di Roberto Commentucci
Prendendo spunto dall’ottimo torneo giocato questa settimana a Vienna dal tennista di Caldaro, appassionati e addetti ai lavori discutono animatamente su quale sia, in effetti, la reale dimensione tecnica dell’altoatesino, che ha avuto finora un percorso professionistico molto altalenante sul piano dei risultati.
Insomma, a che punto è Andy, e dove può arrivare?
Nell’ultimo anno e mezzo, lo sviluppo tecnico di Andreas è stato frenato dalla necessità di impostare un lavoro a lungo termine di potenziamento muscolare, necessario per competere nel tennis di oggi, da effettuare senza compromettere le eccellenti doti di mobilità del giocatore.
Purtroppo, a un certo punto tale lavoro aveva fatto perdere a Seppi la coordinazione sul dritto, colpo che il ragazzo di Caldaro non “sentiva” più, e ciò aveva generato una crisi di fiducia.
Ora Seppi sta finalmente cogliendo i frutti di questo impegno. La sua palla, sia di dritto, sia di rovescio, adesso viaggia davvero molto. Ieri ha fatto sostanzialmente match pari nel braccio di ferro da fondo contro un fenomeno delle accelerazioni come Novak Djokovic.
Fra tutti i nostri giocatori, Seppi è quello che ha il miglior equilibrio fra i due fondamentali, e quando gira intorno al dritto a volte tira delle bordate strepitose.
Ma il percorso di sviluppo tecnico del ragazzo a mio avviso è ben lungi dall’essere terminato. Anzi, in altri settori del gioco è evidente la scritta “lavori in corso”.
Ad esempio, Andreas ha migliorato molto la qualità e l’incisività del rovescio in back, ma non ha ancora acquisito abbastanza fiducia per usarlo come variazione. Anche sulla rete si difende bene, ma non ha ancora trovato il coraggio di verticalizzare di più il gioco, ad esempio seguendo qualche volta il servizio per chiudere al volo.
Anche la battuta sta beneficiando dell’incremento di forza. La prima piatta è ottima, e buono è lo slice in fuori da destra, mentre è ancora insufficiente il kick. Si vede che sta lavorando sulla seconda, che è alquanto migliorata rispetto a qualche mese fa, sebbene a livelli molto alti sia ancora attaccabile.
Infine, va detto che il punteggio della semifinale persa ieri contro Nole è bugiardo: c’è stato molto equilibrio in campo. Djoko ha vinto la partita quando, sul 4 a 2 nel secondo, dopo un game interminabile, giocato a livelli altissimi, ha annullato la palla del controbreak con un passante incrociato di dritto in corsa incredibile dopo uno scambio in cui Andy aveva fatto tutto alla perfezione.
Insomma, questa settimana Seppi ha giocato ampiamente da top 20. Ora ci vuole continuità.
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