Per chi non lo conoscesse, Diego Veronelli è un Italo-Argentino classe ’79, che ha ottenuto il suo best ranking nel 2003 (173), oggi fuori dai mille, e che vanta nel suo backgruond, sempre nello stesso anno, un quarto di finale all’Atp di Palermo, durante il quale si è imposto in due set su giocatori del calibro di Davydenko e Hanescu. Tennista molto talentuoso e promettente, è stato perseguitato da una serie d’infortuni che non gli hanno permesso di completare la sua scalata verso i primi 100 giocatori del mondo. Veronelli quest’anno gioca la serie A con la squadra romana dell’Empire e proprio domenica scorsa, dopo il suo esordio, ho avuto modo di intervistarlo davanti ad un buon piatto di pasta..
(Diego Veronelli – Foto Nizegorodcew)
di Nicola Corrente
Diego, al di là del match perso contro Aldi in serie A, ti ho visto davvero in forma; hai intenzione di ricominciare l’attività da Professionista dopo un anno come questo tormentato da infortuni?
“Si assolutamente! Credo che il giocatore di tennis lo posso fare adesso, per fare il maestro o l’allenatore avrò tutta la vita davanti. Vivo con la speranza di ricominciare l’anno prossimo lontano da infortuni; quest’anno a Gennaio mi ero allenato duramente e avevo iniziato bene la stagione facendo semifinale in colombia al primo torneo giocato; subito dopo mi sono fatto male al ginocchio e sono stato fermo 4 mesi; poi ad Aprile ho ricominciato a giocare campionati a squadre, open e qualche futures, ma in Germania mi sono infortunato di nuovo, questa volta al piede. Adesso è da un mese che ho ricominciato ad allenarmi. Purtroppo quest’anno non ho proprio avuto l’occasione di giocare tanti tornei.“
Ricominciare dai futures non è molto difficile moralmente per un giocatore come te?
“Si, non è facile. L’anno scorso l’ho fatto perchè avevo l’umiltà e la voglia di ricominciare e prendere punti per disputare quei tornei che a me piacciono. Adesso dovrò giocare addirittura le quali dei futures perchè ho perso tutto il Ranking, ma ho la fiducia che ogni volta che gioco questi tornei faccio molto bene! Ne ho vinti 9 o 10 e ho fatto 6 o 7 finali, quindi credo di giocarli fin quando non rientro nei top-500, per poi poter accedere direttamente alle quali dei Challenger.”
Tu ora vivi a Madrid, giocherai i tornei in Europa, o cercherai di approfittare di qualche wild card in Argentina?
“Sicuramente giocherò la maggior parte dei tornei in Europa, anche se adesso grazie alla mia Fidanzata che fa la hostess per una compagnia aerea, ogni volta che vorrò tornare in Sud America potrò farlo con qualche agevolazione in più! Infatti non faccio altro che ripeterle “ma perchè non ti ho conosciuto prima?!
Tornando seri, sicuramente qualche wild card me la daranno per i Futures, ma per i challenger non credo; quest’anno al torneo della coppa Petrobras le wild card erano Gaudio, Puerta, Zabaleta e un giovane molto promettente che la meritava sicuramente, quindi sarà un po’ complicato per me.”
Per concludere, so che hai collaborato per un periodo una trasmissione radiofonica sul tennis a Buenos Aires, visto che noi come Spazio Tennis abbiamo lanciato da circa un mese questo stesso evento sulle frequenze di Nuova Spazio Radio in Italia, raccontaci qualcosa in proposito…
“Si fino ad un anno fa partecipavo a questo programma radiofonico molto bello ed interessante; in Argentina il Tennis rispetto a qui ha certamente più visibilità sia sui giornali che in televisione, per me è stata davvero una bella esperienza; quando non ero a Buenos Aires raccoglievo interviste ed informazioni per il programma direttamente dai tornei nei quali ero impegnato. Credo che in Italia ci sia bisogno di trasmissioni come la vostra.”
Diego ti ringrazio molto e a questo punto in bocca al lupo per il tuo ritorno!!!
“Crepi il lupo e grazie!”
(Diego Veronelli – Foto Nizegorodcew)
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