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Direttamente dall’ITF di Chiasso, torneo da $25.000 femminile in corso sui campi del TC Chiasso, parla in esclusiva con SpazioTennis la giocatrice del Liechtenstein, Kathinka Von Deichmann. La 22enne del piccolo stato enclave della Svizzera, al ChiassOpen ha raggiunto, per ora, le semifinali dopo aver battuto in match particolare ma di alto livello la macedone Lina Gjorcheska.
Parlaci del tuo match di oggi contro Lina Gjorcheska e della montagna russa di emozioni che è stato.
Ero davvero nervosa all’inizio e non riuscivo a colpire la palla come avrei voluto, ma poi ho aumentato la velocità di esecuzione, davo più potenza e non le davo il tempo di ritrovare rimo ed ero io a comandare il gioco, mentre lei sbagliava molto. Tutto ad un tratto nel secondo set mi sono ritrovata a pallettare ed a mettere solo la palla in campo e lei ha cominciato ad alzare il ritmo e giocare sempre meglio, colpendo diversi vincenti soprattutto perché il mio gioco in quel momento glielo lasciava fare. Ho cominciato a sentire la pressione e la tensione, ma per fortuna nel terzo set ho ritrovato il mio gioco, cercavo i miei colpi soliti, mi caricavo. Ho ricominciato a giocare intelligentemente e lei ha patito. Questa è stata la chiave della vittoria.
Come si reagisce ad un set perso così nettamente per 6-0?
Non è affatto facile, ma sapevo cosa avrei dovuto fare, come peraltro avevo fatto nel primo set. Ho guidato io il gioco senza dare la possibilità a lei di farlo. Volevo essere il “leader” del gioco e ce l’ho fatta. Sono rimasta positiva mentalmente. E tutto ciò mi ha dato il modo di ritrovare la concentrazione.
Il 2017 è cominciato in maniera positiva e sta proseguendo bene.
Ho giocato diversi buoni match e buoni tornei in questa stagione e sono molto motivata a scalare la classifica. Comunque voglio pensare ad un match alla volta, perfino ad un punto alla volta. Non mi fa di pensare troppo a ranking futuri: voglio concentrarmi su di me, sui miei miglioramenti e sul diventare una giocatrice migliore con una personalità sempre più vincente. Il resto sarà conseguenza.
Non sei ancora riuscita a giocare le qualificazioni degli slam, ma ora sei davvero vicina. Se il sito ITF dice il vero, l’erba è la tua superficie preferita e Wimbledon magari ti aspetta.
Ci sto pensando alle qualificazioni di Wimbledon e mi piacerebbe davvero tanto fare il mio debutto Slam proprio a Londra, ma non mi sto mettendo eccessiva pressione a riguardo: se viene viene, se non viene a Wimbledon ci andrò l’anno dopo. Un passo alla volta, come dicevo prima.
Tu vieni dal Liechtenstein e giochi per questo piccolissimo stato. Sei la sola in pratica. Hai riscontrato delle difficoltà a questo proposito?
A dir la verità è proprio figo giocare per il Liechtenstein. Adoro giocare per il mio paese ed è un onore, davvero. Abbiamo tutto in Liechtenstein e perfino un Comitato Olimpico, che fa davvero tanto per noi atleti… certo, non siamo molti, ma l’ambiente che ci viene fornito è perfetto per migliorare.
Raccontaci qualcosa di te, per farti conoscere un po’ meglio.
Credo di una persona molto simpatica e divertente. Mi piace ridere e mi piace fare cose stupide. Voglio godermi la vita facendo cose pazze ogni tanto.
E quel rovescio ad una mano da dove viene?
Ho giocato con il rovescio a due mani fino a 13 o 14 anni, ma non era certo il mio colpo preferito e facevo davvero fatica a colpirlo decentemente. Così dal nulla ho deciso di provare a giocarlo ad una mano ed immediatamente ha funzionato tutto al meglio. Mi piace tirarlo forte ma anche giocarlo in slice… ed è stata un’ottima decisione!
Un’ultima cosa: in tanti si stanno esponendo parlando del livello della WTA, che a dir loro sarebbe più basso che in passato. Tu ti sei fatta un parere a riguardo?
A dire la verità io credo che il livello diventi sempre più altro, non sono proprio d’accordo con chi dice il contrario. Soprattutto a livello fisico e di preparazione il livello è altissimo e le ragazze devono prendersi cura del proprio fisico sempre di più. Non solo, inoltre è sempre più difficile scalare le classifiche, servono tanto tempo e tante dure vittorie per arrivare là in cima.
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