di Cesare Veneziani
Archiviata la settimana di Federation Cup, il tennis femminile ha ripreso la consueta marcia di avvicinamento al Master di fine anno. Questa settimana tennistica in rosa offriva due eventi di buon livello, i tornei internazionali di Lussemburgo e Seoul. Il primo vantava un main draw di tutto rispetto, con 4 top ten al via, il secondo l’esclusiva partecipazione di Venus Williams e qualche giocatrice in grande ascesa, come l’ungherese Szavay. Entrambi i tornei si giocano sul veloce, spesso preda di americane e russe. E’ proprio russa, a mio parere, la sorpresa della settimana: Maria Kirilenko, che in questo torneo è riuscita ad approdare in semifinale. La cosa sorprendente non è il risultato in se quanto il fatto che è l’ultimo di una lunga serie. Ammetto, e me ne vanto, che ho sempre pensato molto bene di lei e le pronosticavo un futuro da top ten. Ma i primi otto mesi di quest’anno, a dir poco disastrosi, mi avevano indotto a pensare che forse sbagliavo. Da Gennaio ad agosto la ventenne moscovita aveva raccolto undici successi e ben diciotto sconfitte! Poi la svolta, fatta di vittorie importanti (Jankovic e Bartoli su tutte) fino al successo di Calcutta della settimana scorsa. Domani avrà di fronte Eleni Daniliidou, numero 37 del ranking e castigatrice nei quarti di Agnes Szavay. L’altra semi opporrà la testa di serie numero uno (e strafavorita del torneo) Williams e la nostra Pennetta. Risultato importante per Flavia, per il morale e per i punti. Diciamolo, è una tristezza vedere la Pennetta al numero 62. Per la cronaca, credo che il cambio di marcia la Pennetta l’abbia fatto agli Us Open, in quel match sciagurato contro la Vaidisova, quando riuscì a portare la ceca sino al tie break del secondo, ma non racimolò nemmeno un punto. Si arrese 7 a 0, classico score dello sfiduciato che perde i primi punti e poi si arrende. Tuttavia i segnali erano incoraggianti. Speriamo che domani non molli in nessun caso. Di altra levatura tecnica le semifinali al torneo Lussemburghese: il programma prevede Zvonareva – Ivanovic e l’interessantissimo Bartoli – Hantuchova. Questi gli accoppiamenti che ci propone il tabellone transalpino (o quasi). Per strada si sono perse giocatrici come Schnyder, Golovin e Schiavone, battuta dalla stessa Golovin al secondo turno con un sonoro 63 61. Il match più interessante del torneo è stato quello che ha visto di fronte Schnyder e Hantchova. La ventottenne svizzera è stata più volte vicinissima alla conquista del match, salvo essere beffata dalla Hantuchova, a mio avviso anche lei da considerare una vecchia volpe del circuito. A questo punto la mia favorita è Marion Bartoli, nonostante i maggiori siti di scommesse non la pensino esattamente come me.
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