Analizziamo insieme a Fabio Colangelo i match di primo turno degli italiani impegnati a Miami, nel secondo Masters 1000 della stagione.
di Fabio Colangelo e Alessandro Nizegorodcew
Potito Starace – Nicolas Lapentti
Potito parte leggermente favorito contro il tennista dell’Ecuador, che in questa stagione non ha ancora vinto una partita degna di nota. Tra l’altra Nico è stato anche ripescato, in quanto perdente nell’ultimo turno di qualificazione. Tra i due ci sono ben 4 precedenti, che vedono la sfida in perfetta parità: l’ultimo risale ad un match che ancora grida vendetta per i nostri colori, quando Poto fu sconfitto 76 67 64 a Montecarlo. I due giocano un tennis piuttosto simile, ma il campano ha certamente qualcosa in più dal punto di vista della potenza, che sul cemento potrebbe fare la differenza. (Starace 65%)
Fabio Fognini- Yen Hsun Lu
Non ci sono precedenti tra i due giocatori. Fabio parte favorito, nonostante Lu sia un tennista molto forte sotto il profilo del ritmo. Fabio, come già fatto da Flavio Cipolla a New York nel 2008, dovrà cercare di effettuare molte variazioni di ritmo. Se preso a pallate, il tennista di Taipei riesce, essendo anche piuttosto rapido, a trovare prestazioni importanti. Ne sono dimostrazione le vittorie con Murray, Nalbandian, Hewitt. Ma Fabio DEVE vincere. (Fognini 75%)
Andreas Seppi – Horacio Zeballos
Andreas parte nettamente favorito con l’argentino, che sta accusando in questo 2010 il passaggio da challenger ad Atp (come Paolino Lorenzi). Claudio Pistolesi, che oggi ha seguito l’allenamento tra Berrer e Seppi, ci ha dichiarato: “Credo che Seppi possa fare davvero un bel torneo; oggi l’ho visto veramente in grandissima forma e sono fiducioso.” Non ci sono precedenti tra i due. Seppi può soffrire in parte il servizio mancino di Horacio, ma sul piano del palleggio non dovrebbe esserci storia. (Seppi 80%)
Paolo Lorenzi – Juan Ignacio Chela
Paolino, oltre a non vivere un momento di grandissima fiducia (tantissime le sconfitte in questo 2010), dopo Indian Wells è volato a Caltanissetta per giocare un challenger sulla terra, salvo poi riprendere l’aereo e tornare sul cemento americano. Un match molto complesso, nonostante Chela, in un Masters 1000 sul veloce, non sia un sorteggio pessimo. (Lorenzi 30%)
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