbiamo lottare per lo Scudetto…». Idee chiare, tennistiche e calcistiche, per uno dei migliori esempi del professionista italiano nel mondo.

 

 

 

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