Il 2010 di… Marco Crugnola


(Marco Crugnola – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Una stagione non soddisfacente quella di Marco Crugnola. Il tennista lombardo, classe 1983, è da tutti definito un giocatore dalle grandi potenzialità, ma per ora la sua classe si è palesata solo a tratti. Sul finire del 2010, annata che lo ha visto vincere match importanti solamente intorno ad agosto, Crugno ha deciso di cambiare guida tecnica, passando alla corte di Fabio Colangelo e dei tecnici dell’Harbour a Milano. Il 2011 deve essere l’anno della svolta. Il tennis di Marco meriterebbe una classifica sicuramente diversa rispetto al 200 Atp. Si partirà dall’Australia, per iniziare a scalare il ranking.

Crugno, iniziamo con un giudizio sul 2010. Che voto ti daresti?
“Quest’anno purtroppo, anche se la classifica non è poi così diversa da quella degli altri anni, mi do un voto abbastanza negativo. Se togliamo il mese di Agosto, mi merito un 4. A mia discolpa posso trovare la scusa dell’infortunio a Monza che mi ha tenuto fermo per 5-6 settimane e la slogatura della caviglia durante il torneo di Marburg in Germania, proprio nel momento in cui stavo ricominciando a rigiocare bene.”
Aspetti positivi e negativi dell’annata?
“Nonostante l’annata direi negativa, ho preso sempre più coscienza del fatto che lavorando in modo giusto possa dare ancora molto. Sono pienamente consapevole che quest’anno sarà molto importante per la mia carriera, e per questo sono molto motivato per dare il massimo e per levarmi delle soddisfazioni a livello personale. Di negativo posso solo dire che mi è mancata la continuità nel giocare partite. Ho perso i mesi cruciali a inizio anno (ovvero quando si inizia a giocare sulla terra rossa per la spalla) e praticamente un mese dove perdevo molti punti dell’anno prima (per la slogatura alla caviglia). Da qui sono arrivati altri problemi, come la sfiducia e la mancanza di stimoli. Tutte cose che ho poi risolto durante il mese di Agosto anche grazie all’aiuto di persone per me molto importanti.”
Il miglior match del 2010?
“La miglior partita penso sia stata quella contro Daniel Koellerer a Manerbio al primo turno. Anche se non la reputo la miglior per il gioco espresso, ma per le emozioni e gli stimoli che mi ha dato vincendola. Il livello di gioco è stato abbastanza alto per le quasi 3 ore e mezza di partita, ma la cosa migliore è stata la continuità mentale che ho tenuto dal primo all’ultimo punto. Giocatori come lui ti snervano di solito, invece ho reagito molto bene e ho sfruttato quela carica per tutto il resto della settimana.”
In cosa pensi di essere migliorato e su cosa lavorerai maggiormente?
“Come ti ho già detto, penso di aver preso consapevolezza del mio potenziale, spero, anzi dico devo, metterlo in pratica (meglio tardi che mai). Nella preparazione invernale sto attuando tanti piccoli cambiamenti tecnico-tattici che reputo molto importanti per completare il mio gioco.”
Obiettivi?
“Non mi piace dare dei numeri, sono 3 anni che faccio queste previsioni e puntualmente vengo smentito dai fatti. L’unica cosa che penso e spero di riuscire a raggiungere è quella di raggiungere e superare il mio best ranking (se a breve termine meglio ancora).”
Programmazione di inizio anno?
“Partirò il 28 di Dicembre per Brisbane, poi Auckland, le qualificazioni a Melbourne, Singapore, Courmayeur e Bergamo prima di fermarmi 3-4 settimane per completare la preparazione.”
Come procede la preparazione?
“A livello fisico abbiamo deciso di dividere la preparazioni in 2 fasi, una prima della trasferta australiana di 4 settimane e un altro blocco di 3-4 settimane dopo il Challenger di Bergamo.”
Bene Crugno, un grande in bocca al lupo
“Crepi.. Un saluto a tutti i lettori di Spazio Tennis”

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