di Mauro Simoncini
Prendo spunto da una recente vittoria, domenica, di Cipo contro Daniel Koellerer (durante la gara a squadre svoltasi proprio in Austria; vittoria 75 76 per il romano;). Si parlava del personaggio più pazzo del circuito proprio a cena a Roma con Ale e Flavio. Un pazzo scellerato, che ne ha fatte di cotte e crude.
L’ultima in Italia mi è stata raccontata dagli amici del Challenger di Monza, svoltosi a Pasqua in Brianza: l’austriaco pesca male nel sorteggio e al primo turno deve vedersela con Beto Martin.
61 41 e servizio per Koellerer con un tennis stellare che dicono sia tranquillamente in grado di esprimere se non è preda dei suoi raptus di follia. L’iberico gioca in risposta il game “della disperazione” e trova di fortuna risposte vincenti a tutto braccio; riesce a raddrizzare il punteggio e sino al 4 pari con warning per Koellerer (per abuso di racchetta). Da segnalare la presenza sul seggiolone di Romano Grillotti, che è di quelle parti ed è stato chiamato a gestire la patata bollente. Il patatrac su una chiamata a dir poco dubbia sulla parità del 4 pari: Martin in recupero alza un campanile che batte sulla riga laterale a un paio di metri dalla rete, Koellerer sta per smashare facilmente quando il giudice di linea (dalla parte di Martin, visto che nei primi turni dei challenger non possono disporre di troppi uomini) chiama l’out! Grillotti è costretto a far rigiocare il punto: imbufalito l’austriaco che comincia a sparlare in 2 – 3 lingue diverse, decifrate però dall’esperto arbitro (“chi ha mandato questo zingaro di m… a fare il giudice di linea” e altre gentilezze del genere). Penalty point e alla fine Martin si porta a casa il set, con sputo dell’austriaco verso il giudice di linea. Il bello deve ancora arrivare: Koellerer chiede di andare in bagno; all’uscita, con I-pod alle orecchie, si attarda tranquillamente appoggiato a un albero, e resta lì ad ascoltarsi la musica. Il giudice che lo ha accompagnato va a comunicare con Grillotti, il quale dopo essersi consultato col supervisor (non esiste più il penalty game a quanto pare), per ogni 30’’ che passavano assegna un 15 a Martin (senza che lo spagnolo neanche servisse a campo sguarnito) che si ritrova 1-0 senza aver giocato! Koellerer rientra senza batter ciglio e si porta sul 3-1 con tre game da pura cineteca. Dopodichè il diavolo si rimpossessa di lui, solite scene: pugni ai cartelloni pubblicitari (e mano ferita) e racchette che volano… 6-3 Martin al terzo. Incredibile.
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