di Sergio Pastena
Come non detto. Una settimana fa parlavano del ritorno in campo di una top players in questo stanco luglio, visto che la Jankovic (numero 2 al mondo) era iscritta al torneo di Portoroz. In realtà c’è stato ben poco tempo per ammirare la tennista serba, visto che dopo aver disposto facilmente della Jovanovski al primo turno Jelena si è ritirata all’inizio del terzo set contro la Yakimova. Campo aperto per la Kvitova? Assolutamente no. La tennista ceca ha fatto peggio, perdendo al primo turno contro Stefanie Voegele. Un pelo meglio la Pavlyuchenkova, che dopo aver superato la nostra Brianti e Rossana de Los Rios si è arresa alla svedese Larsson. La Errani, dopo aver battuto la Tatishvili, ha invece alzato bandiera bianca contro la rediviva Chakvetadze. Proprio Pavlyuchenkova ed Errani hanno subito le sconfitte più giustificabili, visto che Larsson e Chakvetadze sono poi
addirittura arrivate in finale. Tra le due ha prevalso Anna Chakvetadze.
Anche a Bad Gastein c’è stata una specie di strage di teste di serie al primo turno: fuori le numero 3, 4, 5 e 6. La Medina Garrigues ha ceduto alla Meusburger, e ci poteva anche stare. Meno prevedibile
l’eliminazione immediata di Klara Zakopalova contro la tedesca Julia Goerges. La Bammer ha perso con la Pivovarova, mentre la Zahlavova è stata eliminata dalla Zahlavova. Nessun istinto suicida, semplicemente la prima è la Zahlavova Strycova e la seconda è la Zahlavova-e-basta. Una doveva andare fuori, ce ne faremo una ragione. Al turno successivo, poi, arriva l’eliminazione della prima favorita del torneo, la tedesca Petkovic. Con questa moria di teste di serie era inevitabile pensare ad una finale a sorpresa, ma lo è stata solo a
metà: ad affrontarsi, infatti, sono state la già citata Goerges e Timea Bacsinszky, seconda del seeding. Ha vinto però la ventunenne tedesca, abbastanza nettamente, col punteggio di 6-1 6-4.
Le italiane non sono andate lontano: già detto di Errani e Brianti, a Portoroz neanche la Camerin ha fatto troppa strada, eliminata al secondo turno dalla Larsson. Tax Garbin, testa di serie numero 7 a Bad
Gastein, ha riscattato l’eliminazione nel torneo di singolare con una bella prestazione in doppio, dove è arrivata in finale perdendo da Anabel Medina Garrigues e Lucie Hradecka, che hanno prevalso in un match lottato per 6-7 6-1 10-5. Indovinate chi era la sua partner? Proprio la Bacsinszky, che torna a casa con un bilancio di due finali
e zero vittorie che certo non la lascerà soddisfatta.
Speriamo in meglio per la settimana a venire, anche se a ben guardare ci sarà in campo una sola portacolori azzurra direttamente in tabellone: si tratta però di Francesca Schiavone. Sarà a Istanbul, dove la numero due del seeding è Petra Kvitova, numero 30 al mondo. La leonessa ha preferito non giocare il ricco torneo di Stanford, dove
l’elenco delle teste di serie recita: Stosur, Dementieva, Radwanska, Bartoli, Sharapova, Peer, Wickmayer e Azarenka. Può avere un senso optare per un ritorno morbido sul cemento, ma come ripetemmo più volte nel periodo pre-Wimbledon lo ha a patto di sfruttare i tabelloni più agevoli per giocare molte partite, altrimenti tanto valeva buttarsi
nella mischia a Stanford. Attenzione, però: facendo caso ai dati scopriamo che l’ultima direct acceptance di Istanbul è stata Anna-Lena Groenefeld, numero 97 del mondo, mentre a Stanford è stata Ayumi Morita, numero 102. Cosa vuol dire? Vuol dire che la presenza di gran parte delle top players ha indotto tante giocatrici “medie”, diciamo
tra la trentesima e la settantesima posizione, a virare sulla Turchia per avere maggiori possibilità di andare avanti e fare punti. Si tratta di avversarie molto rispettabili, quindi massima concentrazione!
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