Montecarlo: Rafael Nadal cala il pokerissimo
di Calogero Campione
La stagione sul rosso riparte dal suo unico padrone degli ultimi anni. Anno nuovo, stessa storia.
Rafael Nadal si conferma il più forte giocatore del mondo sulla terra battuta, e non solo. Sarebbe ingiusto e riduttivo etichettarlo come un terraiolo dal momento che, da quasi un anno a questa parte, il mancino di Manacor ha trionfato anche a Wimbledon e a Melbourne, una volta fortini inespugnabili per il robotico maiorchino.
Il Master 1000 di Montecarlo è il primo vero grande appuntamento stagionale sul “rosso”, anche se anticipato dalla mini-tournèe sudamericana. Nonostante sia l’unico tra i tornei “1000” in cui i top players non sono obbligati a giocare, il prestigio e la tradizione dei campi monegaschi hanno comunque permesso agli organizzatori di stilare un tabellone di eccellente livello, “arricchito” (si fa per dire…) in extremis dalla presenza di Roger Federer.
Lo svizzero è parso decisamente lontano dalla condizione migliore: abulico e svogliato, appesantito e distratto, quasi irritante. Non abbastanza per far vincere Seppi, prontamente punito dal connazionale Wawrinka, un tempo semplice sparring partner del fuoriclasse di Basilea. Urge una ripresa. Immediata.
Sono ormai alle calcagne i due rampolli classe 1987, Murray e Djokovic. Il primo, che sulla terra è attualmente quello che rende meno dei “Fab Four” della racchetta, si è arrampicato comunque fino alla semifinale dopo aver faticato le pene dell’inferno contro Fabio Fognini negli ottavi. Ha ceduto a Nadal ma, specie nel secondo set, ha messo alle corde lo spagnolo dimostrando che anche sulla terra lo scoiattolo di Dunblane sta iniziando a essere competitivo.
Djokovic, dal canto suo, veniva da un momento poco felice alla vigilia del torneo. Ha alzato il suo livello di gioco giorno dopo giorno fino alla finale, dove si è arreso a Nadal dopo un match comunque ben giocato e, a tratti, dominato. Altro avversario da tenere d’occhio per Nadal in vista di Parigi. In netta ripresa. E Roger è lì, a pochi punti. Ma anche Murray lo è…si prospettano mesi interessanti.
E Rafa? Che dire…qualche numero rende meglio di mille chiacchiere: 34mo titolo in carriera, 14mo Master 1000 (eguagliato Federer), quinto trionfo consecutivo a Montecarlo. Un mostro. E da domani riparte da Barcellona, senza sosta. Dove vuole arrivare non ci è dato sapere, dove è già arrivato basterebbe a fare di lui una colonna di questo sport. E deve ancora compiere 23 anni…
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