Il 2010 di… Riccardo Bellotti


(Riccardo Bellotti – Foto Nizegorodcew)
di Roberto Commentucci e Alessandro Nizegorodcew
Riccardo Bellotti, classe ’91, nato a Vienna da padre italiano e madre ceka, è una delle più interessanti novità nel nostro panorama giovanile.
Riccardo, è un atletico biondino dall’aria sbarazzina e intelligente, che a prima vista ti fa venire in mente l’Erno Nemecsek de “I ragazzi della Via Paal”. Il ragazzo ha doppio passaporto, è cresciuto tennisticamente a Vienna, dove si allena nel team del pro austriaco Stefan Koubek, e circa un anno fa, dopo una lite con la Federazione austriaca, ha deciso di giocare per l’Italia, mostrando,sia pure a sprazzi, un livello di gioco molto interessante: piedi rapidi, buona esplosività, un servizio ben impostato e soprattutto un ottimo diritto. Abbiamo assistito dal vivo, lo scorso marzo, ad una sua eccellente prestazione al torneo Future organizzato dal CT Eur, dove dopo aver passato le quali, superando Alex Colella, nel primo turno Riccardo ha impegnato allo spasimo un tennista solido come Daniele Giorgini, uscendo sconfitto solo per 64 al terzo. In generale, tutta la stagione dell’azzurro è stata costellata da ottimi match,contro tennisti di livello, ma quasi tutti perduti per un soffio.

Riccardo, come giudichi la tua stagione?
“Allora come risultati non sono tanto felice, visto che sono rimasto più o meno dov’ero un anno fa, però sono abbastanza felice per il livello di gioco che ho espresso, dato che ho avuto tanti sorteggi difficili!”
Cosa pensi che ti manca per iniziare a scalare la classifica?
“Mah, ho visto che me la posso giocare con tutti non c’è gente imbattibile in giro! io ho ancora troppo poca continuità, sia nei tornei sia durante le partite: a volte perdo la concentrazione, e perdo 3 game in fila veloci e questo mi costa anche la partita!”
Quali sono i match migliori che hai giocato quest’anno?
“Ne ho giocate tante bene, ad esempio quella con Checa Calvo o con Giorgini.”
Dove credi di essere migliorato?
“Penso che in quest’anno ho imparato a gestire meglio il mio gioco e che sono diventato più solido. Ora devo trovare la continuità e giocare più aggressivo per dare fastidio agli avversari. Devo sicuramente crescere nel back di rovescio, mi sto allenando molto su questo, ma quando stacco la mano faccio fatica.”
Il tuo obiettivo per il 2011?
“Non ho un obiettivo esatto, ma dico che vorrei entrare sicuramente nei 500, giocare tanti tornei e salire a livello challenger.”
Dove farai la preparazione?
“Vado in vacanze per natale e ricomincierò ad allenarmi ad inizio gennaio. Il primo torneo potrebbe essere quello dell’Ata Battisti di Trento, il mio club.”

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