Articolo apparso sul mensile “0-15” del mese di novembre
di Alessandro Nizegorodcew
Il cammino alla scoperta delle giovani promesse del nostro tennis, questo mese passa da Nembro, piccolo comune in provincia di Bergamo; qui vive e si allena Alice Moroni. Nata il 21 Febbraio di diciassette anni fa, Alice ha iniziato a giocare nel circolo del suo paese ed è seguita tuttora dal suo primo maestro. Una carriera, sino ad oggi, legata alle tradizioni. “Ho iniziato a giocare a 5 anni” – ci racconta – “al Tennis Nembro, qui vicino casa mia, con quello che è ancora oggi il mio allenatore, Gigi Leoni; da giovanissima ho vinto tre campionati italiani di singolare, primo e secondo anno da under 14 e primo anno da under 16; devo dire però che il torneo più importante che ho vinto, da piccolissima, è stato il torneo under 12 di Gradignan; io avevo 11 anni e in finale superai Caroline Wozniacki, oggi tra le prime 15 del mondo.”Alice, di comune accordo con il suo entourage, ha scelto di non prendere parte ai tornei under 18, passando direttamente ai più piccoli tra i tornei professionistici: i 10.000$. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Alice ha già una buona esperienza a livello Pro e si nota una certa predisposizione a rimanere attaccata alle partite più di altre sue colleghe della stessa età. Cerchiamo di capire meglio quali sono le caratteristiche tecniche della giovane bergamasca, grazie alle sue parole: “Io sono un attaccante da fondo; appena ho la palla giusta cerco di chiudere lo scambio; il mio colpo migliore è certamente il rovescio bimane. Tra le giocatrici nel circuito stimo infinitamente Ana Ivanovic, sia come gioco che come comportamento in campo. In questo periodo stiamo lavorando molto per migliorare sempre di più il servizio e i risultati, per fortuna, sono lampanti; mi sta dando ulteriore aiuto la mia preparatrice atletica Marzia Ferraris. Ora sento di poter reggere uno scambio prolungato senza problemi e, continuando su questa strada, credo di potermi togliere molte soddisfazioni.” L’obiettivo è dichiarato: “Voglio entrare tra le prime dieci giocatrici del mondo. Il mio sogno è di vincere gli Internazionali d’Italia.” Le parole di Alice Moroni arrivano chiare e decise, nonostante a parlare sia una ragazza di diciassette anni: “Si, certamente per fare la tennista a 360° bisogna fare delle rinunce e a diciassette anni alcuni sacrifici non sono semplici; stare poco con la propria famiglia, non poter uscire con gli amici, non sono cose facili da accettare. Fermandomi a riflettere però, mi dico che a diciassette anni ho già visto quasi tutta l’Europa, sono stata in America; tutto questo giocando a tennis, praticando a livello agonistico la cosa che più adoro. Sono pienamente convinta di tutte le scelte che sto facendo per crescere tennisticamente e non solo.” Tornando a parlare di tennis, analizziamo il 2008 di Alice Moroni. Due le vittorie, nei 10.000$ di Atene (cemento) e di Pesaro (terra battuta); una finale nel torneo di Tre Castagni, ma soprattutto i quarti di finali raggiunti nel 25.000$ di Reggio Calabria. “In Calabria ho giocato un ottimo tennis” – ci racconta ancora Alice – “e il pubblico è stato fantastico, sempre pronto a sostenermi. Ho probabilmente vinto la partita più importante della mia carriera, contro la bosniaca Martinovic (200 Wta; n.d.r.) ed è senza dubbio il miglior torneo di questa stagione. Vorrei chiudere l’anno tra le prime 350 del mondo, per poter così entrare di diritto nei tabelloni dei 25.000$ ad inizio 2009, senza dover passare per le qualificazioni. Il livello per giocare contro giocatrici intorno al numero 250 ormai credo di averlo raggiunto; spero di scalare repentinamente il ranking!”
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