Come fatto per Ghedin qualche tempo fa, ripropongo qui un pezzo scritto circa un anno fa per la rubrica Perchè il Tennis su www.tennisteen.it (rubrica che riaprirà stanotte), quando Andrea Stoppini centrava l’impresa sconfiggendo Agassi in casa sua.. sperando possa portare fortuna al nostro rappresentante, impegnato in questo momento nella campagna americana
Non voglio sentire scuse, non voglio sentire giustificazioni, non voglio sentire nessuno dire: “Si, ma Agassi ormai è vecchio e finito”.
Ci sono vittorie che rimangono nell’immaginario collettivo di un tifoso di tennis, anche se non è riuscito a vedere un solo 15 di quell’incontro. Perchè un livescore, a volte, è emozionante quanto una partita seguita dal vivo; è un po’ come un incontro di calcio ascoltato alla radio; o meglio ancora, come un rigore seguito ad occhi chiusi. Il livescore può diventare un grande amico o un essere odioso. Puoi chiuderlo in un raptus di rabbia, mista a delusione, o rimanerci attaccato per ore, aspettando che un 15 diventi 30, poi 40, poi game, poi set, poi match. Il livescore Il livescore è sofferenza, perchè a differenza della radio, non ti spiega nulla. Ti fa immaginare tutto: accende il tuo cervello che, in preda ad uno smodato desiderio di tennis, elabora scambi mai esistiti. Immagini il pubblico tutto schierato per il campione, al suo ultimo anno, che a Washington ha sempre fatto non bene, ma benissimo. Immagini Stoppini emozionato, ma pieno di voglia di fare; crei la visione di Andrea che lotta su ogni punto, che rimane concentrato. Lo sai, lo percepisci leggendo le statistiche sul servizio e sulle palle break annullate. Sono visioni inventate, ma verosimili, e probabilmente alcune delle cose che hai immaginato sono davvero accadute. Ma è durante quel momento, in cui Stoppini si procura il set point nel primo set, che ogni tifoso da il suo meglio, che ogni tifoso crea: la prima di Andreino non va e allora tu immagini e speri che Stoppo attacchi la seconda, speri che prenda la riga e che il passante di Agassi sia solo un comodo pallonetto da chiudere in scioltezza. Qui ognuno ha la sua “creazione”, ognuno ha il suo set point o match point diverso dall’altro. Stoppini, in questo modo, ha appena battuto Agassi in mille modi diversi, a seconda della persona che stava seguendo il livescore. E’ ovvio che tutti avremmo voluto vedere il match, ma la cosa certa è che anche un livescore da emozioni che definirei uniche. A volte fa impazzire di gioia, a volte fa solo impazzire. Certo è che nell’immaginario collettivo sarà una vittoria condivisa da tutti, anche se, per ognuno, un po’ diversa. Tutto questo è un altro dei motivi per cui mi dico e vi dico….”perchè il tennis…..”
di Alessandro Nizegorodcew
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