Cala il sipario sulla XVIII edizione degli Internazionali under 14 di Messina “Carlo Stagno d’Alcontres”, una settimana nel segno di Federica Sacco. È probabilmente mancata solamente la vittoria in finale per coronare un cammino fantastico dell’allieva di Lino Sorrentino, forse ogni più rosea aspettativa considerando l’altissimo livello dell’entry list e l’epicondilite che ancora condiziona le prestazioni della giovane napoletana. “Nel primo match ero tesa proprio per questo motivo”, ci ha spiegato. Federica, infatti, è tornata a gareggiare solamente qualche giorno prima di Messina, nel 4° Memorial Lillo Pucci, dopo una pausa di oltre due mesi.
“Le prime partite non sono state comunque molto impegnative, ma dagli ottavi l’avversaria era sempre più forte e ho vinto al terzo. Ai quarti ero sotto 6-3 5-1 ma sono riuscita a rimontare, anche se nel terzo ero avanti 5-2 prima di chiudere per 6-4, poi in semifinale ho battuto in due set la numero 2 del tabellone (la russa Sayftedinova, ndr)”. Pochi rimpianti però per una finale persa ma giocata alla pari contro Noa Krznaric, mancina classe 2003 e dal futuro splendente, tanto da essere etichettata nella sua Croazia come la ‘nuova Seles’: “Sapevo che era molto brava, non l’avevo mai affrontata ma l’avevo vista in vari tornei, sapevo come giocava. Ho perso il primo per 6-3 e ho anche accusato un piccolo stiramento all’inguine, però ho continuato a provarci sino alla fine. Nel secondo lei è andata un po’ nel pallone e sono riuscita a vincerlo 6-3, poi sono partita benissimo anche nel terzo salendo sul 2-0. Ho subito 5 giochi consecutivi e ho provato a rientrare sul 5-3: ho annullato due match point e avuto due palle del 5-4, ma lei ha vinto un paio di scambi lunghi e tirati”.
Federica ha comunque affermato di essere felice per il suo percorso, come testimonia anche il bellissimo sorriso durante la premiazione: “È stato un grandissimo torneo a prescindere, organizzato bene, e mi sono divertita tanto, ho giocato alla grande dalla prima all’ultima partita. Torno da Messina con una grande iniezione di fiducia”.
Un piazzamento che le permette di assestarsi al numero 20 della classifica under 14, a pochi gradini dal best ranking di 16 conquistato prima della sosta fortuita ai box. La giovane campana dal tennis aggressivo da fondo ma senza disdegnare soluzioni di tocco – lo dimostra anche nelle preferenze dei suoi “colleghi” professionisti: “tra gli uomini mi piace guardare Federer, mentre tra le donne Radwanska, Bouchard e Sharapova”- è uno dei prospetti più interessanti del tennis azzurro e anche per lei è quindi lecito pensare in grande: “Il sogno è sempre quello di arrivare tra le prime al mondo e un giorno di vincere un torneo importante, ad esempio uno Slam”, ma allo stesso tempo dimostra di avere ben piantata la testa sulle spalle: “L’obiettivo a breve termine, invece, è quello di far bene alla Summer Cup e ai Campionati Europei, i miei prossimi appuntamenti”.