di Laurent Bondaz
La fine del Natale decreta per la maggior parte dei giocatori di tennis l’inizio delle competizioni dopo una intensa preparazione invernale. Periodo di preparazione che solitamente incomincia, per chi compete a livello professionistico, all’inizio di novembre con una preparazione basata su 6-8 settimane di carico pesante e per i più piccoli o coloro che competono a livelli minori con l’inizio di ottobre. E’ da sempre un periodo che può essere di cambiamento, ovvero per chi ha deciso di iniziare una nuova avventura con un maestro o coach nuovo, di conoscenza, basata magari su metodi nuovi e carichi differenti rispetto ai precedenti ed è anche il periodo più corretto anche per provare eventualmente una racchetta nuova nel caso si voglia cercare un nuovo attrezzo per la stagione che andrà a cominciare.
I giocatori e le giocatrici che frequentano il circuito maggiore spesso e volentieri optano per una preparazione in un luogo più caldo rispetto a dove vivono abitualmente, questo per ridurre il rischio di infortuni e anche per abituarsi al clima torrido che andranno ad incontrare nei primi tornei della stagione che si svolgono come tutti sanno in India, Qatar e Australia. Diciamo che è considerato il periodo più duro della programmazione di un atleta ma è essenziale e fondamentale portarlo a termine e viverlo con il massimo dell’impegno e della concentrazione; sono settimane basate molto sull’allenamento fisico per mettere del fieno in cascina per affrontare la prima parte della stagione, giornate di dura preparazione atletica accompagnata da sedute di pesi nelle quali si tocca la racchetta molto di rado per poi gradualmente incominciare ad allenarsi anche sul campo con continuità. E’ anche il momento in cui si ha più tempo per correggere qualcosa a livello tecnico, non essendoci a brevissima scadenza un impegno ufficiale; si può provare e riprovare, cambiare o migliorare un gesto tecnico per poi riuscire a metterlo in pratica anche in una situazione di gara nei mesi avvenire. Ad alto livello il calendario fornisce davvero poco respiro, basti pensare a cosa succede da noi in Italia, dove gli atleti più rappresentativi, terminati i tornei indoor, iniziano la preparazione invernale intermezzandola con il campionato di serie A, con match che spesso e volentieri li vedono molto imballati a causa del duro allenamento che stanno affrontando durante la settimana. Non si vede l’ora di andare a competere, c’è voglia di poter mettere in pratica tutto ciò su cui si è lavorato insieme al proprio maestro e c’è il desiderio di riassaporare il gusto dolce di una vittoria.
Ormai tutte le regioni italiane organizzano, approfittando delle vacanza natalizie,t ornei sia giovanili che open che permettono di avere subito un riscontro sul lavoro appena effettuato; basti pensare allo storico Lemon Bowl che è in corso di svolgimento a Roma e che chiama a se’ ogni anno centinaia di giocatori e giocatrici a livello under e di conseguenza per qualunque livello c’è la possibilità di competere. A livello Atp e Wta questi giorni tra Natale e Capodanno sono spesso dedicati agli spostamenti aerei per raggiungere le sedi dei primi tornei e per chi non ha avuto possibilità nelle settimane passate di prendere un po’ confidenza con fuso orario, clima e superficie. Insomma, terminate queste settimane di duro lavoro è arrivato il momento di mettersi alla prova per tutti!
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