da Mestre, Giulia Rossi
Andrea Arnaboldi ha perso il suo match di primo turno nel torneo challenger che si svolge questa settimana al TC Mestre ma avanza spedito nel tabellone del doppio assieme al suo compagno Matteo Viola.
Reduce da un’incredibile trasferta parigina, in cui ha stabilito assieme al francese Herbert il nuovo record di durata e numero di game in un match di qualificazione (6-4 3-6 27-25 in 4 ore e 30 minuti di gioco) e giocato per la prima volta il secondo turno in uno Slam, Andrea ritorna ai tornei challenger per guadagnare il maggior numero di punti possibili in classifica. Stanco, accaldato e gronante sudore, con grande disponibilità Andrea ci concede una piacevole intervista al termine del match di doppio vinto assieme a Matteo Viola contro gli spagnoli Riba/Carballes-Baena.
Cos’è successo nel match di primo turno contro Clezar?
Oggi ero un pò scarico… stanchezza soprattutto a livello mentale. Ripartire dopo i match della settimana scorsa è stato molto difficile. Ho giocato un buon primo set magari non rendendo al massimo ma comunque sono riuscito a vincerlo. Sentivo che lui come servizio e diritto era molto solido, infatti ha continuato a fare quello che stava facendo benissimo nel primo set con la differenza che io sono calato nel secondo, e soprattutto all’inizio del terzo set, mentre lui è stato bravo rimanere costante nel momento in cui io ho avuto più difficoltà.
Parliamo di cose belle. Cosa ricorderai maggiormente della tua incredibile settimana parigina?
Beh è stato tutto bellissimo… intanto perchè è un Grande Slam e poi per come sono andati i match sia quello del 27-25 sia l’ultimo di qualificazione rimontando da 5-2 sotto nel secondo set, o il match vinto al quinto… È stata un’esperienza incredibile che mi ha fatto capire tante cose, mi ha dato tanti nuovi spunti per continuare a lavorare, sicuramente ricorderò per sempre questo torneo.
Cos’hai pensato dopo che hai vinto il primo turno? Domani gioco con il vincitore degli Us Open…
Ero molto contento di giocare con un top ten, era un’esperienza nuova perchè non avevo mai giocato prima con uno dei migliori dieci. A un certo punto mi sono reso conto che potevo giocarmela appieno, anzi ho avuto anche alcune chances per vincere il primo set ma poi purtroppo sono un pò calato e la partita è scivolata via. Però dai, è stata una bellissima settimana anche l’esperienza del match con Cilic mi è servita tantissimo.
E com’è stato passare dal Roland Garros ai challenger nuovamente?
Beh sai i challenger servono sempre ed è importantiassimo con il mio ranking giocarli per fare il maggior numero di punti possibili, in modo da cercare di giocare tutte le settimane tornei più grandi. Sono fondamentali e qualsiasi torneo tu stia giocando, che sia uno Slam o un challenger, la mente dev’essere lì e basta.
Quali sono i tuoi prossimi programmi?
Giocherò a Caltanissetta la settimana prossima e poi passerò sull’erba: la settimana prima di Wimbledon giocherò o al Queen’s o ad Halle o a un challenger…vedremo!
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