(Flavio Cipolla – Foto Federico Danza)
di Alessandro Nizegorodcew
Utopia. Per molti è stata sempre considerata un’utopia. Flavio Cipolla tra i primo 100 giocatori del mondo. Nel corso degli anni quante volte ho sentito dire, durante i tornei, frasi come “Cipolla, con quel fisico, non arriverà nemmeno nei primi 300“, seguite nei mesi da classiche “Si, è arrivato nei primi 200, ma più di così con quel servizio non potrà mai fare“, per giungere alla frase che il 90% (almeno) degli addetti ai lavori ha sempre pronunciato con sicurezza disarmante “Flavio Cipolla non entrerà mai nei primo 100!”
E invece Flavio ce l’ha fatta..
Oggi, lunedi 20 luglio 2009, il tennista romano è entrato per la prima volta nei top-100, quello che è considerato da tutti il gotha del tennis. Flavio è oggi numero 99 del mondo. Flavio e suo papà Quirino hanno lavorato una vita intera (è proprio il caso di dirlo) per raggiungere questo strepitoso obiettivo; ci hanno sempre creduto, nonostante lo scarso credito, come detto, attribuitogli da (quasi) tutti quelli che vivono il mondo del tennis.
“E’ durissima” – mi hanno sempre detto sia Quirino che Flavio – “il livello è altissimo ormai e anche i primi turni dei challenger sono spesso partite molto difficili.” Oltre a questo, l’Atp ha visto bene di mettere ancora più in difficoltà Flavio e i giocatori che veleggiano intorno al numero 100-150 del mondo. La nuova tabella di assegnazione dei punti, infatti, ha nettamente sfavorito Cipolla, che, con le vecchie regole, sarebbe top-100 già da alcuni mesi.
In questa stagione, forse non tutti si sono accorti degli ottimi risultati di Flavio. Cipolla ha deciso di puntare sui grossi tornei, tralasciando quasi completamente i challenger. Evidentemente è sempre dovuto passare per le qualificazioni ed è risultato il miglior giocatore al mondo in questa speciale classifica. Nei tabelloni cadetti, infatti, Flavio ha vinto 20 match perdendone solamente 6. Per capirci, Kubot e Peya, che sono al secondo posto, hanno vinto 14 incontri a testa. Flavio ha passato le quali a Chennai (battendo in tabellone Wawrinka), Dubai, Belgrado (arrivando sino ai quarti), Casablanca, ma soprattutto agli Australian Open (battendo Tursunov nel main draw) e Montecarlo (superando in quali Starace e Nieminen).
Il tennis di Flavio è diverso, insolito, spumeggiante, divertente; chiunque veda un match di Cipolla, inizia a seguirlo, tifarlo, innamorato follemente del suo gioco. Grazie a questo tennis, nulla gli è precluso. Ora tutti diranno: “Si ma tanto è un fuoco di paglia, non riuscirà mai a salire ancora ed uscirà presto dai 100..” Voi continuare a dirlo, noi continueremo a pensare che, per coloro che usano la racchetta come un violino, niente è impossibile. E in questo momento, a proposito di talento, l’immagine che mi si para davanti agli occhi è il sorriso di Federico Luzzi, che applaude, dall’alto, l’impresa del suo grande amico Flavio..
(graphic design by fdsign – Federico Danza)
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