di Gianluca Dova
Inizia un nuovo anno di tennis e dopo le ultime settimane di astinenza alleviate da qualche notizia di un certo interesse, Freddo non vedeva l’ora. Sogneremo il caldo australiano con invidia osservandolo dal gelo degli inverni europei, suderemo sui campi di terra rossa con i protagonisti del mattone, stanchi e stravolti dalla sola vista di tanta dedizione, lotta e sudore. Saremo snervati dall’attesa aspettando che a Wimbledon si possa giocare dopo uggiose giornate londinesi con pochi punti e la televisione sempre accesa. A fine stagione soffriremo il caldo e la puzza di fritto degli Us open, i campi blu e gli orari impossibili per noi osservatori impenitenti e drogati di questo sport. In sintesi ci aspetta un gran divertimento, arriveremo stanchi e stravolti alla metà, della serie “Finchè c’è guerra c’è speranza”, bellissimo e molto sottovalutato film di Alberto Sordi .
Felicità è anche vedere che c’è un mondo che si muove a prescindere da noi, un mondo che esce dalle piccolezze tipicamente italiche per cui soltanto l’amico dell’amico o il parente stretto o lontano può lavorare o far finta prendendo i soldi. Scoprire che il numero 5 del mondo, svedese, tale Robin Soderling decide di affidarsi ad un coach più che italiano, romano, tale Claudio Pistolesi, “Er terribile” per gli amici ma soprattutto per mamma FIT. Lo stesso che secondo mamma FIT e papà Leon insomma per la “Famiglia”, non poteva neanche entare nei circoli, come si dice a Roma doveva “andà per stracci”. La “Famiglia” è buona, da da mangiare a tanti come si suol dire, e se punisce ogni tanto lo fa per amore mica perché non accetta le critiche. Figuriamoci la “Famiglia” è la “Famiglia”. Ed invece guarda un po’ esistono mondi lontani in cui il merito conta e se si è bravi si può anche allenare un top 5, altri mondi, cose paranormali della serie “Un mondo diverso”.
La “Famiglia” ha sofferto un bel po’ anche la sentenza del Tar che faccio breve per sintesi, che dice che non hanno il monopolio del tennis e del suo insegnamento in Italia, che i processi da soli con i testimoni finti e magari loro stessi dipendenti li possono fare ma le sentenze hanno una scadenza limitata giusto il tempo di un ricorso, che nel loro caso dire che papà è stronzo e coglione non è così grave ed infine che la censura buona non esiste, censura è censura. La famiglia è na cosa grande ma il giudice sarà stato sicuramente “comunista” ed infatti farà ricorso, fa parte della famiglia anche chi ha volutamente parlato poco di questa sentenza, una famiglia allargata per la quale come ha giustamente proposto papà propongo l’espulsione dal campo….Unica vera proposta per far crescere i talenti e l’espulsione dei genitori, bene d’accordo con lui, ma tutte le famiglie devono stare fuori dal campo, tutte…Il Film da dedicare all’evento può che essere “La Famiglia” di Ettore Scola ma anche “Parenti serpenti” con le dichiarazioni contraddittorie di Barazzutti, Tosselli e Parra che non sono riusciti neanche ad indicare lo stesso luogo del fattaccio, mi sembra appropriato. La prossima volta per lo meno comunicassero tra di loro perché la Corte Federale famigliarmente chiamata semplicemente la “Corte” non se ne è accorta ma il Tar si….della serie “Non guardarmi, non ti sento” di Gene Wilder e Richiarda Prior, lo consiglio a tutti faceva veramente ridere, decidete voi chi tra Parra e Barazzutti è il cieco e chi è sordo.
La stagione è appena iniziata è c’è Federer che già ha iniziato a fare colpi sotto le gambe e magie da circo, per lui un solo film quello di Robert Redford “Il migliore”. Si è campioni sempre anche da numeri due anzi forse lo si è di più, ma lo si capisce sempre dopo. Buon tennis a tutti.
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