La nostra intervista di oggi vede come protagonista Dario Bellino, allenatore di Giulia Gatto-Monticone, nonché capitano della squadra di serie A femminile de Le Pleiadi. Dario, sempre molto gentile e disponibile con Spazio Tennis, ci ha raccontato le aspettative della sua allieva per il 2010, senza tralasciare la discussione del momento, in merito alla differenza di rendimento tra uomini e donne nel tennis internazionale..
(Giulia Gatto-Monticone)
di Alessandro Nizegorodcew
Allora Dario, iniziamo dalla preparazione invernale di Giulia. Come è andata e su cosa avete lavorato in particolare?
“Abbiamo iniziato la preparazione un po in ritardo rispetto ai “canoni” del circuito, in quanto giulia è stata impegnata con la serie A per tutto il mese di novembre. In campo abbiamo lavorato su ciò che secondo me le serve per giocare a livello Wta, cercando di renderle la palla un po piu “pesante”, provando a lavorare sulle accelerazioni e sui cambio di ritmo. Abbiamo anche lavorato sul servizio, per renderlo ancora più efficace. Il lavoro atletico si sta svolgendo tuttora. Si tratta di un lavoro più lungo e complesso perché, in primis, ci siamo occupati di farle prendere qualche kg, che poi dovrà essere poi trasformato attraverso il potenziamento. I suoi problemi fisici per ora sembrano risolti, anche se bisognerà vedere come il suo fisico reagirà durante lo stress della competizione. Per ora siamo soddisfatti.”
Quali saranno i primi tornei di Giulia e quale sarà la programmazione in linea generale?
“Giulia comincerà a giocare il torneo di Belfort (25.000$), probabilmente nel tabellone di qualificazione, per testare la sua condizione generale, ma senza grandi attese. Durante la stagione vorremmo eliminare i tornei da 10.000$, anche se quest’anno il calendario non è dei piu “comodi”. Si sta infatti valutando se fare una trasferta americana (marzo) dove si presentano tre 25.000$ consecutivi. I Wta europei sono il nostro obiettivo; è un ambiente che ha dimostrato di gradire molto e, conscia delle prestazioni date a fine stagione in serie A, credo che lei si senta in grado di affrontare anche questi tipi di tornei.“
Il tennis di Giulia è dotato di un ottimo timing e certamente può ambire a posizioni molto più alte di quelle in cui si trova attualmente (350 Wta). Quali sono i vostri obiettivi in termini di classifica? Quali sono le sue potenzialità?
“Il suo tennis è a parer mio (ovviamente di parte), ma secondo molti tecnici che lavorano a livelli altissimi, da prime 150 al mondo (infortuni permettendo). A me piace avere progetti ambiziosi, ma stare anche con i piedi per terra; per cui non dovesse avvenire in 6 mesi, non ne farei un dramma. Io sono convinto che prima o poi, con un lavoro costante e serio e avendo sempre la stessa passione, si possa arrivare al limite delle proprie possibilità. Il potenziale comunque è molto buono.”
(Dario Bellino durante un match di Serie A)
Immagino possa essere un sogno poter giocare tornei quali il Foro Italico.. Questo potrebbe essere l’anno buono..
“Le quali a Roma sarebbero un bel sogno. Infatti credo che, a prescindere dalla classifica che avrà, proverà a giocarle. Anche se il vero sogno credo sia poter giocare al Roland Garros.. Il suo sogno fin da bambina..”
Non posso, in conclusione, non chiedere anche a te un parere sulla diversità evidente di rendimento tra tennis maschile e femminile in Italia. Che idea ti sei fatto?
“Non entro nel merito del giudizio tecnico riguardo il tennis maschile, che comunque conosco meno di quello femminile. Ogni tennista ha una sua storia, un suo passato, delle esperienze proprie; ed è per questo che secondo me diventa difficile parlare di un “movimento”. Quello che però noto è che, ad eccezione della Errani, l’età media delle nostre tenniste di livello in tabellone in Australia era di 29,5 anni. Ed è un dato interessante per chi pensa che a poco piu di 20 anni si possa già capire se si è arrivati oppure no. Nei maschi in Australia, Bolelli e Fognini hanno forse un po deluso le attese, ma non dimentichiamo quanti anni hanno. A metà stagione potremo fare un bilancio piu preciso dei nostri ragazzi.“
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