Cambiare si può. E questo il titolo del dodicesimo convegno nazionale per maestri di tennis UISP che si è tenuto lo scorso weekend a Cesenatico.
Fresco di corso da insegnante regionale, sono partito da Trieste, assieme ad altri amici insegnanti, carico di entusiasmo per una due giorni ricca di tennis tra esercitazioni in campo con insegnanti ed atleti di fama, interventi in aula di psicologi dello sport, tecnici dei materiali e altre figure inerenti al tennis.
Arrivato a destinazione la sera del venerdì mi son subito sistemato presso la struttura convenzionata con la UISP per il pernotto e cioè il Grand Hotel Cesenatico, struttura a due passi dal mare che per qualità del servizio offerto e del cibo si rivelerà veramente ottima.
Stanco del viaggio e in previsione della giornata impegnativa del giorno successivo, finita la cena e dopo un due passi digestivi, sono andato subito a letto per esser pronto attento al via all’indomani.
Sabato sveglia presto, colazione abbondante, e via a piedi verso il centro congressi di Cesenatico dove, dopo la prassi della registrazione, alle ore nove precise è iniziato ufficialmente il convegno.
Dopo la presentazioni ed i saluti del presidente della Lega tennis UISP Erasmo Palma, e del responsabile nazionale della formazione Giacomo Paleni, è salita sul palco la prima relatrice del convegno Amanda Gesualdi, che ha portato la numerosa platea a conoscenza del tennis olistico; concetto che mette in risalto le emozioni che si provano nel gioco del tennis sia proprie che dell’avversario e che prevede un percorso introspettivo anche da parte del maestro.
Subito dopo è intervenuto l’ing. Gabriele Medri, il quale ha parlato di materiali per la costruzione di racchette e corde evidenziandone pregi e difetti. Inoltre si è soffermato sull’importanza della customizzazione per poter rendere due racchette uguali perché nella maggioranza dei casi, due racchette della stessa marca e tipologia acquistate nel negozio di fiducia non sono mai identiche.
Pausa per un lauto pranzo, e subito dopo in campo con Flavio Cipolla, best ranking 70 ATP nell’Aprile 2012, il quale ci ha mostrato un suo allenamento tipico rimarcando il fatto che la ricerca della pulizia del colpo è uno dei suoi scopi principali durante le esercitazioni. Personalmente mi ha colpito il fisico di Cipolla, statura media ma gambe possenti. Durante le sue dimostrazioni si è unito al convegno, dispensando di volta in volta consigli utili, anche Gianluca Rinaldini, ex Davisman degli anni 80, ora paraplegico a causa di un brutto incidente avuto a 26 anni, ma capace di esser stato numero due d’Italia dietro al capitano odierno di Davis Corrado Barazzutti.
Finite le due ore in campo con Cipolla, siamo ritornati in aula per sentire l’intervento di Alain Bono, pedagogo e presidente della F.S.G.T., praticamente UISP francese. Infatti nel suo intervento Alain ha esposto parecchi concetti già in uso nella UISP soprattutto per quanto riguarda la metodologia di insegnamento ai bambini fatta di tanto gioco.
La domenica mattina subito in campo per due ore di insegnamento di grande valore e carica agonistica con Patricio Remondegui, tecnico argentino che ci ha mostrato esercizi per migliorare il gioco di gambe e la risposta al servizio. Aiutato da due giovani promesse veramente forti, ha inanellato una serie utilissima di esercizi per due ore piene piene di tennis. Bellissimo.
Ultimo intervento in aula dello psicologo Sergio Costa, il quale ha parlato di abilità emotive e cognitive ed ha presentato un suo progetto test per tutti i maestri e giocatori che vogliano capire dove serve loro lavorare se mentalmente o atleticamente.
Terminato l’intervento del dott. Costa e con i saluti del presidente Palma, si è concluso un weekend veramente interessante e di notevoli spunti tennistici. Visto anche il costo veramente competitivo, è un convegno che consiglio a tutti, anche non necessariamente maestri (si può partecipare come uditori).
Prossima tappa personale a Roma per il corso maestri della GPTCA, Global Professional Tennis Coach Association, dove rivedrò con piacere coach Pat Remondegui.