Il 2010 di… Riccardo Ghedin


(Riccardo Ghedin – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
La stagione di Riccardo Ghedin non può che definirsi interlocutoria. Il tennista romano, classe 1985, ha perso 8 posizioni rispetto alla fine del 2009, confermando di fatto la scorsa annata. Ci si aspettava forse qualcosa di più dal “Ghedo”, che ha lasciato Michele Tellini per seguire come unico coach Fabrizio Falciani (in precedenza Tellini e Falciani lavoravano insieme). 1 vittoria e 3 finali a livello future e qualche buon quarto di finale challenger, hanno regalato a Riccardo la posizione numero 276 Atp. Il 2011 deve essere la stagione di un decisivo salto di qualità. Riccardo ha iniziato piuttosto tardi a giocare a tennis e il tempo per crescere è indubbiamente ancora tanto.

Ciao Riccardo, una stagione discreta la tua, che ti ha permesso di rimanere nella stessa posizione dello scorso anno. Come la giudichi? Se dovessi darti un voto…
“Che ti devo dire, Ale, sono sempre lì tra i primi 300 Atp. Non è un disastro, visto che non sono sceso, ma neanche una grande vittoria, dato che mi ero posto l’obiettivo dei primi 150 del mondo. Mi do un 6. La sufficienza credo sia il voto giusto.”
Aspetti positivi e negativi del 2010?
“Mi sento molto migliorato sotto il profilo tecnico e sento più fiducia in alcune situazioni. Lavoreremo su questi aspetti durante la preparazione, per rendere tutto ancor più sicuro. Le cose negative, come sempre, sono le situazioni personali che si vengono a creare. Se riesci a stare sempre isolato nel tuo mondo tennistico va tutto bene, ma se cominci a sviare troppo, pensando ad altre cose, allora arrivano i problemi. Mantenere uno stato di solidità interiore è fondamentale.”
Qual è stata la tua miglior partita dell’anno?
“Sicuramente quella contro Kevin Kim, nel secondo turno del challenger di Manta. Ho vinto 76 64, giocando davvero ad un altissimo livello.”
Hai già parlato della preparazione invernale. Quando inizierà e come si svolgerà?
“Ho iniziato la preparazione invernale il 6 dicembre e durerà 7/8 settimane. Quest’anno non andrò in Australia per potermi preparare davvero al meglio per il 2011. Non farò tornei sino alla prima settimana di febbraio. Insieme al mio coach Fabrizio Falciani lavoreremo molto sulle “situazioni speciali”. Ormai i palleggi li sanno fare tutti, ma ci sono situazioni, spesso piuttosto banali, nelle quali magari non si sa che scelta fare. In questo devo migliorare.”
Chiudiamo con l’obiettivo di classifica per il 2011..
“Chiudere l’anno tra i primi 150 è il mio obiettivo dichiarato.”
Ciao Ghedo, in bocca al lupo
“Crepi Ale, ciao! Un saluto a tutti i lettori e ascoltatori di Spazio Tennis.”

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