(Kaia Kanepi)
di Sergio Pastena
Mentre le Top 10 ancora sono in letargo (con l’eccezione della Jankovic, che tornerà questa settimana a Portoroz) continuano gli ultimi tornei sulla terra battuta della stagione femminile. Questa settimana è stato il turno di Palermo e Praga, che hanno regalato spettacolo e una serie di dati di fatto da tenere in considerazione in vista della stagione sul cemento.
In Sicilia l’anno scorso c’era stata un’edizione tinta d’azzurro: tre italiane in semifinale, con la Pennetta che in finale prevalse sulla Errani dopo aver eliminato Tax Garbin. Quest’anno c’è sempre stata tanta Italia, ma l’esito finale è stato differente. Flavia, infatti, è riuscita ad arrivare in finale e lo ha fatto bene, senza lasciare un set per strada, anche se le avversarie erano quelle che erano: Woerle, Voracova, Llagostera Vives, Goerges. In finale, però la nostra rappresentante ha incrociato una delle tenniste più in forma del momento, quella Kaia Kanepi che ancora si starà mangiando le mani per non aver sfruttato neanche uno dei cinque match-point che le avrebbero regalato le semifinali di Wimbledon. Non c’è stata storia: troppo in forma l’estone anche per la Pennetta, che ha provato a resistere senza riuscirci. Comunque è arrivata una finale che fa morale in vista di un periodo nel quale la nostra numero 2 (da questa settimana scesa alla tredicesima posizione del ranking mondiale) dovrà difendere davvero molti punti: Flavia pare competitiva, anche se è da verificare se riuscirà a ripetere i risultati straordinari dell’estate del 2009. Altra nota di merito per la Oprandi, letteralmente eccezionale, che è riuscita ad arrivare fino alla semifinale. Se Sprem e Zec Peskiric non erano avversarie insormontabili, stupisce il modo in cui Romina ha spazzato via la Rezai prima di arrendersi anche lei alla Kanepi: un nettissimo 7-5 6-0 al termine di un match giocato magnificamente. Da questa settimana la Oprandi è numero 80 al mondo e si spera riesca finalmente a mettersi alle spalle le difficoltà di natura fisica che in passato le hanno creato tanti problemi.
Praga, invece, regala la consapevolezza che Agnes Szavay è in un momento di forma devastante: l’ungherese vince il suo secondo titolo di fila lasciando per strada un set in tutto il torneo, in finale contro la padrona di casa Zahlavova Strycova. Non pervenute le prime due favorite del tabellone, Safarova e Dulgheru, che si ritirano entrambe dopo aver vinto i propri match d’esordio mutilando di fatto il torneo. Torna su buoni livelli Patty Schnyder: la svizzera dopo aver fatto fuori la Cornet lotta fino al 7-5 della terza frazione per eliminare la georgiana Tatishvili, ennesima bombardiera proveniente dall’est, e conquista così una meritata semifinale.
In Repubblica Ceca c’era in tabellone Tax Garbin, che ha ceduto onorevolmente in tre set alla Dulgheru, ma ovviamente la maggior parte delle nostre rappresentanti era concentrata nel torneo di casa. Sara Errani è uscita ai quarti di finale contro Kaia Kanepi, ammazzaitaliane di turno, mentre la Brianti non è andata al di là del secondo turno, eliminata dalla Llagostera Vives. Bene la Dentoni, che passa contro la Camerin prima di arrendersi alla Goerges, e bene anche Anna Floris, che opposta alla più quotata Pironkova non sfigura affatto e la impegna per due set. Perde subito Martina Caregaro, ma il solo fatto di essersi qualificata rappresenta per lei un passo in avanti importantissimo.
Questa settimana il menù ci offre Portoroz sul duro e Bad Gastein sulla terra: in tabellone varie italiane, Brianti, Camerin ed Errani nel primo e Garbin nel secondo. In Austria la Dentoni ha perso nel turno decisivo delle qualificazioni contro la Pous Tio. Il torneo sloveno potrà contare, come detto, sulla presenza di Jelena Jankovic, ma anche della recente semifinalista di Wimbledon Petra Kvitova. Presenze di tutto rispetto a cui si aggiungono Pavlyuchenkova, Cibulkova e la nostra Errani. Bad Gastein, invece, vede come testa di serie numero 1 la tedesca Petkovic, seguita dalla Bacsinszky e da Medina Garrigues e Zakopalova. Un tabellone all’apparenza più morbido che speriamo possa sfruttare la nostra Garbin, testa di serie numero 7, per inserirsi e fare risultato.
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