“Sartori mi chiedeva di andare a vedere Jannik Sinner, io rimandavo finché Massimo non lo ha portato ed ho subito capito che era diverso dagli altri: imposta lui il gioco e lo faceva sin da bambino. In lui vedo futuro”. Sono queste le parole di Riccardo Piatti intercettato da Sportface.it sui campi del Roland Garros. Il coach del talento altoatesino non nasconde le doti del classe 2001: “Può migliorare tutti i colpi: Nadal, Federer e Djokovic all’età di Sinner non avevano le qualità che vediamo oggi nel loro tennis. E’ chiaro che Jannik deve capire che deve lavorare tanto, perché non si deve mai smettere di migliorare se si vuole puntare in alto. Gli obiettivi sono lontani, per andarli a prendere bisogna lavorare tanto e giocare. Jannik è molto intelligente ed è difficile che si monti la testa – ha proseguito Piatti – A Bordighera capiamo i momenti, io insisto nel portarlo dove ci sono giocatori migliori di lui per fargli imparare come giocare contro questi e come gestirsi. E’ un ragazzino di diciassette anni, ha un gran potenziale e deve conoscerlo per prima lui”.
Qualche parola anche su Borna Coric, a un solo punto dal battere Federer al Foro Italico: “Roma è il primo torneo in cui posso definirmi contento, quest’anno abbiamo avuto problemi perché non è stato bene e si è allenato poco. Ora sta riprendendo il suo gioco, su terra ed erba starà bene
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