di Alessandro Nizegorodcew
Per prima cosa vi ringrazio per le mille critiche relative ai due giorni di assenza da articoli. Il fatto che ci attacchiate è sintomo che il sito è molto molto letto. Purtroppo, e inizio da qui nel parlarvi di questa splendida giornata per il tennis italiano, sabato sono rientrato da Parigi (sono stato inviato per “Il Tennis Italiano” e l’ultima settimana spetta di diritto a Max Grassi) e oggi ho lavorato per la radio tutto il giorno (sia per il tennis sia per il calcio), oltre ad un meritato (credo) pranzo fuori dopo esattamente 25 giorni consecutivi di lavoro (iniziati martedì 8 maggio con Quinzi al Garden, poi prequali, Foro Italico e poi Quali parigine e Roland Garros). Detto questo, giusto per rispondere ai vari “fate pena” che sono arrivati oggi nei nostri confronti, parliamo di tennis!
Sara Errani, cosa dire ancora su questa ragazza straordinaria? La cosa che balza agli occhi è che, a prescindere da oggi, Sarita non aveva ancora giocato tecnicamente in maniera ottimale in questi giorni. La vittoria di oggi impreziosisce un cammino bellissimo per l’azzurra, ma ci da ancora speranze in più: quanto può crescere la Errani durante questo torneo? Perché la situazione ora è più che interessante: Angelique Kerber in un quarto di uno Slam è una bella occasione (non ricordatelo alla Pennetta, vedi Us Open 2011).
Andreas Seppi è diventato finalmente “grande”. Da anni si aspetta il salto di qualità da un giocatore che, comunque, ha sempre garantito un posto tra i top 40-60 all’Italia negli ultimi anni. In questi ultimi mesi lo “scatto” è arrivato. Servizio nettamente migliorato, capacità di giocatori bene nei momenti importanti esponenzialmente aumentata, diritto sempre più offensivo e tattica aggressiva (varie le discese a rete). L’impressione è che oggi Seppi valga tranquillamente un posizione tra il 15 e il 20 del mondo (ranking che, salvo naufragi sull’erba, potrebbe raggiungere dopo le Olimpiadi).
Oggi ci siamo esaltati, noi appassionati, per i match di Errani e Seppi. Ma la cosa più bella, per noi che seguiamo il tennis e ne abbiamo anche fatto una professione, è stato vedere come questi due ragazzi oggi siano diventati famosi (e da tifare!) anche per tanti neo-appassionati del momento. Oggi tutti sanno di chi stiamo parlando quando viene citato Andreas e anche Sara. Oggi questi due ragazzi hanno riportato (speriamo non solo per un istante!) il tennis nelle case di tanti italiani. E allora, da addetto ai lavori (ma soprattutto da grande appassionato di questo fantastico sport), vi dico: GRAZIE SARA! GRAZIE ANDREAS!
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