(Roger Federer – Foto Fabio Colangelo)
Coppa Davis: Federer condanna l’Italia ad un altro anno di B
di Calogero Campione
Non poteva essere altrimenti. Con Roger Federer in campo, il risultato non poteva che essere questo: Svizzera in A, Italia in B.
Ciò che era immaginabile sin dal giorno del sorteggio e che si era poi palesato nel momento in cui il numero 1 del mondo si era presentato a Genova salendo sul primo volo direttamente da New York, è diventato realtà.
Le flebili speranze di un’impresa improba erano svanite sin da subito.
Nel primo match nella giornata di venerdì si giocava probabilmente l’incontro dall’esito più incerto, quello in cui qualcuno riponeva qualche speranza: Seppi contro Wawrinka.
Certo, classifiche e talento alla mano, lo svizzero è alcune spanne sopra ma, non essendo un mostro di continuità, ci si poteva attendere qualche regalo.
Il regalo, ahinoi, è arrivato da chi doveva riceverlo: Seppi, vittima di problemi intestinali, non ne azzecca una neanche a pagarlo e cede tre set in un baleno: 1-0 Svizzera e sfida già chiusa al primo incontro. Nel secondo match, infatti, un buon Bolelli cede con onore a Roger Federer, talmente apprezzato sugli spalti da riuscire a non ricevere il cosiddetto tifo contro, che della Davis è il leit-motiv. Anzi, proprio gli azzurri lamenteranno lo scarso sostegno nei loro confronti da parte del pubblico genovese.
Sabato Federer si concede un turno di riposo e la Svizzera manda in campo il tandem Wawrinka-Chiudinelli, a cui Barazzutti risponde con Bolelli e Starace. Un ottimo Starace, un discreto Bolelli, un distratto Wawrinka e un inconsistente Chudinelli assegnano un punto insperato agli azzurri, che renderà meno amaro il bottino dato che Re Roger ha “rassicurato” il pubblico italiano che domenica giocherà il suo match di singolare. Così, neanche il tempo di illudersi, da sabato pomeriggio ce ne facciamo già una ragione.
Alle 12 di domenica scendono in campo Roger Federer e Potito Starace, dato come l’azzurro più in forma e preferito per questo al deludente Andreas Seppi.
Il match, sin dalle battute iniziali, è più chiuso di quanto si potesse minimamente sperare: l’elvetico è in formato deluxe e, nonostante una pioggia battente che ha causato la sospensione dell’incontro sul 6-3 4-0 in suo favore, chiude la pratica con un eloquente 6-3 6-0 6-4.
La Svizzera è in A, e Roger è pronto a dare l’assalto all’ennesimo obiettivo: la Davis.
Per l’Italia l’ennesimo anno di purgatorio, in attesa di tempi migliori, o meglio di tennisti migliori.
E, perché no, un pizzico di fortuna.
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