(Fabio Fognini – Foto Eleonora Lazzari)
di Alessandro Nizegorodcew
Fognini come Naso..
Fabio Fognini è l’ultimo azzurro a salutare il torneo di Roma e siamo solo al mercoledi. Il giovane ligure è stato sconfitto da Gilles Simon col punteggio di 67(6) 62 63 in più di due ore di gioco. Fognini ha giocato un ottimo primo set, nel quale ha avuto la possibilità di andare avanti di due break (3-1 15-40); anche sul 3-2 40-40 Fabio ha sbagliato un’incredibile volè a campo aperto, regalando successivamente il break. Al tie-break Simon è volato in un amen 6-2, prima della splendida rimonta dell’azzurro, capace di mettere in fila 6 punti consecutivi. Nel secondo e terzo set Fabio, probabilmente stanco a causa della maratona con Volandri della notte precedente, ha sprecato alcuna occasioni, complice anche un Simon leggermente meno falloso. Fabio ha dimostrato di poter giocare tranquillamente con giocatori del calibro del francese (come accaduto con Murray a Montecarlo), anche se oggi, con un po’ di attenzione in più nel primo set e la conseguente minore fatica accumulata, avrebbe potuto vincere il match. Il parallelo con quanto avvenuto nell’incontro di Naso con Canas lo scorso anno è quanto mai azzeccato. Non è unparagone tra i giocatori, ma sulla storia della partita, che in entrambi i casi avrebbe potuto essere diversa.I segnali che arrivano da Fabio Fognini sono comunque positivi, anche se tifosi, appassionati ed addetti ai lavori, attendono con impazienza il primo grande exploit.
(Fernando Verdasco – Foto Nizegorodcew)
Verdasco, dov’è il rovescio?
Fernando Verdasco ha superato l’americano Mardy Fish in tre set, soffrendo però non poco. Verdasco, in giornata decisamente negativa, si è salvato grazie al servizio e soprattutto al diritto. Il rovescio dello spagnolo è apparso inspiegabilmente insicuro; Fernando a metà del terzo set, stanco di vedere uscire di metri ogni tentativo offensivo con il rovescio, ha iniziato a giocarlo lento e quasi appoggiato, spostandosi in maniera esasperata sul diritto, lasciando molto campo a Fish. Se l’americano non ci avesse messo del suo, regalndo un break con 3 doppi falli in un game, stanotte avremmo potuto parlare di un’altra (l’ennesima) sorpresa di questo torneo.
(Robin Soderling – Foto Nizegorodcew)
Soderling, il re dei campi secondari
Robin Soderling è certamente il re dei campi secondari del Foro Italico. Notoriamente, i campi 4, 5 e 6, sono molto veloci e adatti a giocatori dalle caratteristiche molto offensive (quasi da cemento!). Non a caso il bombardiere svedese si sta trovando molto a suo agio. Nella giornata odierna ha approfittato di un Crivoi molto spettacolare, ma soltanto nel secondo set. Il romeno, dopo aver perso 61 il primo set, è volata 4-0 40-0 nel secondo; Soderling è rientrato sul 5-2, annullando 3 setpoint consecutivi con il proprio servizio. Crivoi è riuscito quindi a farsi rimontare sino al tie-break, dove ha comunque avuto la meglio. La grande fatica del secondo set, il romeno l’ha pagata nel terzo, nel quale Soderling ha portato a casa un altro 61.
(Radek Stepanek – Foto Nizegorodcew)
Stepanek, all’ennesimo matchpoint..
Radek Stepanek, così come Soderling, Melzer e Mathieu, ha approfittato della grande velocità dei campi secondari del Foro. Il ceco ha estromesso dal torneo il francese Florent Serra, dopo una grande battaglia, termintata solo 75 al terzo set. Stepanek, autore di una discreta prova, ma non eccezionale, ha avuto il torto di non riuscire a chiudere il match. Alla fine Serra, molto nervoso e molto falloso, ha commesso un errore gratuito che ha regalato il match a Stepanek, che altrimenti avrebbe continuato a giocare le palle match senza un minimo di propensione offensiva; non proprio il gioco ideale di Radek!
(Richard Gasquet – Foto Nizegorodcew)
Gasquet, una vittoria svolta?
Richard Gasquet ha superato, in un derby tutto francese, Tsonga. Richard ha avuto la meglio con il punteggio di 76 64, giocando un ottimo tennis per tutto l’arco della partita. Potrebbe questa essere una vittoria decisiva per la stagione di Gasquet, fino ad oggi apparso lontano parente del giocatore fantastico ammirato (sempre e comunque a tratti!) nelle passate stagioni. Il fatto di aver superato un connazionale, che negli ultimi due anni è salito agli onori della cronaca, oscurando in parte la figura di Richard, potrebbe essere una nuova rampo di lancio per Gasquet; o così almeno speriamo…
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