di Alessandro Nizegorodcew
LITTLE THINGS MEAN A LOT..
Gianluca Naso sembra aver trovato la giusta strada. Non può certo essere una sola finale a decretare l’esplosione di un giocatore su cui da tempo si punta molto. Non può essere di sicuro la finale di Genova a portare il tennista trapanese nel gotha del tennis. Non deve essere un risultato a creare un’opinione, bensì un’attenta analisi tecnico-fisico-tattica. Dopo la vittoria sfiorata in Liguria in tanti hanno fatto notare come, da quando Naso ha cambiato allenatore, il suo tennis abbia trovato i giusti equilibri. Tutto merito di Fabio Rizzo e forti responsabilità negative di Caperchi? Considerazione quantomeno affrettata ed esagerata, seppur in parte pertinente. Rizzo ha sicuramente permesso alle qualità offensive di Gianluca di venire fuori prepotentemente e questo è un fattore positivo da attribuire all’allenatore siciliano. Ma per chi, come me, ha assistito alla finale di Genova contro Flavio Cipolla, le considerazioni devono essere ponderate con attenzione. Il gioco di Naso è migliorato in tutto e per tutto. L’aggressività che ha messo in campo in tutti gli incontri e la tranquillità mentale dimostrata in particolar modo al servizio (molte prime in momenti importanti dei match) dimostrano come Giallo abbia acquisito una solidità psicologica notevole e questo è certamente un merito di Rizzo e del suo team; e non dimentichiamoci anche quanta importanza possano avere le piccole cose che per chi segue il tennis dall’esterno non sembrano essere di grande rilevanza: allenarsi in un gruppo di ragazzi che sono allo stesso livello di tennis e che vengono dalla stessa regione, è quanto mai importante come rivelato dallo stesso Gianluca e dai “compari” Aldi e Di Mauro. Rubando una frase al football americano potremmo dire “Little thing mean a lot”, le piccole cose contano molto. Ed è per questo che voglio sottolineare come le migliorie tecniche di Gianluca e nella gestione del match debbano essere attribuite in parte anche a coach Caperchi. In un incontro, per quanto si possa essere aggressivi, ci si ritrova spesso a difendersi e a dover remare, soprattutto sulla terra. Ebbene il grande lavoro fatto da Leonardo con Giallo credo stia dando i suoi frutti proprio ora che ha cambiato modo di giocare, rendendolo un giocatore completo. Anche i colpi in accelerazione sulla palla bassa (alcuni back di Cipolla praticamente erano da considerarsi rasoterra..) sono colpi che Giallo ha iniziato a migliorare molto sotto la guida di Caperchi, per migliorarlo offensivamente con Rizzo. La mio opinione si può quindi riassumere con una semplice formula matematica: Caperchi + Rizzo = Giallo top-100. Potrebbe sembrare azzardata questa affermazione, ma credo fermamente in quello che dico; ovviamente non nell’immediato, ma nel gotha del tennis credo che avremo due ragazzi classe ’87 senza ombra di dubbio. Un’altra grande miglioria tecnica in Gianluca l’ho riscontrata negli scambi stretti, di tocco, sotto rete. Lo stesso Cipolla a fine match ha confermato la mia opinione, aggiungendo: “Ma quanto è migliorato Naso?!”
E’ per tutti questi motivi che vi dico: E’ Tutto Un Altro Giallo!!
(questo articolo è ripreso dalla mia rubrica personale “Perchè il tennis?” su www.tennisteen.it all’indomani della finale del challenger di Genova tra Gianluca Naso e Flavio Cipolla)
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