di Alessandro Nizegorodcew
Gianluca Mager è una delle nota più liete di questi ultimi mesi di stagione. Il giovane azzurro, classe 1994, è attualmente al numero 958 della classifica Atp. Un ranking costruito da aprile ad oggi, sotto l’attenta guida dell’ex davisman Diego Nargiso. Mager possiede un tennis molto brillante, dotato di un ottimo rovescio bimane che alcuni hanno accomunato a Simon (“Magari avessi la velocità di piedi del francese” – tiene subito a precisare Gianluca). Nei primi anni da junior i risultati erano stati incoraggianti, ma nel periodo dell’adolescenza il tennis non è più stato una priorità. L’incontro con Nargiso, però, ha cambiato le carte in tavola e oggi, più che mai, Mager punta al circuito Atp.
“E’ scattato qualcosa nella mia mentre quando ho incontrati Diego” – racconta Mager a Spazio Tennis – “E’ stato Nargiso a convincermi, è grazie a lui che il mio unico obiettivo è oggi quello di diventare un professionista. Ho deciso di smetterla di “divertirmi” come facevo in precedenza. Mi alleno seriamente, mattina e pomeriggio, la mia vita è dedicata al tennis.”
L’incontro tra Gianluca e Diego avviene in gennaio ed è un colpo di fulmine tennistico. “Mi era arrivata voce che Nargiso aveva chiesto di me, informandosi su cosa stavo facendo in quel periodo. Mi aveva visto giocare in un torneo diversi mesi prima… Ci siamo sentiti e abbiamo deciso di cominciare questo percorso.”
Diego Nargiso aveva deciso di dare un taglio al tennis poco dopo la fine della sua carriera agonistica, ma da alcuni mesi è tornato nel circuito più motivato che mai, curando fino al minimo dettaglio il suo lavoro alla ITA (International Tennis Academy). “Diego ha molta pazienza con me – prosegue Mager – e posso dire che ce ne vuole veramente tanto per come sono fatto. Sto migliorando pian piano però. Diego mi trasmette grande passione e si vede che ha voglia di insegnarmi tante cose, sia in campo che fuori, e la sua esperienza passata da giocatore professionista nel circuito Atp vale davvero tanto.“
Gianluca Mager deve migliorare nella gestione del punto, a volte troppo frettolosa. “Si è vero” – spiega il diciottenne azzurro – “in alcune circostanze cerco troppo di chiudere rapidamente. Ho buoni fondamentali, ma devo migliorare il diritto oltre, appunto, alla gestione dello scambio. Lavorerò su tutto durante la preparazione invernale che sto iniziando in questi giorni a Genova. Nel 2014 il mio obiettivo è quello di entrare tra i primi 600 giocatore del mondo.“
Mager ha disputato la Serie A per il Park Tennis Club di Genova, insieme a giocatori quali Fognini, Naso e Giannessi. “I ragazzi mi danno tanti consigli e sto imparando molto da loro. Proprio a Genova, quando durante il challenger ho perso 76 63 contro Gabashvili, ho capito che potevo fare qualcosa di importante in questo sport.” La Serie A è molto importante anche per autofinanziare la prossima stagione agonistica in giro per il mondo. “Dal punto di vista economico spero di ricevere una mano dalla FIT, perché è davvero difficile andare avanti con i prize money irrisori dei tornei futures. Vorrei in conclusione ringraziare proprio il presidente del Park Mauro Iguera: grazie agli introiti della Serie A quest’anno sono riuscito a cavarmela.”
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