(Lorenzo Giustino – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew (articolo pubblicato sull’ultimo numero del mensile “0-15“)
Lorenzo Giustino è uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale. Il giovane azzurro, classe 1991 e già campione italiano under 14, si allena da anni a Barcellona. Nel corso delle stagioni ha cambiato più volte guida tecnica, sino ad affidarsi ad Albert Torras, ex coach del top-50 Montanes (Torras segue anche il promettente argentino Federico Del Bonis). Lorenzo è dotato di ottima tecnica e di grande velocità; fisicamente potrebbe ricordare un giovanissimo Fabio Fognini. Il diritto è certamente il suo colpo migliore, ma sostanzialmente riesce a giocare ogni colpo in maniera corretta. Manca ancora di continuità all’interno dello stesso match, elemento che, col tempo, riuscirà sicuramente a migliorare.
“Ho iniziato con il tennis a 4 anni presso il Circolo Tennis Napoli” – racconta Giustino – “A quell’età praticavo sia il tennis che lo sci e ad un certo punto ho dovuto scegliere tra campionati nazionali di sci o torneo di tennis. Ho scelto evidentemente il tennis e da allora la Federazione ha iniziato a seguirmi.”
Lorenzo, allenandosi a Barcellona da molti anni, ha ricevuto più volte proposte per diventare cittadino spagnolo. “Ma ho sempre rifiutato” – prosegue Giustino – “io mi sento italiano al 100%. Anzi, ti dirò di più, quando la Spagna gioca in qualsiasi manifestazione sportiva, io gli tifo contro!”
Nonostante la giovane età, Lorenzo Giustino sembra avere le idee chiarissime sul proprio tennis e sugli obiettivi da raggiungere: “Sicuramente devo limare alcuni piccoli difetti tecnici, ma cià che maggiormente mi manca è la consapevolezza in campo; non ho ancora la giusta fiducia, ma so che arriverà nel momento in cui raggiungerò i primi risultati di prestigio a livello Atp. Per quanto riguarda la classifica, spero di finire l’anno tra i primi 750 del mondo. Giocherò futures, ma con il mio allenatore siamo d’accordo nel tentare di passare ai challenger il prima possibile. In questa stagione, per esempio, ho giocato molto bene in quello di Napoli, dove ho battuto un top-300.”
Se c’è da scegliere un punto di riferimento, Lorenzo non ha dubbi nel nominare “Roger Federer, chi altri.. Lui è il tennis! Io vorrei diventare numero uno come lo è stato lui. Perché praticare uno sport se non si punta al massimo?! In generale comunque mi ispiro ai migliori, cercando di rubare qualche segreto da ognuno.”
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