(Martina Caregaro – Foto Gabba)
Intervista esclusiva di Alessandro Nizegorodcew
Intervista esclusiva a Martina Caregaro, trionfatrice del torneo da 10.000$ di Ciampino. La valdostana, al secondo titolo stagionale (ad inizio anno aveva vinto a Pomezia), ha confermato una crescita esponenziale, dando ormai l’impressione di essere vicina all’approdo al gotha del tennis femminile. In finale la Caregaro, classe 1992, ha superato la testa di serie numero uno, Diana Enache, con un duplice 6-3. C’è ancora parecchio su cui lavorare, ma le migliorie dimostrate da Martina, torneo dopo torneo, fanno davvero ben sperare. Grazie a questa vittoria, importante dal punto di vista della consapevolezza e della fiducia, anche se i punti conquistati son pochi, la valdostana andrà intorno al numero 370 Wta.
Allora Martina, raccontaci le tue impressioni su questa vittoria a Ciampino…
“Sono ovviamente molto contenta per questa seconda vittoria stagionale, dopo il torneo conquistato a Pomezia ad inizio anno. Se quella vittoria l’avevo vissuta come un sogno, come qualcosa di meraviglioso ed emozionante, a Ciampino ho sentito una consapevolezza ed una fiducia diverse. E’ stata ovviamente una bellissima emozionante, ma le sensazioni sono state un po’ diverse. Ringrazio ovviamente il mio coach Elia e Silvia Farina per questa vittoria; in particolare Francesco per la pazienza che ha con me..”
Avere al tuo angolo Francesco Elia durante i tornei è ovviamente importante per te…
“Sicuramente è un fattore positivo in più, che mi da ancora maggiore forza e fiducia.”
Analizziamo il torneo dal punto di vista tecnico. Hai dominato tutti gli incontri, anche se forse durante i primissimi match non ha espresso un tennis eccezionale…
“Si, è vero, nei primi due turni non ho giocato benissimo. Con la svedese Melander (6-4 6-0) e con la Pasini (6-4 6-4) non mi sono trovata benissimo. La loro palla non era molto pesante e ho fatto fatica a spingere. Contro la Gabba nei quarti invece ho giocato il miglior match del torneo, vincendo 6-1 6-2. Mi trovo molto bene ad affrontare Giulia, proprio per caratteristiche tecniche e infatti non le ho mai dato modo di entrare in partita. In semifinale con la Gledacheva (6-3 6-1) ho avuto un piccolo passaggio a vuoto, quando la bulgara ha rallentato un po’ il ritmo, ma sono riuscito a riprendermi velocemente, senza particolari problemi.”
In finale hai superato la romena Diana Enache con il punteggio di 6-3 6-3. Che partita è stata?
“Ero parecchio tesa prima del match e non mi aspettavo di iniziare così bene. Invece nel primo gioco lei mi ha regalato il primo punto con un doppio fallo e io ho tirato tre vincenti consecutivi. Ho subito preso fiducia e ho giocato altri due games molto buoni, andando 3-0. Diana ha poi iniziato a sporcare un po’ il gioco, con qualche palla alta e alcuni back, vincendo due giochi consecutivi grazie a qualche mio errore di troppo. Ma nei minuti successivi ho mi sono ritrovata chiudendo 6-3 il primo parziale. Nella seconda partita non ho servito molto bene e la percentuale di prime è un po’ calata. La Enache mi aggrediva molto sulla seconda e, dopo una serie di break e contro-break, ci siamo ritrovate 3-3. Da lì però ho ripreso a giocare il mio tennis e, anche grazie ad un ace, mi sono portata 4-3, prima di chiudere il match con un secondo 6-3.”
(Martina Caregaro – Foto Gabba)
Il servizio credi sia il fondamentale da migliorare maggiormente? Ti senti troppo “attaccabile” sulla seconda?
“Devo dire che durante tutto lo svolgimento del torneo ho servito bene, tranne appunto nel secondo set della finale. Finalmente penso di aver trovato il mio movimento, visto che negli anni lo avevo cambiato davvero troppe volte. Quando sbaglio qualche prima di troppo, mi ritrovo a commettere qualche “vecchio” errore, ma penso che la strada del servizio sia quella giusta e mi sento molto più sicura.”
L’impressione è che tu sia migliorata moltissimo anche nelle variazioni di ritmo…
“Si, ci stiamo lavorando tantissimo con Francesco e i risultati si stanno vedendo. Mi sento molto più sicura con il backspin di rovescio e, in generale, il mio gioco si sta arricchendo molto.”
Guardandoti da pochi metri, in questi giorni a Ciampino, mi è sembrato che il tuo diritto, giocato dal centro o anomalo da sinistra, sia ancora più forte di qualche mese fa. E’ una mia sensazione?
“Ho lavorato tantissimo anche sul diritto dal centro e penso proprio tu abbia ragione. Mi sto accorgendo che il mio diritto riesce a portarmi sempre più punti vincenti diretti, grazie anche ad una maggiore potenza. Riesco a dare più peso alla palla. Credo sia sempre il rovescio, comunque, a darmi più punti diretti.”
Se ti dico che a tratti dimostri di poter essere una Top-100, cosa mi rispondi?
“Ti rispondo che spero che il tuo “a tratti” si trasformi in un “totalmente”! Sono consapevole che il mio tennis sta crescendo, anche se mi sono accorta, contro la Georges (attuale numero 42 Wta) a Palermo, di avere ancora parecchio da imparare. Non parlo di questioni tecniche, perché non mi sono sentita inferiore alla tedesca in campo. Semplicemente rispetto a una come lei credo di avere meno tennis in tutti i sensi. Non è un concetto facile da spiegare…”
Il concetto credo sia comprensibile… Ma per salire di livello giocherai tornei di montepremi più alti?
“Sicuramente giocherò alcuni tornei più importanti, senza tralasciare però manifestazioni più piccole. Sono importanti entrambi, per diversi motivi.”
Per chiudere, e facendoti i complimenti per questa bella vittoria, quali saranno i tuoi prossimi tornei? Giocherai sul veloce?
“Si adesso giocherò alcuni tornei sul veloce indoor. Nei prossimi giorni inizierò ad allenarmi sul rapido, anche se ancora non so dove (Commentucci docet; ndr). Disputerò le qualificazioni del 50.000$ francesce di Joue les Tours e poi di Saint-Rafael. Giocherò probabilmente durante tutto il mese di ottobre e l’inizio di novembre. Sarà poi la volta della preparazione invernale, che sarà molto importante per affrontare un grande 2011.”
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