(Alessandro Nizegorodcew intervista Niccolò Campriani, argento nel tiro a segno)
da Londra, Alessandro Nizegorodcew
Il problema di queste giornate londinesi è sostanzialmente uno: sono talmente lunghe che quando la sera mi metto a scrivere il diario di bordo, non ricordo cosa sia accaduto nelle prime ore del mattino e soprattutto non riesco a ricostruire cronologicamente i fatti. Prendere appunti? Impossibile, si va sempre veloce, a 100 all’ora e non si ha tempo di fermarsi a scrivere… Per questa serie di motivi il diario di bordo da Londra 2012, in particolare quello di oggi, sarà temporalmente a caso!
Parto dalle polemiche del presidente FITET Franco Sciannimanico, che ci ha dichiarato: “Pechino batte Londra 10 a 1”. E’ il primo a dirlo o è una mia impressione? Magari ha ragione. Io non ho termini di paragone…
Passiamo al mitico fiorentino Niccolò Campriani, che vince l’argento nel tiro a segno (Carabina 10 metri). Niccolò arriva a Casa Italia e viene intervistato dalla solita baraonda di giornalisti (tra cui un Giacomo Crosa piuttosto scontroso e polemico). Tra l’altro nelle interviste ha parlato (suo mia domanda, quindi mi vanto…) del preparatore mentale che lo segue e che lo sta aiutando molto. Ma il momento migliore è stato in chiusura di intervista, quando ho chiesto di poter effettuare una battuta volante da solo a Campriani. Il “nostro” Roberto Parretta di Manà Sport è stato allenato per una giornata intera da Niccolò, che gli manda i suoi saluti da vice-campione olimpico:
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Campriani comunque davvero molto simpatico e disponibile.
Intanto si stava disputando l’incontro di pallavolo femminile tra Italia e Giappone (per la cronaca vinto dalle azzurre 3-1). In piedi davanti allo schermo nella hall di Casa Italia ci siamo io, un ragazzo di Casa Italia e Andrea Lucchetta, che al momento dell’attacco vincente della Kimura esclama urlando “Chi mura, cazzo? Chi mura?” nell’ilarità generale (mia e di quel ragazzo…)
Oggi non abbiamo incrociato i cuochi di Casa Italia, ma io prima o poi devo assaggiare una di quelle crostatine, tutto ciò mentre Matteo Torrioli sta segretamente lavorando per poter accedere all’inaccessibile ristorante!
La cena di oggi (tanto per confondere ancora di più tutti, e anche me stesso, con i salti temporali)? Salsicce, purea di patate, piselli e una salsa indefinita. Torrioli ha avuto il coraggio di esclamare: “Sarà che ho fame, ma mi è anche piaciuto il pranzo!”… Commento discutibile, anche perché la digestione è durata circa 2 ore!
Esco da Casa Italia (quando? non lo so, non mi interessa. Prima o poi) e scorgo uno scorcio (bello scorgere uno scorcio, lo userò sempre!) bellissimo di Londra, che vi regalo nella foto a sinistra. E con questa vi do la buonanotte, il buongiorno e anche il buon pomeriggio. A me e Torrioli invece auguro solo il “buon”, visto che non sappiamo più quando si debba mangiare, bere, dormire, ecc…
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