(Gaston Gaudio)
di Guido Pietrosanti
Sono quattro i tornei challenger della settimana appena conclusa: San Remo, Cairo, Savannah e Ramat Hasharon. Proprio a San Remo si è registrato il maggior numero di italiani nel main draw, con ben 5 azzurri presenti. Purtroppo nessuno di questi è riuscito ad andare oltre il secondo turno anche se le vittorie al primo turno di Giorgini contro Berlocq (204 Atp) e soprattutto la prima vittoria a livello challenger di Alessandro Giannessi (classe 90, numero 711 Atp) contro Hrbaty sono risultati incoraggianti che lasciano ben sperare per il futuro.
Il vincitore del torneo di San Remo è stato l’argentino Gaston Gaudio, ex numero 5 del mondo e vincitore del Roland Garros nel 2004 che ha sconfitto in finale il suo connazionale ed ex italiano Martin Vassallo-Arguello per 75 60. Gaudio, che ha giocato a San Remo grazie ad una Wild Card, aveva scelto di ritarsi alla fine del 2007 ma è tornato a giocare nel 2009 chiudendo la stagione al numero 167 del ranking atp. Anche l’inizio di quest’anno non è stato molto incoraggiante per Gaudio, sceso al numero 277 del ranking, che proprio a San Remo ha colto il primo risultato di rilievo della stagione.
Ottimo torneo al Cairo, in Egitto, per Simone Vagnozzi (259 atp) che dopo quasi 2 anni torna in finale in un torneo challenger. Purtroppo Simone è stato sconfitto in finale dal ceco Ivo Minar, 321 del ranking atp ma numero 62 nel luglio dello scorso anno, per 36 62 63. Nel torneo del Cairo, Simone, che con questo risultato avvicinerà nuovamente i top 200 Atp, ha vinto il doppio in coppia con l’austriaco Slanar, confermandosi buon interprete anche in questa specialità.
(Simone Vagnozzi – Foto Nizegorodcew)
Vagnozzi, che alterna tornei challenger a tornei future, senza pero’ rinunciare alle qualificazioni dei tornei dello slam, è un ottimo esempio di professionista della racchetta che non ha paura di viaggiare (quest’anno ha già giocato in Australia e in Sud America) e che gioca con umiltà anche tornei minori in paesi disagiati, impegnandosi sempre, in singolare come in doppio, dove ha già fatto registrate un ottimo best ranking al numero 110.
Si è giocato su terra (verde) anche negli Stati Uniti, a Savannah, dove ha vinto il giovane giapponese Kei Nishikori (649 Atp) che dopo aver raggiunto i quarti di finale nei challenger di Baton Rouge e Tallahassee ha centrato in Florida il risultato pieno, dimostrando di essere sulla via del pieno recupero dopo il grave infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi da gioco per oltre un anno. Nishikori ha sconfitto in finale l’americano Sweeting (classe 87, 134 Atp) già vincitore del challenger di Dallas nel mese di febbraio e in costante ascesa quest’anno.
Infine in Israele a Ramat Hasharon, sul cemento, ha vinto l’irlandese Conor Niland (222 Atp) che a quasi 29 anni sta giocando il suo miglior tennis e che con questo risultato entrerà per la prima volta in carriera nei primi 200 giocatori del mondo. Niland ha sconfitto in finale con il punteggio di 57 76 63 il brasiliano Thiago Alves (127 Atp) che ha disputato la sua prima finale challenger dell’anno dopo aver già raggiunto le semifinali a San Paolo, Bucaramanga e Curitiba in questa stagione.
A Viterbo, dove si è disputato il future Italy F7, buone semifinali raggiunte da Luca Vanni e Walter Trusendi che da diversi anni ormai tentano di fare il salto di qualità per giocare almeno a livello challenger. Entrambi sembrerebbero avere capacità tecniche e fisiche per stare ad un livello piu’ alto di quello attuale ma per diversi motivi le loro carriere non sono ancora decollate. A 25 anni hanno ancora qualche possibilità di riuscire, e quest’anno potrebbe essere l’anno della verità per entrambi.
(Matteo Viola – Foto Nizegorodcew)
Chi invece sta crescendo con buona continuità è Matteo Viola che ha giocato e vinto il future USA F11 sconfiggendo in finale Stefano Ianni per 62 61. Purtroppo Matteo non è riuscito ad entrare per soli 3 posti nel tabellone principale del challenger di Sarasota che si disputerà in Florida questa settimana ma la voglia di viaggiare non sembra mancargli e le possibilità di giocare nei main draw dei challenger con la classifica attuale, saranno maggiori nei tornei estivi.
Infine, buon torneo anche per Claudio Grassi nel future Great Britain F6 dove l’azzurro ha raggiunto la semifinale perdendo solamente per 76 al terzo set dal francese Rodrigues.
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