di Guido Pietrosanti
Sono stati due i tornei challenger disputati nella settimana appena conclusa, a Kosice in Slovacchia e a Lugano in Svizzera. Entrambi i tornei si sono disputati su terra battuta.
A Lugano il vincitore è stato come lo scorso anno il giocatore di casa Stanislas Wawrinka, numero 22 del ranking atp, ma numero 9 nel 2008, che ha sconfitto in finale, come lo scorso anno, il nostro Potito Starace per 67 62 61.
Buona finale per Potito che se dimostra una volta di più di valere tranquillamente la sua classifica attuale (numero 60 atp) dall’altra conferma di non riuscire più ad esprimere un livello tale da raggiungere, come nel 2007, il suo best ranking al numero 27 del mondo. Giocando ancora bene nei challenger e ottenendo qualche buon risultato nei 4 tornei del circuito maggiore sulla terra battuta che ancora restano da disputare, Potito potrebbe anche tornare nei primi 50 giocatori del mondo, ma probabilmente non molto più in alto. Anche Alessio Di Mauro è stato autore di un buon torneo a Lugano, sconfiggendo al primo turno il qualificato francese Renavand (562 atp) per poi beneficiare del ritiro di Volandri al secondo turno e fermandosi ai quarti di finale contro Wawrinka. Per Alessio, che questa settimana deve difendere la vittoria dello scorso anno nel challenger di Milano, la conferma di poter essere ancora competitivo, a quasi 33 anni, nel circuito challenger.
A Kosice in Slovacchia, vittoria dell’esperto spagnolo Ruben Ramirez Hidalgo (132 atp) che ha sconfitto in finale la grande speranza serba Filip Krajinovic, classe 1992. Krajinovic, che con questo risultato entrerà per la prima volta nei top 200 del ranking, si conferma primo tra i nati nel 92, classe che sembra promettere diversi futuri top 10. In Slovacchia era presente anche Fabio Fognini che è stato eliminato a sorpresa al secondo turno da Miloslav Mecir Jr, figlio dell’omonimo “gattone”, ex top 10.
Passando al circuito future, a Mestre nel future Italy F12, per la prima volta quest’anno, 4 giocatori italiani sono arrivati alle semifinali: Stoppini, Fabbiano, Marrai e Viola. Proprio Matteo Viola si è aggiudicato il torneo, senza perdere un set e battendo in finale un ritrovato Marrai per 76 62. Si tratta del secondo future vinto da Matteo quest’anno che, dopo aver vinto negli Stati Uniti nel mese di maggio, con questo risultato migliorerà nuovamente il suo best ranking, entrando nei primi 330 del ranking. Questa settimana Matteo gioca il future di Padova e nel caso raggiungesse ancora un buon risultato, dovrebbe poi forse decidere di giocare esclusivamente challenger almeno per i mesi estivi. Anche Thomas Fabbiano è stato autore di due buone vittorie contro Francesco Piccari e contro il croato Skugor nei quarti, prima di essere fermato da Marrai in semifinale. Per Thomas, contrariamente a quanto detto per Matteo Viola, non è forse ancora arrivato il tempo di dedicarsi ai tornei challenger. A livello future infatti sembra poter trovare vittorie fiducia e punti per migliorare una classifica che non è più migliorata in quasi 2 anni. Infine a Mestre si è messo in luce anche Lorenzo Giustino, classe 91, che è riuscito a raggiungere i quarti di finale vincendo contro la Wild Card Cecchinato e soprattutto contro la testa di serie numero due del torneo, A. Gonzalez, numero 335 del ranking atp.
Infine, nel future Spain F20, quarti di finale anche per Andrea Falgheri, che alla soglia dei 25 anni sembra aver trovato una buona continuità di risultati a livello di tornei future. Probabilmente non lascerà mai il segno nella storia del tennis italiano, ma è comunque da ammirare la voglia di girare e di migliorare di uno dei pochi ragazzi italiani che affrontano con coraggio tornei minori in paesi spesso lontani e disagiati.
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