Gianluca Di Nicola, classe 1995, è un giovane tennista su cui la Federazione Italiana Tennis sta puntando molto. Ha trionfato nell’Open di Pescara che gli ha dato la possibilità di partecipare alle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia ed è la terza volta consecutiva che Gianluca partecipa a questo grande evento. Al fianco di papà-coach Italo, a cui dedica tutto ciò che ha vinto finora, percorre la strada per realizzare il proprio futuro, su cui ha le idee molto chiare.
Sei uno dei giocatori che da lunedì disputerà le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL di Roma per aggiudicarsi una wild card. Hai, infatti, trionfato sui campi in terra rossa del Circolo Tennis Pescara; eri il favorito, la testa di serie numero uno e durante tutto il torneo hai concesso un solo set. Raccontaci questo cammino…
“Ho trionfato nell’open BNL di Pescara. Ero il favorito ma non era facile rispettare i pronostici anche perchè dall’altra parte c’erano avversari molto validi. Nel primo turno ho affrontato Narcisi, un ragazzo di Bari; è stata dura, tanto che ho dovuto vincere al terzo set. Nei quarti ho giocato contro Sgrignoli e nonostante la sua bravura, non ho trovato difficoltà, così anche nella semifinale contro Vecchi. In finale ho sfidato Patrizio Marchegiani, il giocatore di casa, il primo set è stato molto combattuto e infatti l’ho vinto con un punteggio di 6-4, nel secondo set sono riuscito a tenere un ritmo alto e lui è calato un po’ fisicamente e me lo sono aggiudicato per 6-2.”
In finale, contro Patrizio Marchegiani, ti sei ritrovato con il pubblico contro…
“Conoscevo le qualità di Marchegiani e sapevo che avrei dovuto giocare un gran tennis per portare a casa il match. Avevo il pubblico contro ma devo dire che nei miei confronti sono stati molto corretti. Sono molto soddisfatto del risultato finale.”
Questa è la terza volta consecutiva che trionfi nel Circolo Tennis Pescara, questo torneo ti porta fortuna…
“Anche se si è favoriti, non è mai facile rispettare i pronostici. Pescara è un torneo che mi piace molto e riesco a esprimere sempre un buon livello di gioco. In quel circolo ci sono cresciuto, ed è come se mi sentissi un po’ a casa, anche la gente attorno è affezionata e mi sostiene ad ogni partita. Speriamo di continuare con questa striscia positiva.”
L’anno scorso, al Foro Italico, hai passato il primo turno contro Bessire, successivamente hai dovuto affrontare Flavio Cipolla…
“L’anno scorso il Foro Italico è stata un’esperienza stupenda che mi ha fatto crescere molto. Ho passato il primo turno contro Bessire, un ragazzo di Roma, al secondo turno ho dovuto affrontare Flavio Cipolla che non ha bisogno di presentazioni, ex n° 70 della classifica mondiale. Ho giocato il primo set molto bene riuscendo a sconfiggere tutta la tensione iniziale; ho perso poi gli altri due parziali ma non ho giocato male. Lui è stato più aggressivo ed è subentrata l’esperienza. Ero molto contento per il primo set vinto anche se avevo un po’ l’amaro in bocca per il risultato finale. Lui stesso a fine partita mi ha fatto i complimenti e ha dichiarato di aver giocato un tennis di altissimo livello. Speriamo di fare altre esperienze importanti anche quest’anno.”
Sei uno dei giocatori più giovani che calcherà nuovamente il palcoscenico del Foro Italico, cosa si prova a far parte del torneo più atteso d’Italia?
“L’anno scorso è stata un’emozione bellissima giocare su quei campi e mi ha aiutato a tirare fuori il meglio di me. L’aria che si respira è magica, diversa dagli altri tornei. Spero di riuscire a sconfiggere la tensione iniziale e mettere in campo tutte le mie carte.”
In questo periodo le soddisfazioni non mancano e ti sei ritrovato a Santa Margherita di Pula con una wild card nel main draw…
“Sì, ho fatto un buon torneo. La wild card mi è stata data dalla Federazione che quest’anno sta credendo molto in me e che spero di ripagare al più presto. In Sardegna ho battuto al primo turno un 800 Atp e poi ho ceduto nel secondo turno contro un 500 Atp.”
Per quanto riguarda la programmazione dei tornei, quali saranno le tue prossime mete?
“Dopo il Foro Italico andrò di nuovo in Sardegna, poi sarò impegnato a Bergamo e a Lecco, infine penso che giocherò qualche challenger.”
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Che obiettivi ti sei posto?
“Spero di scalare il più possibile la classifica mondiale, il livello è molto alto e non sarà facile ma io darò il massimo per cercare di far diventare la mia passione un lavoro a tutti gli effetti.”
Da quando avevi quattro anni sei seguito da tuo padre; che rapporto si instaura tra un figlio/giocatore e un padre/coach?
“Sì, mio padre mi segue da quando sono nato, mi ha insegnato tutto e tutto quello che sono riuscito a fare fino ad oggi lo devo a lui. Spero di poterlo ripagare un giorno. Abbiamo un bellissimo rapporto. Qualche volta ci capita di discutere ma sarebbe anormale se non fosse così, dopo due minuti, però, siamo di nuovo lì a combattere insieme per lo stesso obiettivo.”
A credere nel tuo sogno non è solo tuo padre, ma anche la Federazione Italiana che ti segue spesso …
“Essere seguito dalla Federazione mi fa onore, spesso vado al centro tecnico ad allenarmi; sono esperienze bellissime e la struttura presente ha l’obiettivo di far crescere i propri ragazzi. Da quest’anno mi segue Umberto Rianna e con lui ho instaurato subito un buon rapporto, la sua fiducia e la sua competenza mi stanno aiutando molto.”
Con la speranza di sentir nuovamente parlare di lui, gli auguriamo tanti in bocca al lupo per il Foro Italico e un futuro ricco di soddisfazioni.
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