di Paolo Vacca
Non è la prima volta che Federica Di Sarra raggiunge le prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia. La 25enne di Fondi, solo nel 2015 non ha centrato l’obiettivo, mentre neel 2013 giocò le vere e proprie qualificazioni. Federica arriva a Roma – quest’anno – grazie alla finale conquistata all’Open BNL di Cagliari. Nel 2010 Federica Di Sarra ha raggiunto il suo best ranking (n.305); quattro i titoli conquistata in carriera (Campobasso, Imola, Todi e Casale), otto in doppio; in carriera ha un record di 143 vittorie e 117 sconfitte; l’ultimo match giocato nel circuito ITF risale a luglio 2015, quando perse contro la rumena Serban, al 25.000$ di Roma. Federica Di Sarra, classe 1990 e oggi senza classifica Wta, si è raccontata in esclusiva a Spaziotennis.com.
Che sensazioni hai in vista delle prequalificazioni? Pensi di avere buone opportunità?
“Non mi aspetto nulla rispetto a due anni fa, visto che non gioco più a livello professionistico da ormai un anno. Spero di divertirmi ed esprimere un buon tennis. Mettere i piedi su quei campi è sempre una forte emozione. Quest’anno ci saranno molte più giocatrici, sarà ancora più difficile, ma tutto può succedere. E poi con la maggior parte ho un record positivo, quindi mai dire mai”.
Dopo Roma com’è il tuo programma?
“Dopo Roma credo che continuerò con i miei impegni. Ho il campionato a squadre, nel quale sono impegnata con il Tennis Beinasco, farò qualche Open, e proverò ad entrare in qualche ITF italiano”.
Nella vita, fai altro oltre al tennis?
“Diciamo che sono un paio d’anni che sono tornata a casa. Ho smesso di andare in giro o trasferirmi per il tennis. Ho rallentato molto gli allenamenti e le partecipazioni ai tornei, prendendomi una lunga pausa. Fortunatamente mio fratello ha un circolo a Velletri, e sto lavorando lì come maestra. Quest’anno, insieme ad altre colleghe e colleghi, ho fatto il corso per Maestri Nazionali”.
Che obiettivi hai per questa stagione, e per il futuro in generale?
“Per questa stagione non ho obiettivi in particolare. Ripeto, non mi alleno più come prima, soprattutto per questioni economiche. Viaggiare costa molto, e se non li hai di tuo (i soldi, ndr) diventa complicato. Se riesco a mettere da parte qualche soldo, mi piacerebbe tentare per un’ultima volta la scalata verso il tennis professionistico. Sicuramente in futuro rimarrò nel mondo del tennis come maestra”.
Che consigli daresti ad una giovane tennista che vuole intraprendere la carriera da professionista?
“Il tennis è uno degli sport più belli al mondo ma allo stesso tempo difficile mentalmente. Richiede tanti sacrifici e tante rinunce sin da bambino. In età adolescenziale, sono andata via di casa viaggiando e spostandomi sempre da un posto all’altro per riuscire a sfondare in questo sport. Diciamo che ci sono riuscita solo in parte, bisogna dedicarsi anima e corpo a questo sport lavorando ogni giorno per migliorarsi. Poi se uno ha la disponibilità economica… beh è un vantaggio in più!”.
Il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto era, ed è ancora, diventare una giocatrice professionista. Mi accontenterei di questo”.