(Filippo Volandri – Foto Nizegorodcew)
di Guido Pietrosanti
Vittoria! La prima vittoria azzurra del 2010 in un torneo challenger è arrivata grazie a Filippo Volandri che, con la vittoria nel torneo di Roma-Rai, torna al successo in un torneo challenger dopo quasi due anni (ultima vittoria, Cordenons 2008). Filippo, che con questo risultato torna nei primi 150 giocatori del mondo, ha sconfitto in finale l’algerino Lamine Ouahab, numero 181 del ranking, con il punteggio di 64 75. Nel corso del torneo Volandri ha perso un solo set, al secondo turno contro il nostro Matteo Viola, classe 87, che è arrivato a condurre per 52 al terzo set prima di venir raggiunto e poi superato al tie break da Volandri.
Sono proprio Volandri e Matteo Viola gli unici azzurri ad aver dato segnali positivi nel torneo Romano disputato al circolo della Rai. Infatti Volandri, pur non avendo mostrato ancora un tennis in grado di riportarlo nei primi 50 del mondo, ha comunque vinto partite importanti contro giocatori solidi quali Vassallo-Arguello (159 atp) e C. Rochus (125 atp) oltre allo stesso Ouahab. In particolare il dritto di Filippo sembra non avere piu la stessa pesantezza e solidità di un paio d’anni fa, mentre il rovescio è sempre ad un ottimo livello, cosi’ come la condizione fisica e la “voglia di vincere”. Anche il dritto di Viola ha mostrato alcune lacune, in termini di profondità e di velocità, mentre il rovescio è molto piu’ solido. Matteo manca di veri e propri colpi vincenti, che sono indispensabili per salire ad alto livello, ma compensa con un atteggiamento in campo sempre positivo e propositivo, oltre ad una mobilità al di sopra della media. Mi piace comunque sottolineare la professionalità e la serietà di questo ragazzo che non ha ancora compiuto 23 anni ma che dimostra con le sue scelte di aver capito come si diventa professionisti del tennis. Non a caso, pur essendo un classico giocatore da terra battuta, lo scorso anno scelse di andare, per quasi un mese, a giocare sul cemento in Nuova Zelanda per migliorare il suo gioco, anche a costo di perdere qualche posizione in classifica. Quest’anno sta giocando con discreto successo in doppio (nel 2010 ha vinto 2 tornei future e raggiunto una finale) che si è già dimostrato in passato essere un ottimo strumento per migliorare servizio, risposta e gioco di volo. Infatti, non avendo nel proprio bagaglio tecnico dei veri colpi vincenti, Viola puo’ alzare il suo livello di gioco solo cercando soluzioni alternative alla pura regolarità. Per esempio migliorando il servizio, il gioco di volo e la palla corta.
(Matteo Viola – Foto Nizegorodcew)
Un altro italiano “coraggioso” che ha ottenuto il primo risultato di rilievo in questo 2010 è Paolo Lorenzi, che ha raggiunto la finale nel torneo di Pereira in Colombia, perdendo la finale dal giocatore di casa Giraldo per 63 63. Buon torneo per Paolo, che si conferma nei top100 e rientra in Europa con la speranza di poter giocare il Master 1000 di Roma, essendo il quarto giocatore italiano in classifica ATP.
Nella settimana appena conclusa si è giocato anche negli Stati Uniti, a Baton Rouge, dove ha vinto il Sudafricano Kevin Anderson (103) autore di una buona stagione finora, in finale sul tedesco Kamke (177 atp). Negli stati Uniti è tornato alla vittoria il giapponese Key Nishikori, classe 89, già top100 nel 2008. Fermo per piu’ di un anno a causa di un brutto infortunio, al suo secondo torneo dal rientro nel circuito, Nishikori è stato sconfitto nei quarti di finale da Kamke.
Vittoria “in casa” anche per il brasiliano Marcos Daniel (109 atp)nel challenger di Blumenau in finale sul tedesco Knittel (283 atp) per 75 67 64. Per Daniel, che quest’anno aveva vinto una sola partita in un main draw (nell’ATP250 di Buenos Aires sul nostro Lorenzi) si tratta del primo risultato di rilievo in questa stagione.
Il Challenger piu’ ricco di questa settimana si è giocato in Sud Africa, a Johannesburg, dove ha vinto il Giamaicano Dustin Brown (127atp) che con questo risultato si avvicina molto ai primi 100 del ranking mondiale. L’estroso Dustin ha sconfitto in finale il Sudafricano Van Der Merwe (301 atp) non compreso tra le teste di serie e arrivato un po’ a sorpresa all’atto conclusivo. È interessante notare come prima di questo risultato, Brown avesse già giocato un ottimo torneo a Johannesburg, raggiungendo i quarti di finale nel ATP250 svoltosi in Sud Africa nel mese di febbraio.
Anche nel challenger di Leon, in Messico, ha vinto un giocatore di casa: Santiago Gonzalez numero 216 del ranking atp che ha sconfitto in finale il polacco Przysiezny per 36 61 75. Przysiezny con questo risultato riuscirà, a 26 anni, ad entrare nei primi 100 giocatori del mondo dopo essere entrato per la prima volta nei top 200 solamente lo scorso anno.
Particolarità di questa settimana è che su 6 tornei challenger disputati, ben 4 sono stati vinti da un giocatore di casa!
In Italia si è giocato anche a Vercelli, un future (Italy F4) di montepremi altissimo ($15.000+H) quasi paragonabile ad un challenger. Purtroppo in questo caso il fattore campo non è stato determinante visto che il vincitore è stato il ventunenne olandese Schoorel (357 atp) che ha sconfitto in finale l’austriaco Fischer (208 atp). Ancora una volta il migliore degli azzurri è stato un over 30 come Stefano Galvani, sconfitto in semifinale da Fischer dopo una lunga battaglia conclusa con il punteggio di 76 46 75 per il giocatore austriaco. Da segnalare anche i quarti di finale raggiunti da Fabbiano dopo due buone vittorie su Klizan (183 atp) e Giorgini (337 atp).
Buona semifinale anche per Walter Trusendi nel future spagnolo Spain F12. In semifinale Trusendi si è ritirato dopo aver perso il primo set per 62 contro il lettone Lejnieks.
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