Torna la Fed Cup con il week-end che consegnerà alla storia i nomi delle due nazioni che si contenderanno il titolo in autunno. Come è noto, a sfidarsi saranno da un lato del tabellone Repubblica Ceca e Francia, rispettivamente vittoriose al primo turno contro Canada e Italia, e dall’altro Russia e Germania, che hanno conquistato la semifinale eliminando a febbraio Polonia e Australia. Con il circuito WTA che fa tappa solo a Bogotà per il locale torneo International e le convocazioni ormai più che ufficiali, andiamo a vedere cosa aspettarci dalle due semifinali .
Repubblica Ceca – Francia, Ostrava, carpet indoor.
La nazione campione in carica, in casa, sulla superficie più amata dalle sue giocatrici e che può permettersi di tenere in panchina la numero 12 WTA ha chiaramente i favori del pronostico dalla sua. Parliamo naturalmente della Repubblica Ceca che può contare, oltre che sullo stato di forma di un’ormai affermatissima Karolina Pliskova, anche sul ritorno delle sue storiche portabandiera Lucie Safarova e –soprattutto- Petra Kvitova. Sarà importante capire come si comporterà proprio la Kvitova che rientrerà a Ostrava dopo un periodo di assenza dai campi che dura dal torneo del Dubai, stop che il suo coach ha recentemente imputato a tanta stanchezza accumulata dalla campionessa di Wimbledon dopo un ricco 2014 e a una non impeccabile preparazione atletica e mentale durante l’off-season. Quel che è sicuro è che, pur con la propria numero uno al ritorno dopo quasi due mesi di inattività, la Repubblica Ceca potrà contare su una squadra quasi imbattibile. Il fatto di aver convocato come quarta giocatrice la solida Barbora Zahlavova Strycova rispetto a una specialista del doppio come Andrea Hlavačkova o Lucie Hradečka potrebbe essere interpretato anche come un segno ulteriore di sicurezza nel puntare a chiudere i giochi subito con i singolari.
Da parte sua la Francia di Amelie Mauresmo affronterà la trasferta da sfavorita, ma era successo anche a Genova e chissà che madame le capitaine non abbia nella propria faretra qualche altra freccia in grado di beffare le ceche. Il quartetto bleu oltretutto è lo stesso che ha compiuto la clamorosa rimonta ai danni dell’Italia pochi mesi fa con Alizé Cornet e Caroline Garcia a guidare la truppa e Kiki Mladenovic e Pauline Parmentier pronte a subentrare.
La nizzarda Cornet sulle superfici veloci riesce sempre a dire la sua anche se la scorsa settimana a Katowice non è riuscita a confermare il titolo vinto l’anno scorso, in condizioni indoor simili a quelle che troverà ad Ostrava. Bisognerà comunque vedere quanto e come la sua capacità di appoggiarsi alla palla dell’avversaria riuscirà a realizzarsi contro le bordate mancine di Kvitova (o Safarova) o contro le fulminanti combinazioni di Karolina Pliskova. La Garcia arriverà invece in Boemia da Charleston dove per altro ha reso sotto le aspettative perdendo ai quarti di finale, ironia della sorte, proprio da una giocatrice ceca: Lucie Hradečka. Anche se riuscirà a smaltire bene il cambio repentino di superficie e di continente, il suo week-end pare comunque in salita.
Russia – Germania, Soči, terra rossa indoor.
Se dovessimo affidarci alla sola ultima settimana, la semifinale di Charleston giocata tra Andrea Petkovic e Angelique Kerber sarebbe di per sé un ottimo segnale per la squadra tedesca in vista di questa sfida, a maggior ragione dopo che proprio la Kerber ha poi conquistato il titolo sui campi in terra verde della Sud Carolina in una finale niente affatto scontata contro Madison Keys. Sarà fondamentale per la Germania che la Kerber si mantenga sui livelli di Charleston dopo l’inizio di stagione da incubo, la capacità della mancina di Brema di portare avanti la striscia di buon tennis e fiducia che le ha regalato il quarto trofeo in carriera sarà una delle chiavi di lettura fondamentali di questa semifinale.
Assieme a Petkovic e Kerber, la Germania potrà contare anche su Sabine Lisicki e Julia Goerges che assieme formano una coppia di doppio ormai consolidata e non solo, in particolare Bine ha tutte le carte per essere una validissima opzione per il singolare per quanto la terra non sia certo la sua superficie prediletta.
La Russia dal canto suo accoglierà le finaliste del 2014 in formazione relativamente ridotta, considerando che –ranking alla mano- mancheranno a Soči le numero 1 e 2 di Russia Maria Sharapova ed Ekaterina Makarova. Ma se dell’assenza di Makarova si sapeva già quella di Maria Sharapova è arrivata all’ultimo minuto, ufficialmente per un fastidio al piede, verosimilmente per concentrare le energie sul torneo di Stoccarda che inizierà lunedì prossimo e dove la siberiana andrà a caccia del quarto titolo consecutivo. A difendere i colori patri sotto la guida di Anastasija Myskina ci saranno dunque Svetlana Kuznecova -protagonista della vittoria al primo turno in Polonia con il punto conquistato ai danni di Agnieszka Radwańska- , Anastasija Pavljučenkova, Elena Vesnina e Vera Zvonarëva convocata come quarta giocatrice al posto di Vitalija Diačenko presente in Polonia, ma ora ferma per infortunio.
L’assenza di Maria Sharapova nella Russia rischia di avere un peso specifico decisamente importante con Kuznecova e Pavljučenkova (o Vesnina) che difficilmente reggeranno il confronto contro le singolariste tedesche, specie se al massimo della condizione, anche se l’ultimo incontro tra Kuznecova e Kerber a Miami è finito in favore della pietroburghese. Per la Russia si prospetta comunque una sfida difficile e la rivincita della finale 2014 sembra il verdetto più probabile che ci consegnerà il week-end di semifinali di questa Fed Cup 2015.
Leggi anche:
- None Found